festival rianimato
Sanremo, buona la seconda. Picco con Mannoia e Pio-Amedeo
La seconda serata di Sanremo 2019 ha retto sul fronte ascolti. 9 milioni 144 mila spettatori per uno share del 47.3 %. “Il temuto calo fisiologico degli ascolti non c'è stato dato in controtendenza rispetto al solito – ha commentato a caldo Claudio Fasulo: "Siamo veramente soddisfatti. Il DopoFestival è cresciuto e anche il PrimaFestival. Una seconda serata tra le migliori degli ultimi anni". Un risultato in linea con quello della passata edizione (9 milioni 687 mila spettatori e il 47.7%). La prima parte (dalle 21.26 alle 23.50) ha ottenuto 10 milioni 959 mila spettatori con il 46.4%; la seconda (dalle 23.55 all'1.04) 5 milioni 260 mila con il 52%. “Sono contento del fatto che molte delle canzoni stiano già occupando la rotazione radiofonica – spiega - Claudio Baglioni - è un segnale di salute e di buona contemporaneità. Come avete visto, poi, abbiamo sviluppato molto di più la parte dell'intrattenimento. E sono felice che la cosiddetta flessione fisiologica della seconda puntata sia molto più contenuta dell'anno passato, è un buon segno che ci fortifica, il seminato sembra essere interessante". A Sanrmeo tiene banco la vicenda del “Baglioni . Salvini”. Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato le battute del duo comico Pio e Amedeo. "Sono felice che Sanremo abbia anche uno spettatore così illustre. Non si può dire'pace fatta' perché non c'è mai stata guerra". Patrizia De Santis, direttore di Rai Uno, ringrazia Striscia per il Tapiro. “Dopo essere stata nominata – parlando sorridendo Cavaliere al Merito della Repubblica per riconosciute qualità professionali, il Tapiro mi mancava”. IL Direttore torna, incalzato dai giornalisti a parlare della 70° edizione”. “Fateci finire questa”. Baglioni aggiunge: "Mi farebbe piacere essere l''aggressore artistico' del Festival, ma sono d'accordo con la direttrice, è ogni volta un impegno grande perché devi dimostrare di saper fare di più e in modo diverso. Un po' di voglia ci potrebbe essere ma prima bisogna terminare un tratto di strada per poter ripartire. E magari dopo cinquant'anni vorrei dedicarmi al mio lavoro che mi ha dato così tanti privilegi e soddisfazioni. E guadagnarmi anche meno nemici, perché fare il direttore artistico significa guadagnarsi le macumbe di centinaia di artisti che all'Ariston non ci arrivano". Tornando al risultato della serata confessa: “Diciamo sempre che gli ascolti no interessano, ma la mattina il cuore batte forte. Sono felice che la contrazione sia minore di quella dell'anno scorso. Vuol dire che è una conferma. Cercheremo di fare sempre di più. Spero che il nostro lavoro vi dia modo di raccontare questo Moloch che è Sanremo in maniera meno superficiale, con minor attenzione al gossip e al contesto”.