Paola Perego lancia la sfida: "L'era delle super donne in tv"
Dopo "Non disturbare" ci prende gusto e punta al bis in autunno
Le sue interviste notturne su Rai1 hanno fatto il pieno di ascolti. L'intimità di «Non disturbare» è stato il segreto del programma appena terminato e prodotto da Stand by me. Paola Perego è riuscita a creare con gli ospiti un'atmosfera di complicità che ha decretato il suo successo. Per questo la conduttrice vuole proseguire anche il prossimo inverno: un'intervista a settimana con le donne straordinarie del nostro Paese. Un modo per mettere in risalto le eccellenze al femminile che danno lustro all'Italia nel mondo. Storie interessanti che vale la pena raccontare. E non solo. La Perego pensa anche al ritorno de «La Talpa» di cui in passato è stata la vera trascinatrice. L'attesa cresce anche sul web e i fan raccolgono firme per riportare il programma in televisione. Paola Perego, qual è stato il segreto del successo estivo di «Non disturbare»? «L'atmosfera generale che si respirava nel programma. Siamo andati in onda in seconda serata e tutto si svolgeva in una camera d'albergo. Per questo attorno a noi c'era tanta complicità e intimità. Le interviste di "Non disturbare" hanno fatto emergere il lato umano dei miei ospiti. E questo è arrivato al pubblico che ha potuto scoprire insieme a me la verità degli intervistati». Qual è stato il personaggio che si è divertita di più a ospitare nel suo programma? «Se parliamo di divertimento sicuramente Cristiano Malgioglio. Sono andata da lui e gli ho detto che ero lì per andare a letto con lui. Abbiamo riso tanto. Cristiano è un uomo molto profondo e sensibile». Visto il successo estivo ci sta pensando davvero a proseguire in qualche modo la trasmissione anche in autunno? «Mi piacerebbe molto. Il mio sogno è quello di andare avanti anche d'inverno. Magari una sera a settimana». Chi vorrebbe intervistare? «Vorrei portare sullo schermo donne straordinarie che hanno fatto la differenza ognuna nel proprio campo. Penso a personaggi come Federica Angeli o Samantha Cristoforetti. Preferisco intervistare le donne perché con loro è molto più facile. Sono più pronte e abituate a parlare dei loro sentimenti e a tirare fuori le emozioni. Per ora tutto questo è solo un progetto. A settembre ne saprò di più». Alla presentazione dei palinsesti Rai Carlo Freccero ha parlato dell'ipotetico ritorno de La Talpa in tv. Cosa ne pensa? «Mi sento prontissima. Il pubblico non aspetta altro. Su Facebook hanno creato perfino gruppi dedicati e raccolte firme per chiedere una nuova edizione del programma. Secondo me potrebbe funzionare ancora oggi. Ne abbiamo parlato anche con la Barale che è stata mia ospite a “Non disturbare”. C'è tanta voglia di Talpa». Della sua sfera privata non si conosce granché. Come sta oggi Paola Perego? «In questo momento sono molto presa da mio padre che si è rotto il femore ed è sulla sedia a rotelle. Ha 89 anni ma è sempre stato un uomo molto attivo. Con mia sorella siamo molto unite e collaboriamo per accudirlo nel migliore dei modi. Il nostro sogno è quello di rimetterlo in piedi il prima possibile». Cosa la fa stare bene? «Sono felice quando passo il mio tempo con le persone a cui voglio bene. Molto spesso, però, mi basta stare in contatto con la natura. Ho lavorato molto su me stessa eliminando il superfluo. In passato sono stata un animo molto inquieto». Qual era la causa dei suoi problemi? «Non capivo quali fossero i miei bisogni e non conoscevo le mie emozioni. Ho sofferto perfino di attacchi di panico e in quei momenti l'unica cosa che riuscivo a fare era buttarmi a capofitto nel lavoro». Com'è riuscita a uscire dal tunnel? «Ho imparato a conoscermi che è la cosa più bella. Oggi sono in una fase completamente diversa rispetto al passato. Finalmente sono consapevole di ciò che mi fa stare bene. Sto continuando il mio percorso ma adesso è molto più facile vivere con me». Com'è cambiata la tv rispetto ai suoi esordi? «Radicalmente. Un tempo si curava tantissimo la confezione dei programmi. Ora, invece, si macinano ore di televisione e la prova generale si trasforma nella prima puntata. È tutto così veloce. Senza contare che prima non c'era crisi e giravano più soldi. Oggi quando si pensa a un nuovo programma, si devono fare subito i conti col budget a disposizione». Lei ha lavorato con tanti personaggi che hanno fatto la storia della tv. A chi deve di più? «Sicuramente a Johnny Dorelli che guardavo da dietro le quinte durante le prove. Ma è stato un privilegio lavorare anche con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. E come non ricordare Marco Columbro? Mi ha lanciato come co-conduttrice del suo programma. Marco è stato il mio primo vero maestro sul campo quando io non sapevo nemmeno da che parte cominciare. Infine Michele Guardì da cui ho imparato mille cose». Per una donna è più difficile lavorare in televisione? «Fino a qualche tempo fa per le donne c'erano solo ruoli di ballerine o conduttrici. Era una carriera già segnata. Oggi, invece, ci sono molte più possibilità e nel tempo tante veline sono diventate attrici». C'è ancora molta strada da fare? «Alcuni pregiudizi sono duri a morire. Molti pensano che se sei bella puoi anche non essere intelligente. Alcune donne, invece, dovrebbero rendersi conto che non esiste solo il fisico e dovrebbero puntare di più sul cervello. Ilary Blasi, ad esempio, ha dimostrato che oltre alla bellezza c'è di più. Un bel viso passa, l'intelligenza resta».