Tormentoni, la tv non conta più. Oggi li sceglie il web
La hit dell'estate decretata da like e social. Con la regia dei grandi network radiofonici
Alessandra Amoroso, Loredana Bertè, Boomdabash, J-Ax e Giusy Ferreri. E ancora Camila Cabello, Baby K, Irama e Fabio Rovazzi. Sono solo alcuni interpreti delle hit 2019. Ma chi decide quale diventerà la canzone dell'estate? Fino a qualche anno fa la scaletta delle hit più amate veniva stilata sul palco del Festivalbar, trasmissione televisiva che segnava le nostre estati delle sette note. La festa organizzata dal patron Vittorio Salvetti era un appuntamento irrinunciabile per tutti. Ci faceva ascoltare e premiava le canzoni che sarebbero diventate la colonna sonora della bella stagione. Era l'epoca del piccolo schermo alla riscossa e delle reti private che avevano scalzato la Rai dal monopolio tv. Era un'Italia che cambiava in fretta e puntava sul pop per stare al passo coi tempi. Cantanti e gruppi rock si potevano guardare in faccia mentre proponevano le loro canzoni. Conquistavano il pubblico a casa anche grazie alla presenza scenica che poteva bucare o meno lo schermo. E adesso? Cosa succede? Negli ultimi 20 anni la scena musicale è cambiata radicalmente in tutto il mondo. Nella migliore delle ipotesi le etichette discografiche tradizionali si sono fortemente ridimensionate. In altri casi sono addirittura scomparse. I sopravvissuti hanno dovuto fare i conti con vendite di dischi e cd ridotte praticamente al lumicino. Scalzate dalla cosiddetta musica liquida, dallo streaming e dall'ascolto delle canzoni sugli smartphone. Come negli anni '60 sono tornati di moda i singoli. Ma nel nuovo millennio il re di tutto è il web. Gli artisti scelgono di pubblicare sulle piattaforme digitali non solo gli album ma singole canzoni che poi hanno vita autonoma. Si fanno spazio nell'universo digitale e, se sono fortunati, diventano virali sui social network. La musica è sempre più interattiva e ogni utente crea la propria playlist personale che lo segue ovunque. Notte e giorno. Ed è proprio così che nasce il tormentone estivo. Nel passaparola virtuale tra gli adolescenti. Nello specchio digitale che fa di YouTube, Facebook e Instagram le nuove agenzie di socializzazione dei millennial. Like e condivisioni decretano il successo delle canzoni e la nascita delle tendenze musicali. Consentendo agli artisti emergenti di farsi conoscere. Basta l'idea giusta e un account ben gestito per diventare divi. Chi sguazza nel nuovo scenario musicale sono le radio che stanno vivendo la loro ennesima giovinezza. Accompagnano gli ascoltatori in macchina e in ufficio, potenzialmente in ogni momento della giornata. L'universo radiofonico italiano è una ragnatela complessa e nella sua mappa ci sono colossi che si confrontano l'un contro l'altro armati. C'è Mediaset con R101, Radio 105, Virgin Radio, Radio Subasio e Radio Montecarlo. Poi c'è il Gruppo L'Espresso con Radio Deejay e M2O e il gigante Rai. A queste corazzate rispondono Radio Dimensione Suono e Rtl 102.5. Spesso i network radiofonici si trasformano in produttori o sponsor delle etichette discografiche. Tra playlist studiate a tavolino e mandate in onda senza soluzione di continuità, oggi sono proprio le radio che creano l'agenda degli ascolti. Come fa ad esempio Rtl che, attraverso la sua «power hit», sceglie il singolo più votato dagli ascoltatori. Siete pronti per il prossimo tormentone?