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Al Bano le canta a Don Backy: "Nel clan Celentano io c'ero"

Dopo "Storie italiane" il cantante pugliese replica al collega

Francesco Fredella
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“Nel clan io c'ero. Chiedete conferma anche a Tel Teocoli”. Al Bano risponde a distanza a Don Backy, che ieri a “Storie italiane” (il programma leader del mattino di Rai1 che ha registrato il 20% di share durante tutta la puntata di San Valentino) ha puntato il dito contro di lui sostenendo che non fosse mai stato nella scuderia di Celentano. “Il mio primo contratto CM (Celentano-Massaro). Era il 1964. Ho fatto tournée con quelli che si occupavano dei concerti di Celentano. Perché Don Backy vuole screditarmi?”, tuona Al Bano contattato da noi del Il Tempo. Poi continua: “Ho fatto per tre anni il cameriere a Milano (quando ho lasciato Cellino) e per altri tre anni il metalmeccanico. Ho letto un annuncio sul giornale in quegli anni che recitava: il Clan Celentano cerca voci nuove. Mi sono iscritto e ho ricevuto una lettera di convocazione. Inizialmente ho fatto fatica a crederci, ma poi ho capito che era tutto vero: ero stato preso. Così, ho fatto il primo primo disco”. Parola di Al Bano. “C'era anche Teocoli nel Clan, ma c'erano anche tanti altri. Chiedete a loro conferma!”: è un Al Bano senza peli sulla lingua quello che ci risponde al telefono per difendersi dalle accuse di Don Backy. Il cantane di Cellino, che racconta i dettagli di quegli anni, non ha dubbi: che cosa ha da dire don Backy contro di me?” Intanto, Al Bano  sta scaldando i motori per una tournée in giro per il mondo. Si esibirà in concerto in Russia, Cina, Stati Uniti e Australia: per lui il 2019 si preannuncia pieno di date. “Per questo non voglio nemmeno cadere in nessuna trappola”, conclude Al Bano. 

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