confessione in tv
Maryam Tancredi: prima di The Voice l'inferno del bullismo
Maryam Tancredi, la vincitrice dell’ultima edizione di “The Voice”, ha raccontato a Caterina Balivo, conduttrice di “Vieni da me”, il bullismo patito a scuola e come la musica sia stata la sua fonte di riscatto. Maryam, nata a Somma Vesuviana 20 anni fa, ha una voce melodiosa che ha conquistato prima Al Bano e poi il talent show di Rai2. Oggi combatte contro i pregiudizi, ma il suo aspetto fisico le ha segnato l’infanzia e l’adolescenza. E Vladimir Luxuria perde le staffe. Maryam rivela a Caterina Balivo quanto sia stata dura la sua vita prima del successo: “Sono sempre stata in salute, poi ho dovuto prendere il cortisone e quello ti fa mangiare. Quando sono andata al liceo, ho ritrovato alcuni amici delle medie e pensavo che sarebbe stato positivo perché ci conoscevamo già, invece è stato peggio. Qualsiasi cosa succedesse in classe era colpa mia, scrivevano apposta sul muro per darmi la colpa e mandarmi dal Preside. Mi prendevano in giro sul peso. Stavo zitta, non dicevo niente nemmeno ai miei genitori perché pensavo di essere io quella sbagliata e mi colpevolizzavo”. La Balivo le chiede dove abbia trovato la forza per resistere a queste angherie continue e Maryam: “Nel canto, quando tornavo a casa mia e mi chiudevo in camera a cantare. Facevo provini su provini, ma mi sentivo dire che non corrispondevo al modello della tv, che non ce l’avrei mai fatta perché non avevo determinati canoni. Per me non era così, combatto contro l’ossessione delle persone per l’apparenza”. La giovane campana, a 12 anni, si esibì nel programma “Ti lascio una canzone” di Antonella Clerici e duettò con Ivana Spagna (della quale conserva un ricordo eccellente: “Fu particolarmente gentile, mi disse che per fisicità e con il fiore in testa le ricordavo sé stessa da bambina e mi disse di andare avanti”), Loredana Bertè e Orietta Berti, ma i compagni di scuola furono velenosi: “Ero sempre nell’occhio del ciclone, mi dicevano che l’avevo fatto perché ero bambina, ma crescendo non avrei fatto più niente. Mi ripetevano che ero finita, che non ero nessuno”. La narrazione si fa cupa e in studio cala il gelo: “Non mi invitavano alle feste di classe, ero l’unica esclusa, era bullismo vero e proprio. A fine anno non andai alla gita scolastica, dove vuoi andare con quella bella gente?! Sai cosa fecero, Caterina? Mi mandarono le foto del cibo scrivendo ‘tu non sei qui a mangiarlo’ e poi una sfilza di messaggi in cui dicevano ‘visto che tu non servi a niente, che ci stai a fare?’ e mi suggerivano diversi modi per farmi fuori, per uccidermi. Ero scossa, mia madre capì che stava succedendo qualcosa, prese il cellulare e vide tutti quei messaggi. Andò dal Preside come una furia e sai quelli come si giustificarono? Accusando la figlia di un’insegnante, l’unica che mi difendeva, che non credeva potesse essere sempre colpa mia. Peccato che quella bambina avesse sei anni e non potesse mandare messaggi. Il Preside convocò i genitori ma non si presentarono e disse a mia madre che non poteva bocciare tutti i ragazzi del primo anno per il buon nome della scuola. Ero io a dovermene andare. Poi si chiuse nella stanza perché aveva paura di mamma”. Vladimir Luxuria, ospite in studio, perde le staffe: “Bisogna cambiare questi presidi! Non era lei a doversene andare. Quei ragazzi sono potenziali assassini, vigliacchi, la loro è induzione al suicidio”. Maryam Tancredi ritrova il sorriso quando si tratta di parlare di musica: “Dopo la vittoria a The Voice non ci credevo, per mesi ho guardato il video ripetendo ‘mi è successo davvero?’. La musica è la mia arma e sul palco sono me stessa. Voglio dire alle persone che mi hanno fatto del male: io sono qui e voi siete ancora a casa”.