Luke Perry non ce l'ha fatta. Addio a Dylan di Beverly Hills 90210
L'attore era ricoverato in ospedale da mercoledì dopo il grave ictus
Luke Perry non ce l'ha fatta. L'attore televisivo, diventato una superstar negli anni '90 per la serie "Berverly Hills 90210", è morto al St. Joseph's Hospital di Burbank, in California, dove era stato ricoverato mercoledì scorso a causa dell'ictus che lo aveva colpito mentre era nella sua casa di Sherman Oaks e da cui non si era mai ripreso. Perry si è spento circondato dai familiari: i figli Jack e Sophie, la fidanzata Wendy Madison Bauer, l'ex moglie Minnie Sharp, la madre Ann Bennett, il patrigno Steve Bennett, il fratello Tom Perry, la sorella Amy Coder e altri parenti stretti e amici. Persone a lui vicine hanno spiegato che i medici avevano sedato Luke, sperando di dare al suo cervello la possibilità di riprendersi dal trauma dell'ictus ma evidentemente il danno era troppo esteso. Luke ha avuto una carriera prolifica in tv e al cinema. Dopo "Beverly Hills 90210" la sua carriera è esplosa. Più recentemente ha avuto un ruolo da protagonista nella serie "Riverdale". E aveva recitato anche nel film di Quentin Tarantino su Charles Manson che dovrebbe uscire nel luglio prossimo, "Once Upon a Time in Hollywood" (C'era una volta a Hollywood). In "Beverly Hills 90210", Luke aveva recitato nei panni del rubacuori della scuola Dylan McKay per ben 10 stagioni. Successivamente aveva avuto ruoli importanti anche in altre serie come "Another World", "Oz", "Jeremiah", "Windfall", "John from Cincinnati" e "Body of Proof". Un reboot di "Beverly Hills 90210" era stato annunciato proprio mercoledì scorso, con il coinvolgimento della maggior parte del cast originale, ma Luke non era stato citato nel cast fisso della nuova serie. Avrebbe potuto fare qualche apparizione da guest star ma non poteva impegnarsi di più - è stato spiegato - a causa del suo impegno in "Riverdale". Proprio in questi giorni Shannen Doherty e Ian Ziering hanno pubblicato messaggi di supporto per il loro amico poco dopo il suo ricovero in ospedale.