La Prati devastata fa piangere anche la Toffanin
“Non sta bene, è sofferente, si è decisa a dire la verità su Mark Caltagirone e..."
A “Verissimo”, Silvia Toffanin introduce l'intervista esclusiva a Pamela Prati con queste parole: “Non sta bene, è sofferente, si è decisa a dire la verità su Mark Caltagirone e chiedo al pubblico di uscire per garantirle il massimo della serenità”. E alla fine piange la Toffanin. Pamela Prati entra nello studio di “Verissimo” senza stacchetto musicale e senza affrontare gli sguardi del pubblico, lo stesso che aveva zittito quando rumoreggiava incredulo davanti alle sue baggianate sul marito immaginario Mark Caltagirone. La showgirl ha adottato un'exit strategy “copia e incolla” di quella di Eliana Michelazzo, la sua ex manager. Anche lei si definisce “stupida per aver creduto alla fiaba servita su un piatto d'argento” e sostiene di essere stata “raggirata e manipolata come molte altre donne vittime di catfishing”. La prima frase della Prati è uno schiaffo alla media intelligenza: “Silvia, io cercavo di chiederti aiuto quando sono venuta qui l'altra volta”, ma la Toffanin non si fa intenerire: “Io ho capito solo che non mi hai mai detto la verità”. Pamela Prati racconta di non aver ancora realizzato che la fiaba non sia mai esistita, che ancora crede che Mark Caltagirone esista da qualche parte del mondo, ma poi confessa: “In questi giorni (cioè mercoledì 22 maggio, nda) ho capito che non esiste. L'ho capito tutto dalle foto. Anche quella che ho fatto vedere a te non è lui, è uno che fa l'agente. Ti rendi conto? L'ho scoperto solo ora”. La soubrette (proprio come Eliana) sostiene di aver paura, di essere spaventata perché non sa chi si nasconda dietro a questa truffa d'amore e ricostruisce la vicenda così: “Andavo nel ristorante della Perricciolo, ci andavano tanti personaggi dello spettacolo che conosco, si fa il karoke, ci si diverte. Pamela Perricciolo ha detto che aveva l'uomo giusto per me. Mi fece vedere la foto” e la Toffanin le tende un tranello: “La stessa che hai fatto vedere a me?”, Pamela ci casca: “No, era un'altra, ma solo adesso ho collegato che non era la stessa persona e si assomigliavano solo”. Quindi non riconosce nemmeno il volto del suo Principe azzurro. Andiamo avanti. “Iniziamo a scriverci sui social, mi disse che si era appena lasciato con Wanda Ferro (la donna calabrese che non l'ha mai conosciuto, nda), io avevo chiuso una storia importante di 7 anni e dopo tre o quattro mesi iniziamo a dirci parole d'amore. Il bambino lo aveva preso in affido con Wanda ed era rimasto a lui” continua Pamela con la faccia contrita, ma senza lacrime. La narrazione delle telefonate è così ironica che nemmeno Mr. Bean: “Non lo sentivo a voce perché diceva che era in Siria, che la scheda non funzionava, non prendeva bene la linea, che era nel deserto. Poi c'è la prima tragedia: cade, punti in testa, ricoverato per un'operazione e non ci scriviamo più. Ogni volta che chiedevo di incontrarlo, c'era un problema. Ma mai avuto dubbi sulla sua esistenza. Mi aspettavo il lieto fine alla C'è Posta per Te. Non è successo solo a me. E' successo a tante donne”. Sarebbe meglio non confondere le vittime reali con quelle costruite ad hoc per uscire da una porcheria inventata per un tornaconto. Ma proseguiamo. Il racconto è sovrapponibile a quello della Michelazzo, dunque c'è uno schema: Pamela Prati non sa chi scriveva al posto di Marco Caltagirone e vorrebbe saperlo. Non sa nemmeno chi sia l'uomo che ha chiamato a “Live Non è la d'Urso” perché non ha mai sentito la voce di Mark. Silvia Toffanin le chiede se ha inviato video intimi e la Prati ha un'uscita rivelatrice: “Io sono un sex symbol, ci sono dei miei video sexy su internet. Ho flirtato con lui”, si capisce che mente, se ne accorge lei stessa e così corre ai ripari: “Comunque ho mandato foto in costume da bagno. Ci sono stati degli scambi di immagini intimi tra me e lui. I social non mi sono mai piaciuti, mi distrugge trovarmi in questo scandalo. Sono sempre stata così riservata…”. Mica tanto quando si trattava di annunciare ai quattro venti che sarebbe convolata a giuste nozze: era su tutte le copertine, ma alla fine mai all'altare. Silvia Toffanin le chiede: “Se vittima di una truffa o di una setta?” e la Prati: “E' una situazione che non capisco, sono stata isolata e allontanata dalla famiglia, ho cambiato il cellulare, uscivo solo con Eliana e Pamela. Non lo so che ruolo hanno loro due in questa storia. Sono stata presa in un momento di grande fragilità. Se mi facevano pressioni psicologiche? Se litigavo con lui, litigavo anche con loro e viceversa”. Pamela Prati sostiene di essere diventata direttrice (senza potere decisionale) dell'Aicos non per sua volontà, ma come regalo di Eliana (l'unica vera responsabile dell'agenzia) e Pamela per il suo compleanno. Silvia Toffanin definisce il coacervo di menzogne con sprazzi di verità come una “cosa diabolica” e quando domanda se abbia denunciato il profilo fake di Mark, Pamela Prati cade di nuovo in fallo: “No, no. Non ho fatto denuncia, ho fatto querela solo verso chi mi ha diffamato. Perché? Perché credo che in qualche modo esista. Ma adesso che me lo dici farò denuncia”. Quindi: o non sa o ribadisce con tutte le sue forze di credere ancora “in qualche modo” al losco figuro. Roba da TSO urgente. La Prati non crede alla confessione di Eliana e mette in evidenza che se lei è stata sciocca per aver creduto a Mark Caltagirone per 8 mesi, Eliana non può essere in buona fede ad aver creduto a Simone Coppi per 10 anni. “Dice che in parte ho retto il gioco? Come può dire questo? Mi dicevano che la mamma di Simone Coppi, un noto chirurgo, era stata fidanzata 4 anni con Mark. Questo mi ha raccontato Eliana. Io quella donna non l'ho mai vista. La prima cosa che doveva fare se mi voleva bene, era dire Pamela svegliati. Vi ricordo che lei ha giurato sul padre morto che Mark esisteva” è l'affondo della Prati. Alla domanda chi sia il responsabile di questo film dell'orrore, la soubrette punta il dito contro le due ex agenti: “Io penso che nel mio caso ci possano essere loro due e che siano d'accordo in questa confessione di Eliana. La storia d'amore con Coppi? Non lo so, ma certo 10 anni sono una vita, sono tanti per crederci. Donna Pamela? Non lo so che fine ha fatto. L'ho sentita l'ultima volta 4 giorni fa, ci siamo dette che ci vogliamo bene”. La Prati si incarta sulla bugia più grande: “Ho detto alla mia famiglia che avevo visto Mark” e la Toffanin rapida: “Anche a me!” e quella: “Beh perché era come se l'avessi visto”. In merito ai bambini fa il rattoppo più grande del buso: “E'stata Eliana a farmi avere i disegni dalla d'Urso e a mandarmi la chiave in diretta. Io non lo sapevo. Il bambino? E' quello venuto nel bar insieme alla Perricciolo. Chi sia non lo so, non ne ho la più pallida idea. Io non ho mai voluto parlare dei minori, che sia chiaro questo. La bambina? Mai vista. Chattavo con entrambi i bambini”. La Prati racconta anche del tatuaggio fatto in onore di Mark e la Toffanin appare sempre più scettica, ma ancora una volta Pamela si rifugia nella manipolazione, nel sogno d'infanzia e nella fragilità: “Mi sentivo piccola, quando sono venuta da te cercavo di chiederti aiuto, invece sei stata aggressiva”. La conduttrice tira fuori un retroscena: “Tu sei stata aggressiva con me. Eliana ha preteso di essere in studio, questo dobbiamo dirlo! Ha fatto di tutto per esserci! Sappi che io non ti ho mai creduto nemmeno per un secondo”. La Toffanin svela: “Una volta mi hai chiamato di notte, non ti ho risposto perché non sapevo cosa dirti. Cos'era un grido d'aiuto?” e la Prati con il volto costipato e piegato a trequarti: “Sì, un grido d'aiuto. Non ho detto bugie, ho difeso un amore in cui credo ancora. Il matrimonio era stato organizzato davvero. Niente è stato fatto a tavolino, ma in questi giorni, una persona per il mio compleanno mi ha riferito di aver sentito Eliana e Pamela dire: “questa si pensa che le organizziamo sul serio il matrimonio”, perché non me l‘ha detto prima? A me sono state dette tante bugie. Sono una stupida, ho creduto alla favola”. Pari, pari a Eliana. Alla domanda se abbia bisogno di un medico, la Prati scuote il capo: “Non lo so, forse. Ho rivisto la mia famiglia, questa è la cura migliore. Cosa mi hanno detto? Meno male sei con noi. Domenica sono stata alla prima comunione di mio nipote. Ho trovato pace pregando tutti i giorni in Chiesa”. Un classico: Dio come rifugio e fonte di rinascita. Sulla storia dell'acido trovato fuori casa, la Prati lascia dei dubbi: dormiva, ha sentito dei rumori e incosciente ha aperto la porta (!). sul pianerottolo c'era bottiglietta con biglietto di minacce e ha sporto denuncia. Ma non sa dire se fosse acido perché non ha toccato nulla. Pamela Prati nega di avere problemi economici o debiti e dice di essere a un anno dalla pensione anche se aggiunge una frase sibillina: “Chi non ha problemi in Italia?”. Silvia Toffanin le fa notare che senza Roberto D'Agostino che ha indagato per primo su Mark sarebbe ancora nel tunnel e Pamela a sorpresa: “Esatto. Lo devo ringraziare. Con lui vorrei dei chiarimenti, lo conosco da tanti anni”. Infine la Prati chiede alla Toffanin di giurarle che ora le crede e la conduttrice: “Io non giuro il falso. Lasciami il beneficio del dubbio, i fatti me lo dimostreranno. Anche se la storia è di una tristezza tale che è incommentabile”. Ma Silvia si commuove sul serio: “Se sei caduta in una setta è una cosa terribile e non lo auguro a nessuno. Questa volta piangi con le lacrime, l'altra volta no, me lo ricordo bene. Anche Eliana ha pianto senza lacrime. L'altra volta ti ho detto di dirmi la verità ma forse non eri pronta. Non cercare più queste persone” e la Prati, 60 anni, fa la bimba: “Piano, piano devo metabolizzare questa cosa. Tutttavia Pamela Prati “non sa o non ricorda” dell'intervista rilasciata a Mara Venier in cui disse che aveva preso l'aereo insieme a Sebastian e Rebecca e che la tenevano per mano, che Mark Caltagirone era un regalo della madre morta (Eliana ha giurato sul padre deceduto, nda), che aveva una vita pienissima, con figli, valige, compiti, disse che si era sposata e ripeteva in maniera ossessiva che era mamma e moglie tanto da lasciare sconcertata la Venier. Alla d'Urso invece dichiarò che Rebecca faceva la ballerina come lei e nel backstage la insultò perché aveva osato mandare le immagini del Bagaglino improprie per due bimbi. E ci sarebbero molti altri buchi neri. Purtroppo le ci vorrà ben altro per ricostruirsi una verginità.