69° festival della canzone italiana
Mahmood vince Sanremo
Ha vinto la 69° edizione del Festival della Canzone Italiana Mahmood. Al secondo posto Ultimo, terzo classificato Il Volo. Ma all'Ariston alla lettura della classifica scoppia la rivolta e scatta l'ovazione per Loredana Bertè. Raddoppia la vittoria del "Premio della Critica" Daniele Silvestri con "Argentovivo" che vince sia quello della Sala Stampa Ariston Roof che della Lucio Dalla. Il Premio "Sergio Endrigo" come Migliore interpretazione è se l’è aggiudicato Simone Cristicchi con "Abbi cura di me". “È stato un viaggio bello e appassionante e interessante" aveva dichiarato Claudio Baglioni all'inizio della finalissima. "È stato qualcosa che non avevo provato, eppure ho tanti anni di carriera. Questa volta c’è stato uno scuotimento particolare" ammette il direttore artistico. In A qualcuno piace caldo si dice che Nessuno è perfetto. Forse c’è stato troppo spettacolo, troppo concorso. Vi giuro che abbiamo fatto tutto il possibile per fare un buon Festival. Io non chi vincerà, ma so che alla fine hanno vinto la musica e le parole e le speranze degli artisti che fanno questo mestiere. Abbiamo bisogno di un Festival della canzone italiana, fino al prossimo Sanremo e a tutti quelli che arriveranno". Ad aprire la serata Daniele Silvestri "Argentovivo". Anna Tatangelo "Le nostre anime di Notte", bellissima come sempre e commossa nel finale. Ghemon "Rose viola" è ricca di pathos e migliora nell'esecuzione. I Negrita tornano a Sanremo dopo 16 anni e sono veramente rock. È l'esibizione più attesa quella di Ultimo "I tuoi particolari". Ci mette l’anima. Ottimo feeling con il pubblico. Nek "Mi farò trovare pronto", voluto fortemente da Baglioni fa la sua bella figura. Camminando sotto la pioggia, povero "Trio Lescano" Baglioni e la Raffaele fanno un bel gavettone a Bisio. Baglioni si lascia scappare: "Di Claudio ne bastava uno". Sarà vero? Attesissima l’esibizione di Eros Ramazzotti. Torna all'Ariston a 35 anni dalla sua vittoria, nella categoria Nuove Proposte, con Terra Promessa. Canta "Vita ce n'è", duetta con Claudio in "Adesso tu" e porta il sul palco per “Per le strade una canzone” con Luis Fonsi il pluripremiato con il singolo “Despacito”. Comunque vada ha vinto lei, Loredana Bertè, la cantante calabrese con la sua chioma blu, in “Cosa ti aspetti da me” canzone amata perché potente complice gli autori Pulli, Curreri e Romitelli. Francesco Renga, polemiche sulle donne a parte, è sempre grande in "Aspetto torni". Fuori programma. Una ragazza del pubblico si alza e cerca di avvicinarlo durante la performance. Per fortuna tutto ok. L'esibizione comincia con un piccolo incidente, Mahmood non sente la sua voce e i tecnici sono costretti a intervenire. Peccato per la sua "Soldi" è già regina nelle radio. Peccato per la sua "Soldi" è già regina nelle radio. Ex- Otago "Solo una canzone". Il Volo con "Musica che resta" sono eccezionali. Rumors sui social. Non va. Joe Bastianich della giuria d'onore del Festival di Sanremo ha lanciato su tweet sul suo profilo social a favore dei Negrita. "Vote Negritaband". Richiamato ha cancellato il messaggio. Era ora Virginia Raffaele torna a fare il suo mestiere: indossare le maschere che l'hanno resa celebre. Malika Alyane, Patty Pravo, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni. Vocalist perfetta. Non ci voleva molto per renderle giustizia. Paola Turci con L’Ultimo ostacolo” mostra sempre eleganza e classe. The Zen Circus fanno la loro bella figura. Patty Pravo e Briga “Un po’ come la vita. Garbatissimi. La verità è che le canzoni più le ascolti e più entrano dentro. "Il Festival di Sanremo è la celebrazione della musica contemporanea popolare" ha dichiarato Elisa, oggi a Il Tempo. Sul palco dell'Ariston canta “Anche fragile” il suo ultimo singolo successo e concede la sua delicatezza per l’omaggio a Luigi Tenco in “Vedrai Vedrai", complice il superlativo Baglioni. Arisa “Mi sento bene”. Voce rotta non riusciva a spingere. Capita. Irama “La ragazza con il cuore di latta” canta con gli occhi. Magnetici. Vista l'ora tutti vorrebbero salire su una "Rolls Royce" con Achille Lauro e scappare via. Tormentone di un tormentato. Piccola polemica. Non fa bene far presentare i cantanti alla giuria di qualità. Rispettiamo i ruoli. Nino D’Angelo e Livio Cori “Un’altra luce”: Cori da solo avrebbe fatto meglio. Nino non va. Federica Carta e Shade “Senza farlo apposta”. Cantano bene su un pezzo facile. Simone Cristicchi “Abbi cura di me” è una poesia che migliora nel tempo. Simone Cristicchi “Abbi cura di me” è una poesia che migliora nel tempo.Manca poco. La scaletta prosegue velocemente. È commovente l’amore che Enrico Nigiotti mette nell’ interpretazione di “Nonno Hollywood”. Una svolta alla serata, ma soprattutto ritmo quello del reggae salentino dei Boomdabash con “Per un milione”. Einar “Parole nuove” è troppo statica, complice, l'ora tarda. Motta, vincitore della serata dei duetti con Nada chiude con Dov’è l’Italia.