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Parla l'avvocato della Prati: i 60mila euro e il giallo del messaggio

Irene Dalla Rocca spiega la richiesta di denaro a Live: era un risarcimento. Ma la showgirl le avrebbe ritirato il mandato

Giada Oricchio
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Barbara d'Urso demolisce Pamela Prati a “Live Non è la d'Urso” rivelando che aveva chiesto decine di migliaia di euro per intervenire in trasmissione dopo aver garantito una presenza a titolo gratuito, ma Irene Dalla Rocca, avvocato della showgirl sarda, non ci sta e replica punto per punto alla d'Urso in un'intervista a Fanpage.it: “I 60.000 euro erano a titolo di risarcimento danni”. Tuttavia a Dagospia risulta che Pamela Prati abbia revocato il mandato all'avvocato Della Rocca perché il messaggio con la richiesta di denaro non sarebbe stato autorizzato. Ma è mistero: il  messaggio è stato inviato e cancellato da qualcuno. Uno dei due avvocati di Pamela Prati, Irene Della Rocca, ha replicato alle affermazioni di Barbara d'Urso dalle colonne del sito: “Da pochi giorni è stato richiesto alla trasmissione il diritto di replica a favore della Prati, la quale è stata convitato di pietra a molte puntate della trasmissione suindicata. Diritto da esercitarsi solo nell'ultima puntata, se fosse stata trattata la storia con un taglio più oggettivo e non accusatorio, come fatto finora. Vi era anche una richiesta di chiarimenti personali con la conduttrice da parte della signora Prati, possibilmente a Roma, data la nota paura della Prati per i mezzi di trasporto e la sua claustrofobia. Invece ci è stato chiesto di fare l'incontro propedeutico alla eventuale partecipazione a Milano. Più volte è stato specificato per iscritto che la signora Prati non poteva reggere il video per oltre 10/15 minuti ed aveva già risposto a tutte le domande poste dalla signora D'Urso in una lunga intervista rilasciata gratuitamente al settimanale Chi”. Sulla richiesta di un cachet pervenuta alla produzione di “Live” solo ieri pomeriggio, l'avvocato precisa che si trattava di una cifra risarcitoria per le immagini della Prati arrabbiata dietro le quinte del programma lo scorso 15 maggio e per cui non era stata firmata liberatoria: “Per una serie di volontari fraintendimenti, o di mancanza di comunicazione tra le varie parti coinvolte, la richiesta di risarcimento danni per la mancanza della liberatoria sulle immagini di precedenti partecipazioni a Live, per diffide già inoltrate da tempo al programma, è diventata, almeno per il pubblico, una richiesta di cachet da parte della signora Prati. La mia cliente non ha richiesto alcun cachet per la sua eventuale partecipazione alla trasmissione Live, soprattutto aveva chiesto di partecipare all'ultima puntata e quella svolta ieri non era assolutamente l'ultima puntata. Inoltre ieri sono state fornite al pubblico informazioni false sulla prevista partecipazione dei legali alla trasmissione, avendo la sottoscritta un impegno a Roma, per cui dovevo essere in città per le 17, quindi certamente non presente in puntata.  Anche la Collega Caputo aveva impegni professionali in altre parti di Italia. Come avremmo potuto essere presenti in trasmissione resta un mistero”. L'avvocato Irene Della Rocca fa chiarezza anche in merito al presunto abbraccio che la d'Urso avrebbe dovuto dare alla Prati a fine intervista sul caso Mark Caltagirone: “Vi sono stati molteplici scambi epistolari in cui è stata ribadita la fragilità della signora e la sua difficoltà a presentarsi in video, senza la rassicurazione che la conduttrice fosse empatica nei suoi confronti. Vi è anche un ultimo scambio in cui si chiarisce senza ombra di dubbio che la Signora Prati è entrata in macchina a sorpresa, senza che vi fosse un accordo con nessuno, in quanto la sottoscritta stava partendo alla volta di Roma. Era stato più volte richiesto verbalmente di rinviare ad altra data la eventuale partecipazione della signora, senza risposta. In ogni caso la produzione, al contrario di quanto dichiarato ieri, non ha pagato neppure il biglietto di ritorno a Roma alla signora Prati. Ieri la conduttrice ha dichiarato che il produttore ha ricevuto un messaggio in cui si diceva che la Signora doveva essere pagata altrimenti non sarebbe scesa dalla macchina. Lo stesso messaggio sarebbe partito dal mio cellulare, ma  io non l'ho scritto e non lo ritrovo, pur avendone avuto visione. In ogni caso il messaggio è ampiamente superato dalla mail in cui si chiarisce che se la signora vuol rientrare a Roma io non posso impedirlo. Si chiarisce anche la disponibilità, si ribadisce sempre a titolo gratuito, senza cachet, non richiesto mai, alla presenza nell'ultima puntata, se fosse finito l'attacco ingiustificato da lei subito in questi mesi. Tanto si doveva per amore di precisione”. Fanpage.it ha avuto modo di leggere la parte di mail e messaggi intercorsi tra l'avvocato Irene Delle Rocca e parte dei professionisti che lavorano a Live – Non è la D'Urso, dalle 13.30 del 12 giugno alle ore 16. E' confermata la richiesta di sapere in anticipo quali sarebbero state le domande da porre alla Prati, uno spazio televisivo della durata di 10/15 minuti e la richiesta specifica di sapere quale sarebbe stato l'atteggiamento della conduttrice nei confronti della Prati. Tuttavia risulta a Fanpage.it un messaggio inviato ma cancellato: “La richiesta economica avanzata dallo staff della Prati ci risulta ammontare a 60 mila euro. Nelle mail che abbiamo visionato non si parla specificamente di cachet ma di una proposta  “a titolo di risarcimento danni, ancorché parziale, per la nota vicenda e le molteplici diffide in essere”. (…). Abbiamo richiesto specificamente di vedere il messaggio che la D'Urso ha raccontato sia stato mandato dall'avvocato a uno dei produttori del programma ma l'avvocato Della Rocca, pur confermando di avere lei stessa visto quel messaggio mandato dal suo telefono, sostiene di non averlo mai inviato e di non riuscire a recuperarlo nel flusso della conversazione, come se fosse stato cancellato. Non sa spiegarsi da chi”. Dagospia però riferisce che Pamela Prati avrebbe revocato il mandato all'avvocato Irene della Rocca, che l'aveva accompagnata a Milano, in quanto il famigerato messaggio sul cachet sarebbe stato inviato all'insaputa della showgirl e senza la sua autorizzazione. L'avvocato Lina Caputo, l'altro legale della Prati ha sempre sostenuto che l'eventuale partecipazione sarebbe stata a titolo gratuito.  

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