Perizie e foto, dalla d'Urso mazzata finale sul matrimonio di Pamela Prati
Ecco a voi: la grande truffa. Oggi, mercoledì 8 maggio, Pamela Prati non si è sposata con Marco Caltagirone come ampiamente annunciato in tv e sui giornali (ma senza pubblicazioni ufficiali). Il mancato matrimonio non è una notizia clamorosa, in verità nemmeno una notizia: era chiaro che la showgirl non sarebbe convolata a giuste nozze. Se sia per un'aritmia cardiaca, per la pressione mediatica o per la decisione di Mark di arruolarsi con le truppe civili in Libia, ormai poco importa. Conta sapere se Pamela sia vittima di una truffa amorosa o sia carnefice di se stessa insieme alle manager dell'Aicos Management Eliana e Pamela. Il castello delle carte matrimoniali è crollato sotto i colpi di “Dagospia” e “Live non è la d'Urso”: una fiaba grottesca e paradossale, nemmeno fossimo in un film di Woody Allen. A “Live non è la d'Urso”, Barbara d'Urso ricostruisce il puzzle, ma manca sempre un pezzo. Quello della dignità. Premessa: Pamela Prati annuncia da sei mesi di aver trovato l'uomo della sua vita, tal Mark Marco Caltagirone, imprenditore di 54 anni con importanti attività all'estero e di aver preso in affido due bambini. Svolazza di trasmissione in trasmissione a decantare le gioie di essere mamma e moglie/moglie e mamma a 60 anni mostrando un anello (“Siamo già sposati, manca il passaggio in chiesa” dice un'incauta Prati a Mara Venier). Ma passano i giorni, gli inviti non lasciano i furgoni di Poste Italiane, la location del matrimonio è itinerante come un circo (dal Lazio, all'Umbria passando per la Toscana), le pubblicazioni non si vedono né in Italia né all'estero e Mark Caltagirone invece di pensare al frac si tuffa nella guerra civile in Libia per curare i suoi affari. Qualcosa non torna, Dagospia indaga e scoperchia il vaso di Pandora (o di Pamela). Barbara d'Urso segue l'amico Roberto D'Agostino perché si sente “presa per il c**o se il matrimonio non dovesse avvenire, mi hanno mandato le foto dei bambini” e sviscera il “nozze-gate” a “Live non è la d'Urso”. Stasera, guarda caso, in studio non ci sono né Pamela Petricciolo né Eliana Michelazzo, le due manager senza scrupoli campionesse mondiali di arrampicamento sugli specchi e sulle copertine di gossip. La d'Urso introduce Sara Varone, vittima di una truffa amorosa su Facebook (fenomeno social tanto frequente quanto pericoloso), che racconta: “La mia storia inizia con un'amicizia con Pamela e Eliana, le agenti di Pamela Prati. Mi stavano molto simpatiche, un giorno Eliana mi presenta su Facebook il cugino del marito ovvero Lorenzo David Coppi, la stessa persona presentata a Alfonso Signorini (anche lui vittima di un raggiro simile, nda). David mi aveva raccontato che era molto amico di Alfonso, ma per rispetto io non ho chiesto nulla al direttore. Lorenzo mi diceva che apparteneva a una famiglia di magistrati sotto scorta. Come ho fatto a innamorarmi? Credetemi, era una persona splendida, profonda, comprensiva. Non vedevo l'ora di tornare a casa la sera e chattare con lui. E' durata tre quattro mesi, ma ogni volta che chiedevo di vederlo succedeva una catastrofe: incidenti, coma farmacologico, la sorella che moriva di tumore. Io ho visto una foto reale, vera, però alla fine ho capito che Lorenzo David Coppi non esisteva. Non ho denunciato perché ero molto fragile, mi sentivo soggiogata. Per uscire da questa storia c'è stata una richiesta di soldi da parte di Pamela Petricciolo”. La d'Urso tratta l'argomento con ironia, ma è furiosa. Si collega con Roberto D'Agostino e il padre di “Dagospia” non usa mezzi termini: “Si tratta della grande truffa del gossip, non di Pamela Prati. Si prendono storie inventate, la carne che alimenta le trasmissioni di intrattenimento televisivo e si vendono le storie facendoci soldi. Sabato a Verissimo, che dovrebbero chiamare Falsissimo, andrà in onda che siamo stati tutti infinocchiati. Anche tu Barbara. Credete ancora alla Befana! Queste due signore agitano nomi altisonanti come coppi e Caltagirone e vi prendono per i fondelli guadagnandoci soldi. Queste sono storie pettinate. La Prati è la punta dell'iceberg, sotto ci sono tantissimi casi organizzati da queste due signore che chissà dove andranno a finire. Dovete chiedere i danni. Hanno fornito la ciccia, è una grande truffa” e la d'Urso: “Se è una truffa con bambini di mezzo io mi inca**rò molto, moltissimo. Voglio sentire cosa dice sabato alla Toffanin. Ripeto se è una truffa mi inca**erò molto”. D'Agostino ha spiegato la posizione della Prati: “Pamela ha una situazione non florida, ecco perché ha fatto tutto questo. Quale è stato il compenso che ha preso da te?”, “Da me venne sei mesi fa, prima di tutto ciò, non so qual è il cachet, ma l'ha preso il cachet” risponde la d'Urso e D'Agostino: “Pamela si è trovata strozzata, col guinzaglio, sta facendo questa farsa per riuscire a portarsi dei soldi a casa. Sono delle poveracce che stanno in giro a raccattare un po' di soldi. La prossima puntata si chiamerà “in galera”. Siamo di fronte a un'associazione a delinquere. L'ex fidanzato Luigi Oliva è stato sfruttato da Pamela come fosse un bancomat”. Barbara d'Urso mostra la fotografia di Pamela che rientra in casa insieme a un uomo: lei si vede benissimo, lui è di spalle e col cappellino in testa. Le risatine generali sono inevitabili e D'Agostino: “Ma quale scoop! E' una paparazzata. Hanno visto una delle due manager incontrare il fotografo Sorge che la sera dopo ha scattato la foto. E' uno sketch da Totò e Peppino. Hai ragione Barbara prendiamola a ridere. Sono storie pettinate”. Ma la vicenda asume contorni inquietanti con la testimonianza video di Emanuele Trimarchi, ex corteggiatore di “UominieDonne”: “Con Eliana e Pamela ho vissuto un'esperienza infernale, mi hanno soggiogato, ero diventato il loro nipotino, ragionano come una setta, non riesci più a uscirne, il marito di Eliana mi fece capire che ero seguito e che il telefono era sotto controllo. Ero diventato succube e avevo paura per me e la mia famiglia, ho pensato al suicidio. Penso che Pamela sia una vittima e spero che possa uscirne al più presto”. E in studio Giovanni Ciacci conferma quanto riportato da Fanpage in merito alle tensioni tra Milena Miconi, Manuela Villa, Georgette Polizzi e la manager Eliana Michelazzo dopo la scorsa puntata di “Live non è la d'Urso. Le tre showgirl chiedevano di non essere più coinvolte in questa pagliacciata. Ma la d'Urso ha un altro asso nella manica: la perizia sulla voce dell'uomo che una settimana fa ha chiamato in diretta sostenendo di essere Marco Caltagirone. Nemmeno la mamma gli ha creduto e D'Agostino infierisce: “Ma quale perizia alla voce! Ci vuole la perizia mentale”. L'esperto conferma che si tratta di una voce maschile e non di una voce femminile corretta con la app, ma è comunque una voce camuffata: “con un fazzoletto davanti al microfono”. Perché? Magari lo svelerà Pamela Prati sabato a “Verissimo”. Anche se in fondo è tutto evidente, basta volerlo vedere. Ma senza giudicare: in fondo la Prati non è la prima e non sarà l'ultima donna di spettacolo a inventarsi storie d'amore per sbarcare il lunario. Oggi nei reality e sui social è prassi consolidata. L'unico imperdonabile errore è stato coinvolgere due minori (spariti di scena).