Ballerino di "Amici" fuori dall'academy. Occupata la scuola
La protesta degli allievi contro il maestro di Hip Hop
Molti conoscono il mito di Crono: divorava la prole per non essere spodestato, ma fu ucciso da Zeus l'unico figlio partorito da Rea di nascosto. La mitologia spiega quanto accaduto nella scuola di Amici 18 dove gli allievi, che usufruiscono di vitto, alloggio, paghetta e lezioni con i migliori insegnanti di musica e danza del panorama nazionale e internazionale, si sono ammutinati a causa della decisione del maestro di Hip hop Timor Steffens di eliminare il ballerino Marco Alimenti. I ribelli del vascello Bounty di Via Tiburtina hanno detto basta alle valutazioni di acclamati professionisti dello showbiz come se le ritenessero un abuso, una vendetta di piccolo cabotaggio di vecchie glorie verso il fulgido talento che presto le offuscherà. Non la fortunata occasione di farsi le ossa. E in barba al principio della gavetta, del “anche un no fa crescere”. Così gli “Amici” hanno messo in atto una protesta per far riammettere Marco Alimenti. Mai in 18 anni di talent show, Maria De Filippi aveva dovuto fronteggiare un simile affronto, mai avrebbe creduto di vestire i panni del comandante William Bligh, di essere Crono sconfitto dalle sue imberbi creature. Tutto è iniziato sabato 19 gennaio quando Steffens - 31 anni e in curriculum spettacoli con sempliciotti quali Michael Jackson, Beyoncé, Christina Aguilera e Usher - ha levato maglia e banco al biondo Marco per l'assenza di miglioramenti in questi mesi: «Sei sotto lo standard raggiunto dai tuoi colleghi. Apro un casting per cercare altri danzatori». La collega Veronica Peparini lo ha contestato offrendosi di dare a Marco lezioni private finalizzate a un eventuale reinserimento, mentre l'allievo ha lamentato una scarsa considerazione: «Settimane fa ha deciso di non lavorare con me perché non sono adatto al suo stile. Se non m'insegna come può eliminarmi?». Ma Timor, senza timore, è rimasto imbullonato sulla sua posizione e domani terrà nuove audizioni di Hip hop. Sempre che ci riesca perché gli allievi si sono coalizzati e hanno occupato la scuola tappezzandola di striscioni con la scritta “Diritto allo studio” e “Let me grow, change and be myself”. Indossano anche magliette con l'hashtag #fammistudiare. Il grande paradosso è che se da una parte invocano il diritto allo studio, dall'altra lo calpestano e se ne infischiano visto che rifiuteranno i brani e le coreografie assegnate dai docenti, che faranno lezione solo con i maestri al loro fianco nella protesta e che non si esibiranno fino a quando non saranno accolte le loro richieste cioè la riammissione di Marco e la possibilità di esaminarlo solo dopo una settimana di lavoro con Steffens (va da sé che non dovrebbe essere il maestro stesso, sarebbe ingenuo pensare che dopo 7 giorni possa cambiare radicalmente opinione). Infine la norma “Alimenti” - dal nome del ballerino - dovrà essere inserita nel regolamento ufficiale. Per ora Maria De Filippi tace, ma è noto che sia tanto comprensiva dell'animo umano quanto insofferente all'ingratitudine e all'irriconoscenza. Un anno fa tenne fede al suo soprannome “la Sanguinaria” punendo un festino sfuggito di mano agli scolari, spesso indisciplinati, con la raccolta della spazzatura per le strade di Roma. Quest'anno può mandarli a coprire le buche o dare la caccia a topi e cinghiali. Resta un dubbio in questa vicenda surreale: non avrà ragione Red Ronnie? «Dai talent solo ragazzini belli». E sempre più presuntuosi. Il diritto alla contestazione è sacrosanto, ma ha il suo limite nei futili motivi. Tuttavia sul web e sui social serpeggiano i primi dubbi in merito a quest'occupazione. La televisione non combacia con la realtà, ma con il reality e starebbe avanzando l'idea che si tratti di una mossa degli autori: possibile - si chiedono in molti - che i ragazzi non abbiano alzato un dito per allievi più preparati, che non si siano mai indignati per le decisioni di Alessandra Celentano (l'anno scorso fece la stessa cosa di Timor promuovendo Sephora, nda), che non conoscessero il regolamento (spiegato più volte dalla De Filippi), che non si siano inalberati per l'ingresso di alunni con all'attivo già esperienze professionali e che buttino alle ortiche il privilegio di imparare, avere visibilità nazionale ed esibirsi a livello nazionale? In verità i sospetti non dovrebbero esistere: se fosse davvero un canovaccio scritto dalla produzione, significherebbe che gli autori con l'assenso della De Filippi invece di accudire gli allievi li stanno strumentalizzando in nome degli ascolti, peraltro già buoni. Stanno facendo fare agli aspiranti artisti la figura degli ingrati. Sarebbe un boomerang: un addio ai sogni e una perdita di credibilità per il programma. O gli allievi hanno perso un po' il contatto con la realtà sentendosi piccoli divi grazie all'intromissione delle case discografiche e agli inediti o gli autori li starebbero manipolando. In entrambi i casi una brutta vicenda.