Eros torna con "Vita ce n'è". E Baudo: l'ho inventato io...
Ha scelto la prestigiosa Sala della Balia del Castello Sforzesco, nell'ambito della Milano Music Week 2018, per raccontare il suo ultimo lavoro Eros Ramazzotti. Nonostante i suoi 55 anni, ha la carica di un ragazzo e un amore immutato per il suo mestiere. “Vita ce n'è” è dedicato a Pino Daniele. “Era un grande uomo, di grande cuore, testardo, carismatico e scriveva da Dio ci aveva raccontato Ramazzotti, lo scorso giungo alla Stadio San Paolo dove aveva reso omaggio all'amico scomparso. “E un album ricco d'amore” – continua - che questa volta ha fatto le cose in grande vantando collaborazioni importanti come Alessia Cara (vincitrice del best New Artist ai Grammy Awarsd 2018 ndr.), Helene Fischer star tedesca, e Luis Fonsi che con la sua “Despacito” è, tutt'ora, tra le più amate dai teenagers. Quindici brani intrecciati in stile di Eros verranno pubblicati domani in oltre cento paesi del mondo. “Come amore non si intende solo quello fra uomo e donna ma anche quello per i figli, per la vita e per tutto ciò che ci circonda. Insomma, l'amore vissuto a 360 gradi – spiega - Ho sofferto tanto da ragazzo, ma sono riuscito a fare ciò che mi piace. Poi può capitare che si ritorni indietro, che sensazioni dimenticate si riaffaccino e allora è importante scavare dentro se stessi. È quello che faccio, senza analisti, senza religioni: sono abituato a risolvere tutto dentro di me.” E così quello stesso amore che lo vide trionfare a Sanremo, nel 1984, con Terra Promessa, oggi, lo si legge nelle parole delle sue composizioni scritte a più mani. C'è Federica Abbate, Enrico Nigiotti, Bungaro, Paolo Antonacci (figlio di Biagio ndr.), Lavezzi, Mogol e Cheope. L'ascolto del cd è un colpo al cuore dove “Un primo piano” scritta con Jovanotti ti spezza il fiato. “E un amore lontano ma al tempo stesso, così vicino da essere “in primo piano”. Un amore che riesce a mettere il cuore a posto e a mandarlo in pezzi, che confonde e commuove, un sentimento per cui “si riallineano le stelle in cielo, sparisce tutto quello che non c'è e sembra tutto così vero”. E poi ancora Ti dichiaro amore, Ho bisogno di te. Federico Zampaglione firma a nostro avviso, la migliore Nati per amare”. “E' l'invito a inseguire un'emozione a lasciarsi andare. Amare è una necessità, un istinto – continua Ramazzotti - qualcosa che accomuna gli uomini nella loro ricerca di completezza”. Nel disco anche un brano dedicato a sua figlia Aurora, “Buonamore”. “Dovete chiedere a mia figlia Aurora se sono un buon padre.” E visibilmente emozionato, invece, ricorda suo padre: “Ho imparato tantissimo e continuo ancora ad imparare grazie a lui. Puoi avere delle figure a cui ispirarti, degli idoli, ma questi modelli passano. I genitori e i loro valori, invece, ti restano dentro per sempre”. L'amore infinito è anche per chi non fa parte della vita terrena. “Dall'altra parte dell'infinito” è una canzone che affronta con delicatezza il tema della vita oltre la morte. “Una notizia di cronaca – continua il cantante - diventa lo spunto per raccontare una storia: un padre per colmare il dolore della perdita del figlio gli scrive ogni giorno una lettera. Parla come se il figlio fosse lì con lui perché è convinto che niente è finito “sei soltanto scivolato dall'altra parte dell'infinito”. Avanti cosi è l'invito ad andare avanti nonostante i problemi quotidiani, il passare del tempo, l'assenza di qualcuno che diventa attesa. Un inno alla musica è quello in duetto con Luis Fonsi. Al ritmo latino si trascinano emozioni in “Per le strade una canzone”. “E' un brano che ti fa sentire bene, ti dà il buon umore – conclude Ramazzotti. “Vita ce n'è” è anche un tour che debutterà il prossimo 17 febbraio a Munich, Olympiahalle è toccherà la Capitale il prossimo 12 marzo, ma soprattutto l'America dal 14 maggio al 26 giugno.