Cecchi Gori dice la verità sul suo malore: "Ecco perché stavo per morire..."
Il produttore annuncia il sogno di girare un remake de "Il Sorpasso"
Un anno esatto dal malore. Vittorio Cecchi Gori venne ricoverato per un grave attacco cardiaco. Ce l'ha fatta grazie alla sua forza e all'amore del pubblico. Stamattina è stato ospite su Rai1 di Eleonora Daniele per riavvolgere il nastro dei ricordi. «Era il 24 dicembre, la vigilia di Natale. Quel giorno lì è stato importante, ho voltato pagina. Stavo per morire. Ero finito in mano ad un avvocato che avevo ed un'altra persona che mi hanno tradito e forse anche questo motivo sono davvero male. Adesso ho voltato pagina. Lo scorso Natale è stato uno spartiacque» ha raccontato Cecchi Gori «A prescindere da tutto, mi sono liberato. Voglio dirlo. Mi avevano isolato, colpa forse anche perché sono stato un po' ingenuo, ho avuto una fragilità psicologica causata dalla solitudine della famiglia: non c'erano i miei figli Mario e Vittoria e nemmeno Rita Rusic», ha svelato Cecchi Gori a “Storie italiane”. Lui, dopo quel malore, ha ritrovato il calore della sua famiglia e l'amore di tutto il pubblico. «Quando mi sono svegliato ho visto Mario, mio figlio. Mi ha tenuto la mano per due mesi. Rita, poi, mi ha ridato la voglia di vivere. Il 24 notte vorrei stare con Mario, che adesso si trova a Miami dalla madre. Ricordo solo che dicevo: “Io sull'ambulanza non salgo. Mi portarono in auto al Gemelli dove per fortuna ho trovato dei professionisti. Il prof. Landi mi ha curato con grande amore». Rita e Vittorio dopo la loro separazione si sono allontanati. Non si parlavano da otto anni, ma dopo il malore di c'è stato il tanto atteso riavvicinamento (che avvenne lo scorso anno in tv a “Il sabato italiano”). «L'ho rivista nel letto dell'ospedale. E' come se quegli otto anni non fossero mai passati. Lei mi ha ridato la voglia di vivere. Quando ho visto Rita le ho detto di ritornare in un posto lontanissimo dove facemmo il nostro viaggio di nozze», ha concluso Cecchi Gori che ha un progetto insieme a Marco Risi: fare di nuovo il film “Il sorpasso” (un film di Dino Risi del 1962 che suo padre Mario Cecchi Gori produsse).