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La strategia di Pamela Prati: circonvenzione di incapace

L'avvocato della showgirl ospite a Storie Italiane

Giada Oricchio
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A “Storie Italiane” Eleonora Daniele è tornata sulle finte nozze di Pamela Prati con l'invisibile Mark Caltagirone ospitando in esclusiva l'avvocato Irene della Rocca: “Pamela è vittima. Non faremo una denuncia, ma un esposto. Il reato potrebbe essere circonvenzione di incapace almeno in quel momento”. Eleonora Daniele ascolta il punto di vista dell'avvocato Irene della Rocca che ha accettato il mandato a difendere la Prati dopo il rifiuto di Carlo Taormina: “Qui non stiamo più parlando di un matrimonio fatto o no, si stanno profilando una serie di eventi e vicende che saranno sicuramente oggetto di indagine da parte della Magistratura. La faccenda è finita in Procura” La conduttrice rileva un'incongruenza grossolana: Pamela ha dichiarato a Verissimo di aver creduto che il manager dello spettacolo Marco Di Carlo fosse Mark Caltagirone. Possibile che non si ricordasse il volto di una persona con cui ha lavorato 20 anni fa? Possibile che non avesse notato che era diverso dall'uomo con il cappellino con cui è stata paparazzata due settimane prima? L'avvocato ha una risposta perfetta per la verità processuale, un po' meno per quella reale: “L'uomo con il cappellino non è mai stato accreditato dalla Prati come Mark Caltagirone, quelle foto sono state accreditate tramite Barbara d'Urso a Live Non è la d'Urso da un soggetto, il fotografo Sorge, che le aveva ricevute dalla Perricciolo. Pamela Prati non ha mai confermato la veridicità di quelle immagini”. La conduttrice la incalza chiedendo come mai la Prati non abbia smentito e la risposta è il salvifico: “Dovete chiederlo a lei e alle sue agenti. Lei ha avuto contezza di tutta la vicenda solo negli ultimissimi giorni. Quando le sono state mandate le foto di Di Carlo si è accorta che non erano uguali alle precedenti. Pamela Prati si è dichiarata e si ritiene una vittima a tutti gli effetti. Ha ricevuto solidarietà da parte di donne che si sono ritrovate nella sua stessa situazione e questo va sottolineato. Ci sono state altre donne dello spettacolo che si sono ritrovate vittima di una macchinazione che sembra identica, abbiamo ascoltato le loro ammissioni”. Per quanto riguarda l'ipotetica scarsa credibilità della Prati, l'avvocato si appiglia a un sofismo: “Se è poco credibile lei allora lo sono anche Signorini, Arcuri e Varone che hanno raccontato una vicenda analoga. L'avvocato Irene della Rocca fa intuire come si risolverà la squallida storia: “Stiamo valutando un esposto e non una denuncia perché è oggettivamente molto complesso individuare i reati e a danno di chi siano stati commessi. Stiamo valutando la possibilità di fare esposto in Procura chiedendo alla magistratura di verificare se siano stati commessi reati o no e nel caso procedere”. Poi però fa intendere la linea difensiva: “Il reato principale riguarderà circonvenzione di incapace, almeno in quel momento. Ripeto che se la signora Prati avesse avuto delle responsabilità le avrebbe avute anche nelle storie precedenti, quella raccontate da Arcuri e Signorini, peccato che non conoscesse le due agenti all'epoca. Non credo a una collusione di Pamela Prati perché ha 40 anni di carriera alle spalle”.

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