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X Factor, Anastasio di destra? E i radical chic impazziscono

Fino a ieri era un genio del rap. Oggi un pericoloso sovranista pro Salvini

Alessandro Perrone
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In poche ore è passato dall'essere uno dei talenti più limpidi a salire sul palco di X Factor ad artista di estrema destra che non rientrerebbe nei canoni del classico rapper di sinistra. Anastasio, dopo aver portato a casa la vittoria di X Factor, si ritrova in un vortice di inutili polemiche sulle sue presunte opinioni politiche, stabilite a partire dai post e dai mi piace del suo profilo Facebook personale. Scoppia il caso e la musica, ma soprattutto i testi, come al solito, passano in secondo piano. Tutto è iniziato qualche ora prima della finale, con una puntata del podcast satirico “Ingranaggi” dedicata ad Anastasio e al suo profilo Facebook. Nella bacheca si trovano post ironici su Diego Fusaro e Matteo Salvini, apostrofato in un commento contro la stampa italiana come “fenomeno non inventato ma esaltato e montato fino al ridicolo”. Poi si trovano condivisioni da una pagina di destra come Weltanschauung Italia: un post di sostegno al nuovo Presidente della Rai Marcello Foa, ma anche critiche al metodo psicoanalitico e ai pericoli dell'”iperspecializzazione” scolastica. Per il resto tante battute contro la Juve, qualche post, sempre ironico, su Sarri e ovviamente condivisioni dalla pagina pubblica dedicata al suo progetto musicale. Ma c'è anche la questione dei “mi piace”, fra cui c'è quello alla pagina di Casapound, come se seguire il profilo Facebook del partito neo-fascista significhi automaticamente condividerne le opinioni. Insomma, la sua bacheca è un pastiche di temi a caso condito di cinica ironia e tendenze politiche di destra molto confuse. Decisamente troppo poco per affibbiargli la grave etichetta di fascista, ma abbastanza, per siti come Noisey, per mettere in dubbio la sua valenza come rapper o per decidere “se ascoltare la sua musica e supportarlo nella sua carriera artistica”. Il solito mischiare vita personale e vita artistica utile solo per fare qualche clic in più. E infatti la notizia ha cominciato a rimbalzare sui social, amplificata dalla vittoria a X Factor di Anastasio, ed è subito iniziato lo scontro fra chi gli dà del fascista e chi fa notare che nei suoi brani ci sono frasi come questa, “Fanculo voi signori del potere proletario, noi portiamo la bellezza dell'esproprio proletario”, che di fascista ha ben poco. Nel rap la politica conta molto di più rispetto ad altri generi musicali. Ultimamente alcuni artisti della scena italiana, come Ghali, criticato direttamente da Matteo Salvini, o Salmo, hanno espresso in modo molto deciso opinioni contro le politiche dell'attuale governo. Una figura poco chiara come quella di Anastasio crea un cortocircuito che ha mandato molti in tilt. Il rapper napoletano, e lo ha dimostrato durante il suo percorso a X Factor, non ha mai cercato di rientrare nei canoni classici, che siano musicali o politici. Quanto di questo sia dovuto a una confusione di opinioni – il ragazzo ha sempre 21 anni – o a una scelta artistica precisa lo vedremo con il tempo. La risposta alle accuse in realtà è arrivata già prima della finale con un post sulla pagina ufficiale di Anastasio, in cui viene ricondivisa una frase scritta dal rapper due anni fa: “Tra le cose che ho da dire metà sono banali e metà sono bugie, taccio per non essere bugiardo, mento per non essere banale”. Questa mattina la rivista online Lettera43 ha voluto vederci chiaro e ha contattato Luciano Chirico, consulente artistico di Anastasio che gestisce la sua pagina ufficiale. “Marco non ha una visione precostituita e non ha assolutamente una visione estrema, né fascista, né comunista – ha affermato Chirico - Su quel profilo vedi la faccia di Salvini con le barche dietro e la didascalia che lo prende per il culo, la faccia di Trump e una scritta che lo prende per il culo. Si può fare lo stesso tipo di ragionamento fatto da Noisey al contrario: si possono prendere altri cinque-sei post e dare una chiave di lettura che è esattamente opposta”.

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