Venier pazzesca: cosa fa a Gabriel Garko. E scoppia il giallo sulla fede
L'attore si sfoga da zia Mara sulle batoste tra carriera e vita privata
Il segreto della bellezza delle interviste di Mara Venier sta nell'originalità, nel ritratto inedito di personaggi molto noti. Si crede di sapere quasi tutto dei vip che ospita e invece la conduttrice di “Domenica In” tira fuori il loro lato nascosto, la rivelazione vera, la fragilità di un volto da copertina. È successo anche con l'attore Gabriel Garko, sex symbol di 47 anni che ha svelato in diretta: "Questa è una fede. Potrei essere sposato". Pronti via, Mara Venier tocca il fondoschiena di Gabriel Garko: “Fammi vedere, sei dimagrito? Sei molto palestrato. Sai perché ho voluto verificare? Per mostrarti questo filmato di Sanremo (Virginia Raffaele/Carla Fracci gli toccò il lato B: “gluteo imponente”, nda). Ce l'abbiamo fatta, sono 3 mesi che ti corteggio però hai mantenuto la promessa. Dimmi come andò”. Gabriel Garko è cambiato, non è più il bellone tutto testosterone de “L'onore e il rispetto” e racconta: “Ero in macchina e stavo guidando, mi chiamò Carlo Conti e stavo sbandando. Gli dissi ti do una risposta domani e lui ‘no tra 10 minuti'. Uscì dall'autostrada, lo richiamai e gli dissi di sì. Mi sono buttato perché lo facevo insieme a Carlo Conti che è un professionista. Sanremo è un frullatore, ti buttano dentro e iniziano a girare a manetta. Come è stata quell'esperienza? Il trucco è stato non leggere niente sui social per tutto il tempo in cui facevo il Festival. Non volevo nemmeno che le persone che stavano lavorando con me leggessero i commenti dei social altrimenti mi sarei fatto influenzare e sarei entrato negativo in trasmissione”. La Venier domanda: “Ma sei così sensibile?”. E Garko riconosce: “Beh un pochino arrivano per quanto non siano veri. Non ho voluto leggere nulla, sono andato aventi per la mia strada, mi sono divertito, ho fatto le gaffe, ho fatto tutto”. Gabriel Garko e l'incidente al Festival di Sanremo Mara Venier gli ricorda il dramma dell'esplosione della villetta presa in affitto in cui morì una donna, Garko ("processato" su Twitter per la postura con scarpa appoggiata sulla poltrona, nda) ricorda mal volentieri: “È successo 9 giorni prima dell'inizio del Festival. Ho avuto la fortuna che mi hanno messo subito a fianco un bravo psicologo. Avevo preso una casa per stare lontano da tutto e da tutti come faccio sempre, per vivere una vita serena. Non ne ho mai parlato in televisione anche per rispetto di chi è venuto a mancare. Non racconterò tutto. Sono andato a dormire e mi sono vegliato la mattina che ero sotto le macerie, sono riuscito a tirarmi fuori da solo da sotto le macerie. Ho incontrato i miei assistenti, siamo andati dalla signora della casa e qui mi fermo. Inizialmente non avevo realizzato nulla, vedevo solo un cunicolo di luce e non capivo, non ho sentito l'esplosione. Ho sentito solo un grande vento caldo, non c'era più un muro della casa, ho camminato sui vetri senza ferirmi, poi quando mi hanno detto che ero scalzo e stavo camminando sui vetri ho iniziato a saltellare tipo papera”. La Venier chiede del post trauma e l'attore: “Dopo non riuscivo a dormire, non potevo stare al buio, non potevo passare sotto le porte e stare davanti agli specchi. Questa cosa è durata un po' come gli attacchi di panico, ma lo psicologo che mi ha affiancato è stato molto bravo. Avevo il terrore che un rumore improvviso sul palco mi spaventasse e mi facesse sobbalzare. Mi era caduto addosso il soffitto e il muro del bagno e questa cosa probabilmente mi ha salvato. Vivere un'esperienza del genere e uscirne quasi illeso mi ha fatto pensare. Dopo sono cambiate tantissime cose sia dal punto di vista della famiglia sia degli amici. Vuoi vicino a te persone vere, la verità e la sincerità. Sì sono cambiato parecchio”. Gabriel Garko e l'omosessualità Mara Venier affronta il tema privacy e Gabriel Garko ammette: “Amo tanto il mio lavoro quanto il rispetto della mia privacy. Ci sono cascato un po' con i social, ho dato in pasto gratuitamente la mia vita privata e ho rotto degli equilibri che andavano rispettati. Sono un personaggio pubblico, ho scelto questo lavoro e do diritto a chiunque di giudicarmi sotto il profilo professionale, ti posso piacere o no come attore, ma non puoi permetterti di giudicare come vivo la mia vita personale. Sui social spesso vengono fatti attacchi molto bassi sulla vita personale, le gente dovrebbe guardarsi un po' più allo specchio perché questi attacchi spesso vengono fatti da persone ferite o che non ce l'hanno fatta e sputano veleno addosso a noi. Non è giusto. Ne parlo con amarezza? Sì qualcosa arriva, lancia una freccia, due, tre, qualcosa ti colpisce, siamo fatti di carne e ossa. Siamo in un periodo in cui manca il rispetto per gli altri. Se una cosa non va bene a te perché devi farla agli altri?” e la Venier: “Io ho lanciato l'hashtag io ti blocco”. Zia Mara si incuriosisce: “Sembri ferito e amareggiato, sono molte le cose che ti hanno ferito?” e Garko: “Ho 47 anni, faccio questo lavoro da 30, le batoste sono arrivate. A volte crollo e non mi vergogno a dire che ho pianto. La prima cosa che mi fa male è il tradimento, ma non in una relazione, in un'amicizia (e la Venier si lascia sfuggire un “eeehhh”, nda). Il tradimento in un rapporto d'amore è previsto, ma in un'amicizia no, non è previsto. Quando diventi famoso io non sono cambiato, ma sono cambiati gli altri intorno a me. Amici d'infanzia che non vedevo più pretendevano che io gli dovessi qualcosa, il saluto, la telefonata, ma se non ci sentiamo più perché dobbiamo farlo ora che sono diventato famoso? Ma che cavolo volevano?! Dici che ho una grande sensibilità? Non faccio di tutta un'erba un fascio, ma chi come me cresce con gli animali ha una sensibilità diversa”. Gabriel Garko e la famiglia Sul rapporto con la famiglia, Gabriel Garko dà molti meriti ai genitori: “E' particolare e l'ho rivalutato in questo periodo. I miei genitori mi hanno lasciato fare quello che volevo, si sono interessati a me sempre come figlio, mai come attore, potevano anche non vedere un film o una copertina, ma mi hanno trattato sempre come Dario, non Gabriel. Non hanno mai messo dei paletti e mi hanno insegnato a prendere le testate, mi hanno dato modo di sbagliare prima, da giovane, e meno dopo”. Gabriel Garko e il matrimonio Mara Venier entra in punta di piedi nella vita sentimentale di Garko citando l'intervista “coraggiosa” al settimanale “Chi” in cui ammette “è cambiata la mia vita, sono una persona nuova, voglio fare regia e basta voci sulla mia omosessualità”, Garko risponde serafico: “Io ho continuato ad andare dallo psicologo, ho scoperto che in Italia andare dallo psicologo significa essere malati, invece per me significa mettersi davanti allo specchio e guardarsi per quello che si è. Ho lavorato molto su me stesso e ho scoperto che la società non ci lascia la libertà di decidere come e cosa essere. Ad esempio: chi ha detto che a un certo punto bisogna sposarsi e fare figli? Oppure chi ha detto che dobbiamo essere normali? Diventiamo una società stereotipata. Non voglio più parlare della mia vita privata. Non devo giustificare il mio modo di vivere o essere. Non voglio più essere giudicato per come vivo la mia vita. Il mio futuro? Sto molto bene, so cosa voglio fare e dove voglio arrivare. Ho due tipi di persone al mio fianco: un tipo che sono quelle a cui voglio bene, che voglio al mio fianco e con le quali voglio condividere tutto, l'altro tipo di persone sono quelle che uso per ottenere quello che voglio. Questa frase è stata tanto criticata, ma io ho avuto il coraggio di dirlo. Lo facciamo tutti”. E così la Venier scende nei particolari: “Sei single?”, “Ma che domande fai!! Guarda”, “Cos'è? Sei sposato?”, “Potrei esserlo”, “Fa vedere, questa è una fede!!! Scoop a Domenica In, scoop!”, “Eh beh, potrei essere sposato, ho detto che potrei e sono molto felice”. Mara Venier manda le tre foto del cuore e la prima è del cane che Garko ha amato tantissimo: “Attenzione è moro 8 anni fa e le orecchie si potevano tagliare non vorrei che mi massacrassero domani sui social”. E la Venier: “A te sta roba dei social ti ha rovinato… c'hai i capelli dritti!”. La foto successiva riguarda l'attore in compagnia delle sorelle: “Ho un ottimo rapporto con loro, abbiamo preso strade diverse, ma ci vogliamo bene. Mia sorella mi ha lasciato i nipoti per dieci giorni ed è stato un bel test”, “Dai allora è venuto il momento, mettiamo in cantiere la regia e un bambino”, “Per un Garkino? Vediamo”. Gabriel Garko e il calendario sexy Poi si ride con la spontaneità di Mara Venier che mostra due foto del calendario sexy di Gabriel Garko, anno 2001 e quello: “Ma perché guardi in basso Mara?”, “Per vedere dove era stata tagliata la foto… amore, alla zia rimane solo guardare. Come ha detto Amanda Lear la boutique è chiusa”. Aprono la borsa degli oggetti cari ed esce un giradischi, le scarpe allacciate in maniera diversa per scaramanzia: “Ho delle fissazioni, come chiudere la porta sempre e solo dalla terza sbarra in poi (e Mara: “Amore ma tutti questi anni di analisi non è che abbiano fatto tanto…”) e poi una sfera di pirite: “Sono appassionato di pietre e cristalli. La pirite sarebbe la pietra del successo”. L'intervista si chiude tra le risate generali: “Cos'altro c'è nella borsa, fammi vedere. Una spina a che serve?” domanda la Venier e Garko: “No, questa è la spina del cellulare. Meno male che ho tolto il resto!”.