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Ora l'Ucraina vuole vietare l'ingresso a Toto Cutugno

Alcuni deputati chiedono il bando del cantante: "È filorusso"

Davide Di Santo
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Anche Toto Cotugno finisce al bando in Ucraina. Un gruppo di deputati ha chiesto al capo dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu) Vasily Gritsak di viuetare l'ingresso nel Paese al cantante de "L'italiano" a causa delle sue presunte posizioni filorusse. Un avvertimento che segue l'iscrizione di Al Bano nella lista nera delle minacce per la sicurezza nazionale dell'Ucraina. Toto Cutugno uomo dell'anno 2013 in Ucraina e oggi invece indesiderato? Addirittura 'uomo dei Servizi'? "E' qualcosa di sconfortante, direi qualcosa di assurdo, inconcepibile...". È il commento di Danilo Mancuso, manager dell'artista italiano che da 30 anni spopola nei Paesi dell'ex Unione Sovietica e che per sabato 23 ha in programma un concerto a Kiev ed oggi si ritrova a fare i conti con la richiesta di un gruppo di deputati della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, al capo dei servizi di sicurezza (Sbu), Vasily Gritsak, di vietarne l'ingresso nel territorio ucraino. I parlamentari motivano la loro iniziativa con le presunte posizioni filorusse di Cutugno, definito un "agente di sostegno della guerra russa in Ucraina". Il cantante italiano si esibisce spesso anche in Russia, sia in concerti pubblici che per party privati, e il suo successo in terra russa è tale che esiste un consistente gruppo di fan che si fanno chiamare "cutugnisti". Nel 2013, Cutugno si era esibito al Festival di Sanremo con il coro Aleksandrov dell'Armata rossa. Oggi c'è chi in Ucraina chiede dunque di inserire Cutugno in una sorta di blacklist che già comprende il nome di Al Bano.  Il concerto è in programma al teatro Palazzo Ucraina di Kiev, 4mila posti, appuntamento sold out da tempo, e dove Cutugno e la sua band si esibiranno - o dovrebbero esibirsi, a questo punto il condizionale è d'obbligo - con l'Orchestra sinfonica della capitale ucraina, composta da 60 elementi. "È sorprendente questa presa di posizione - dice Mancuso - perché del concerto si sa da mesi, conosco come lavora Toto e quindi da manager ho fatto in modo che ci fosse la 'contaminazione' con la gente e gli artisti del posto. Dovremmo partire il 21, ora vedremo. Certo, è una cosa veramente strana, Toto ha sempre fatto questo tipo di cose, sono 30 anni, e non certo per fare politica, lui è uno dei più amati nei Paesi dell'est europeo". La tappa di Kiev fa parte di un tour che comprende anche Praga, Bratislava, Varsavia, Budapest. Ma come spiegarsi questa presa di posizione? "Sono solo beghe politiche da parte di persone che vogliono fare strumentalizzazioni per motivi personali". Il manager dell'artista ha già coinvolto l'ambasciatore italiano a Kiev, Davide La Sicilia, prendendo contatto con la sua segreteria ed è in attesa di un colloquio telefonico per avere notizie sull'evoluzione della vicenda. Sull'ipotesi di una penale da pagare da parte dell'organizzatore locale, Mancuso non si esprime, ovvero "aspettiamo il 24. Intanto c'è molta sorpresa per questa mossa".  

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