denunce e bugie

Prati-gate, è l'ora degli avvocati. E spuntano i video hot

Giada Oricchio

Dai salotti televisivi alle carte bollate: è iniziata la parabola discendente del “Prati gate”. A “Storie Italiane” Irene della Rocca, avvocato della showgirl sarda, ammette: “Ci sono in giro video hot di Pamela”, mentre a Fanpage.it Anna Beatrice Indiveri, avvocato di Pamela Perricciolo, dichiara: “La mia assistita si assume le sue responsabilità senza i limiti di chi vuole incolpare Eliana Michelazzo e Pamela Prati”. Il verminaio dilaga in tv e ormai è un caso di studio. A “Storie Italiane”, Eleonora Daniele fa due domande all’avvocato Irene della Rocca: “Pamela Prati è una donna intelligente, come poteva seriamente pensare di sposarsi in Chiesa senza fare le pubblicazioni, senza fare i corsi prematrimoniali obbligatori e senza mettere la firma contestuale? E poi c’è il rischio che anche Pamela abbia condiviso foto e video intimi? La Michelazzo ha dichiarato di aver paura perché i suoi video sono in mano a qualcuno”. L’avvocato si è trincerata dietro un “Non l’ho assistita nella parte antecedente e non so cosa sia successo in merito alle pubblicazioni. Queste osservazioni saranno oggetto di indagini, sicuramente ci sarà una verità giudiziaria su tutti gli aspetti di questa vicenda”, ma si è sbottonata sui video hot: “Se anche Pamela li ha condivisi? Credo che questa sia la risposta a tante domande, se molte persone avessero cercato di fare le domande giuste avrebbero potuto capire tante cose. Sì, potrebbero esserci e ricordo che in alcuni casi è un fatto accertato. Se il modus operandi è quello dei video intimi usati per ricattare non vedo perché dal sistema (ricatto, nda) dovrebbe esserne esclusa la signora Prati”. Nel frattempo Pamela Perricciolo, assistita dal suo avvocato, ha rilasciato a titolo gratuito un’intervista di 4 ore a Fanpage.it e il suo legale Anna Beatrice Indiveri ha dichiarato: “E’ la prima che ha ammesso la verità senza limitarsi ad accusare la Michelazzo o la Prati. Ha raccontato come sia stata costruita la storia e creato il personaggio Mark Caltagirone. Ci sono denunce che non abbiamo ancora letto, la Michelazzo ha ipotizzato reati come il furto ai danni dei genitori della Perricciolo, ci riserviamo di tutelare la Perricciolo sia civilmente sia penalmente”. In molti si sono chiesti come mai Pamela Prati abbia coinvolto due minori in quella che poteva essere la solita gossippata trash. Ebbene, la showgirl sarda ha annunciato un matrimonio ogni 10 anni a partire dal 1999, nel 2019 cadeva “l’anniversario”. Per ottenere cachet importanti (atti a ripianare la situazione debitoria), Pamela Prati a 60 anni aveva bisogno di fare un triplo salto mortale: un matrimonio con l’uomo dei sogni non era sufficiente, era necessario alimentare il circo mediatico. Questo spiegherebbe il coinvolgimento dei due minori (Rebecca è di fantasia, Sebastian è un bimbo reale illuso di recitare in una fiction): un all-in, un azzardo comprensibile da parte di una “gambler” accanita come Pamela Prati con la complicità di Pamela Perricciolo e Eliana Michelazzo, due agenti senza remore e senza scrupoli. La storia è diventata agghiacciante e ha suscitato ribrezzo il risvolto emerso ieri a “Live Non è la d’Urso”: l’avvocato della famiglia raggirata ha riferito che il bambino doveva fingere di avere un tumore alla gola e di fare la chemioterapia. Eliana Michelazzo ha confermato di aver ricevuto vocali Whatsapp in cui il piccolo raccontava delle cure e la chiamava “zia”, lei rispondeva tramite chat. Appare quantomeno singolare che la Michelazzo, davanti a una malattia così grave, non abbia mai chiamato al telefono il bambino o la famiglia per accertarsi del reale stato di salute. E la Prati non ha mai detto che il bimbo era affetto da problemi di salute. Chissà che la malattia non servisse per un’eventuale futura raccolta di denaro.