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Addio al re delle notti romane, è morto Massimo Marino

Dopo una lunga malattia

Silvia Sfregola
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Massimo Marino, re delle notti romane (e del trash) e protagonista della tv, è morto nella Capitale a 59 anni. L'annuncio è stato dato dalla compagna sul profilo Facebook dell'attore. Marino aveva recitato anche con Carlo Verdone ed era un personaggio cult a Roma.  "Un'anima meravigliosa ci ha lasciato. Dopo una battaglia senza tregua, affrontata da vero guerriero, Massimo Marino ha abbandonato questa vita terrena", si legge nel post della compagna. "Il suo spirito ora è finalmente in pace. Rimane un vuoto incolmabile per me, per la famiglia e per tutti quelli che lo hanno amato, ma so che avrebbe voluto un epilogo leggero come nel suo stile di persona solare e positiva e quindi mi sento di chiudere con uno dei suoi slogan più conosciuti: bella fratè, enjoy! Miria la sua compagna di vita", conclude.  Nato l'8 febbraio del 1959, era cresciuto nel quartiere Tufello. Nel 1989 aveva fondato la rivista free press ViviRoma Magazine, dove si trovano consigli su come trascorrere le serate tra locali, ristoranti e discoteche nella Capitale. L'esordio in tv era arrivato nel 1995, conducendo il programma ViviRoma Television (che andava in onda su alcune emittenti locali romane) - in cui in giro per discoteche e locali intervistava proprietari, gestori ma anche modelle e pornostar. Dall'approccio genuino, di Marino molti ricordano il suo saluto a frappè prima della pubblicità accompagnato da un suo inconfondibile gesto con la mano o il bella fratè".  Marino aveva anche recitato accanto a Carlo Verdone, nel 2008, in "Grande, grosso e... Verdone", cui sono seguiti "Un'estate al mare", "A Natale mi sposo", "Una cella in due", "Matrimonio a Parigi" e "Uno anzi due". E Verdone stesso lo ha ricordato sui social. "Resterà per me non solo un amico affettuoso e premuroso ma anche una vera maschera di una Roma di oggi. Di una periferia sana, creativa, dove esistono ancora, grazie ad alcuni, il rispetto, la generosità, l'ironia e sani princìpi". "Attraverso una creatività che nasce dal riscatto da una situazione complessa - aggiunge - crescono di tanto in tanto personaggi che ci stupiscono per l'energia vitale, il sapersi inventare un modo di essere, per la loro creatività nel linguaggio e il coraggio di essere degli esploratori della notte, facendoci vedere quello che non immaginavamo. L' animo di Massimo era l' esatto contrario di quello che poteva sembrare nel suo modo di presentarsi. Era un buono, un gentile, un rispettoso. Un audace pedinatore della Roma notturna che, con inconsapevole comicità, ci mostrava gli eccessi e la trasgressione di personaggi, luoghi e zone a molti sconosciuti. Quando lo vidi in tv per la prima volta rimasi ipnotizzato dalla sua personalità piena di vita e intraprendente. Lo volli conoscere. E quando ne ebbi l' occasione lo feci subito debuttare nei panni di un cinico cassamortaro in Grande, Grosso & Verdone: fu esilarante. Non riuscivo a non ridere per la creatività delle sue battute dette con assoluta naturalezza. Quando conobbi la moglie compresi meglio chi fosse Massimo. Una donna dolce, affettuosa, pacata, signorile. A Miria il mio abbraccio più amorevole. Massimo sarà sempre nel mio cuore. Felice di essere stato il primo a lanciarlo in un film perchè questo ce lo farà sentire sempre tra noi. Grazie Massimo per la tua vera amicizia in un mondo spesso fatto da gente subdola ed irriconoscente. Tu eri una grande eccezione". Negli anni aveva tentato anche di intraprendere la via politica, sostendendo Walter Veltroni alle elezioni comunali di Roma del 2006, Francesco Rutelli in quelle del 2008 ed Emma Bonino nel 2010. Alle comunali del 2013 aveva sostenuto la lista autonoma "Alfio Marchini Sindaco", senza però candidarsi.

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