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Stop al film sul Prati-Gate. Il regista Gianni Ippoliti va all'attacco

Pamela Prati

Francesco Fredella
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Gianni Ippoliti va all'attacco. Prepara la mossa che ha tutto il sapore della controffensiva. Il suo cortometraggio sul Prati-Gate ha subito uno stop e non sarà proiettato al Festival di Maratea. Infatti, l'avvocato della Prati avrebbe mandato una diffida agli organizzatori del Festival. Tutto, però, sembrerebbe una vera e propria censura. Che irrita il regista Ippoliti. “In 43 anni di tv non mi era mai capitato”, racconta a Il Tempo. Chi lo conosce bene sa che è una persona geniale e che potrebbe sfoderare da un momento all'altro un asso dalla manica. “Per questo cortometraggio - che è un fantathriller - hanno lavorato tecnici, attori e altra gente. Non trovo giusto che venga bloccato, sembra una censura e io rispetto tutte quelle persone che hanno lavorato a questo cortometraggio”, racconta Ippoliti che avrebbe già parlato con un avvocato per capire come muoversi. Ippoliti vuole far valere le sue ragioni. Ad ogni costo. Vuole difendere il suo lavoro, bloccato da una secca mail inviata dal legale della showgirl. Che per mesi è stata sotto i riflettori dopo aver annunciato in pompa magna il suo matrimonio con un uomo mai esistito. Ma le bugie hanno le gambe corte: nel giro di pochi mesi è scoppiato il caso con un'inchiesta piena di retroscena scottanti. Ora la palla è passata ai magistrati che stanno indagando.

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