caso editoriale dell'anno
"Buonanotte a te", l'ultima sfida (vinta) da Emanuelli
E tre. Con «Buonanotte a te» (edito da Rizzoli) Roberto Emanuelli conquista un altro successo. Dopo i due precedenti romanzi, «Davanti agli occhi» e «E allora baciami» (pubblicati dalla stessa casa editrice), lo scrittore continua a dominare le classifiche e in appena due mesi supera le 40 mila copie vendute. E pensare che pochi avevano creduto in questo broker assicurativo, nato e cresciuto a Roma, appassionato di storie d’amore e di musica, e nel suo modo di «scrivere»: condivideva brani dei suoi racconti sui social, raccogliendo sensazioni e valutazioni, e proprio i suoi «amici» lo hanno sostenuto fino a farlo diventare uno degli autori più apprezzati in Italia (i primi due libri hanno venduto oltre 150 mila copie). Non c’è che dire, un caso letterario. Da ottobre scorso è sbarcato anche in Spagna e in Sudamerica. Dal primo gruppo creato su Facebook («Quelle che non possono più vivere senza un romanzo di Emanuelli»), sembra passato un secolo. Ora i suoi sostenitori (tra Facebook e Instragram) sono diventati 500 mila. Una grande città, che lui chiama «la mia famiglia». E ci tiene talmente tanto che spesso usa il «noi». Continua a confrontarsi con loro, risponde ai commenti (lo seguono soprattutto donne, di tutte le età), pubblica frasi dei suoi libri («Siamo solo per pochi» è diventato il «mantra» della sua comunità). «Buonanotte a te» racconta di una ragazza nemmeno diciottenne, Sally, e di un avvocato di 35 anni, Simone. In mezzo ci sono tante storie: il legame tra genitori e figli, le liti, le delusioni, il rapporto con i professori e i compagni di scuola, il lavoro, la voglia di cambiare direzione alla propria vita, il dolore. Ma anche la felicità, quella che affiora qualche volta e qualche volta resta. E la speranza, che fa lottare e sorridere i protagonisti di un romanzo che si legge tutto d’un fiato. Sono gli ingredienti che Emanuelli ha già maneggiato sapientemente nei suoi testi precedenti e che hanno entusiasmato tanti lettori, che lo seguono ovunque. Anche per questo lo scrittore romano ha girato le librerie di tutt’Italia e continuerà a farlo nei prossimi mesi (pochi giorni fa, con Hoara Borselli, era da Feltrinelli-Red a Roma). I critici continuano a snobbarlo. Non si chiedono nemmeno come sia possibile che nell’era dei Social uno scrittore appena quarantenne faccia vendere così tanti libri di carta. Come riesca questo strano connubio, quasi una «riconciliazione», tra virtuale e reale. Lui non se ne cura e preferisce continuare a usare il «noi».