Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Al Bano superstar asfalta Adrian: il suo show fa il botto

Al Bano e la figlia Cristel sul palco di

Canzoni ed emozioni nel varietà del leone di Cellino

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

Mediaset ha puntato sul cavallo sbagliato: l'evento dell'anno non era la graphic novel di Adriano Celentano ma “55 passi nel sole” di Al Bano Carrisi. Il titano Al ha sconfitto il titano Ad (in riferimento ai dati Auditel della seconda serata). La prima puntata del programma che celebra i 55 anni di carriera del cantante di Cellino San Marco ha vinto la serata: 3.368.000 telespettatori per una share pari al 18.30% (e oltre il 22% nel segmento tra gli spettattori 55+) contro la docufiction “Figli del destino” su Rai1 che ha interessato 2.969.000 telespettatori e si è fermata al 12.40% di share. La riserva è stata più brava del titolarissimo per tanti motivi: il programma non è stato preceduto da estenuanti e assordanti spot, Al Bano e Romina sono in ogni dove - dalle copertine delle riviste di gossip ai programmi televisivi - e lo spettacolo era registrato. In più la baraonda di “Adrian” ha fatto da traino negativo a “55 passi nel sole”. Vedremo come andrà la seconda puntata mercoledì prossimo 30 gennaio. Sono bastati 5 minuti per capire che lo show, adatto più al sabato sera che a un mercoledì qualunque, sarebbe stato un successo. Al Bano ha messo in piedi un autentico varietà nazionalpopolare old style calibrato sul pubblico over di Canale 5. Orchestra dal vivo, ospiti importanti, dialoghi e aneddoti, scenografia anni ‘80. E' risultato tutto molto caldo, sincero, curatissimo nei dettagli e gradevole. Dall'astrattismo al neorealismo: “Alban” (cit.) ha sconfitto “Adrian” perché ha un'identità. Al Bano Carrisi è primadonna almeno quanto Adriano Celentano però ha il pregio di non identificarsi con Dio. Ripete sovente che la sua voce è “sovraumana, divina” ma è consapevole di essere al massimo un puttino del Sommo e ha dato al pubblico ciò che è lecito aspettarsi da un canale generalista: intrattenimento da professionista del mestiere. Ha fuso “I Migliori Anni” con i concerti russi dove spopolano lui e Romina, Toto Cutugno e Pupo, i Ricchi e Poveri (sul palco sembravano quegli over pieni di entusiasmo scappati il 4 agosto scorso dall'ospizio per andare a divertirsi al mega festival heavy metal): duetti, cori, canzoni del patrimonio musicale italiano, stonature e stecche. Collegamenti con Giulio Sangiorgi e Renato Zero, guest star come Pippo Baudo (che ha promosso Cristel conduttrice de “L'altro Festival di Sanremo”) e Lino Banfi fresco di nomina all'Unesco oltre a J-Ax e Fabrizio Moro (si sono abbracciati ripetutamente e Al Bano ha pronosticato per lui una fulgida carriera). Ha intonato le strofe celebri, quelle più attese, e non ha fatto il para-guru pur lanciando messaggi attraverso alcuni brani (“Terra mia” e “Oggi Sposi”). Al Bano è stato addirittura imprevedibile (a differenza di Celentano): non esagera e fa poche concessioni alla sua bravura. Anzi per la prima volta fa un passo indietro lasciando che la figlia Cristel tenga le redini della trasmissione e ammette: “Sarò retorico ricordando i miei inizi, ma quanto ho vissuto!”. Un varietà classico che al pari dei grandi classici della letteratura non ha stancato. Sarà merito anche del montaggio e del clima familiare, ma lo spettacolo non ha conosciuto inutili e urticanti pause e ha scoperto in Cristel Carrisi una brava conduttrice (da mettere alla prova in altri contesti). I duetti con Romina sono la nostra storia, inutile negarlo. Hanno respinto il gossip con un “bastaaa” urlato da Al Bano e si sono guardati a lungo. Conservano intatta la loro magia anche se l'ugola d'oro evita di cantare occhi negli occhi “ti amo”. In famiglia c'è sempre Ylenia, la figlia scomparsa nel 1993 e dichiarata morta nel 2004: composto e malinconico il ricordo. Va in onda un video dell'ultimo viaggio negli Stati Uniti dove erano tutti insieme. Poi il buio di New Orleans. Il cantante rincuora Cristel che non trattiene le lacrime: “Dai che sei forte”. Il leone di Cellino San Marco ha allestito una sagra, una festa autocelebrativa in grado di appagare i fan. Ha aperto la sua casa al pubblico: “Io sono le mie canzoni, adesso le dedico a voi. Questa è la mia vita. 55 passi nel sole, uno per ogni anno di lavoro”. Anche Laura Pausini e Giovanni Ciacci si sono complimentati sui social. “55 passi nel sole” è stato uno dei migliori acuti dell'artista pugliese. Al Bano è stato inclusivo, Adriano escludente. 

Dai blog