Costanzo, strepitosa gaffe su "Amici". E svela la verità sul mitico show
Maurizio Costanzo, ospite di "TvTalk", ha sfiorato l'incidente diplomatico con "Amici" della moglie Maria De Filippi, si è levato un sassolino dalla scarpa sul "Maurizio Costanzo Show" e ha raccontato il nuovo rapporto a tre fra politica, televisione e social: “Ecco cosa è cambiato da Andreotti a Salvini”. Poi ha ricordato Fabrizio Frizzi e citato la parentela mediatica. Maurizio Costanzo e la politica in tv Costanzo, 80 anni, decano del giornalismo, fine scrittore (è in libreria l'ultima fatica “Il Tritolo e le Rose”), pioniere degli anchorman ed esperto di meccanismi televisivi, ha spiegato come è cambiato il rapporto tra politica e televisione: “Ad Andreotti feci un'intervista memorabile, con Salvini abbiamo cantato Alba Chiara. I politici devono essere sempre più vicini a chi li guarda” e Massimo Bernardini di rimbalzo: “E' un vantaggio o uno svantaggio per il nostro paese?”, Costanzo è lapidario: “E' ineluttabile”. Poi aggiunge: “Salvini ha risposto a numerose domande di ragazzi, non è stata solo una canzonetta e andiamo via. Si è fatta politica, se poi dobbiamo fare le togate tribune politiche di un tempo rimettiamo indietro la macchina e chi si è visto, si è visto. I ragazzi? Non li ha portati lì la Befana, li abbiamo messi noi”. Il Maurizio Costanzo Show nelle prima 4 puntate ha registrato una media del 13% di share e oltre un milione di telespettatori, un dato più che lusinghiero fa notare Silvia Motta. Maurizio Costanzo e la tv Ma Costanzo cosa guarda? “Nel mio studio ho 12 schermi televisivi non tutti con l'audio altrimenti diventerei pazzo, così so in qualunque momento cosa sta accadendo e la sera scelgo. Il sabato guardo TvTalk”. Ma dallo studio gli fanno notare: “Siamo in contemporanea con Amici di Maria De Filippi. Sta dicendo che ci preferisce ad Amici?!”. E Costanzo con un gesto della mano a voler ridimensionare: “Nooo, comodo… Dicevo finora, Amici è iniziato oggi, non faccia il saltarrosto. Comunque mi faccio il mio palinsesto, venerdì sera guardo Propaganda Live, giovedì sera Piazza Pulita”. E il momento difficile della carriera? “Chi cerca di prendere il tuo posto e un palinsesto non felice”. Maurizio Costanzo, Maria De Filippi e il gelato Bernardini torna sul collegamento con Fabio Fazio in cui la De Filippi ha aperto il frigorifero di casa e svelato che dentro c'erano quattro vaschette di gelato: “Non è gelato, è un sorbetto cioè una pantomima di gelato, non c'è zucchero, il sorbetto è una rottura di pa**e!”. Il giornalista Luca Dondoni fornisce un assist: “Ma perché ci hai messo tutti questi anni a tornare con il Maurizio Costanzo Show, un programma intelligente e di successo?”. “Non sono mica io a non averlo voluto fare più” svela Costanzo che esclude una sit-com con la De Filippi in stile “Casa Vianello”: “Non lo faremo mai per rispetto a quelli veri”. Maurizio Costanzo e “Il Tritolo e le Rose” Il nuovo libro “Il Tritolo e le Rose” racconta anche degli anni 90 della televisione: “Gli anni d'oro sono stati quelli tra il '70 e il '90, gli anni del Rischiatutto, di Portobello, dei primi talk show, gli anni dove nasceva e cresceva la tv, oggi è molto più articolata. Il mio desiderio è quello di portare i giovani a seguire la televisione generalista e non soltanto alcuni canali o la playstation perché senza i giovani, chi verrà dopo di me con chi farà la televisione? Con chi parla? Noi abbiamo bisogno dei ragazzi”. Maurizio Costanzo e la tv revival Il giornalista è categorico: “Bisogna cercare di inventare nuovi format, i primi anni che facevo il Maurizio Costanzo Show era pieno di cabaret, cantine e simili dove potevo prendere artisti come Iacchetti, Giobbe Covatta, ecc. Adesso non ci sono più, oggi il vero problema è fare un cast. “Vieni da me” di Caterina Balivo è un caso raro, bisogna cercare di proporre altrimenti è facile andare verso la nostalgia. Detto questo è brava la Clerici in Portobello. Proviamo, facciamo qualche errore, sbagliamo, lo dico anche agli autori della Rai, poi i programmi andranno meglio, sbagliare ti fa crescere, bisogna sperimentare e andare avanti. Una volta in Rai c'era l'ufficio sperimentazione”. Maurizio Costanzo e Fabrizio Frizzi Costanzo cita Marshall McLuhan: “Vorrei ricordare quella che lui definì la parentela mediatica, quando è morto Frizzi c'è stata la prova, cioè tutto il pubblico si è commosso per la sua scomparsa. Bisogna seminare e creare una parentela, se entri spesso nella casa della gente o diventi parente o sei un ladro, un inopportuno. Ti devi imparentare, la parentela mediatica è la forza di chi fa televisione”. L'intervento si chiude con il nuovo appello di Costanzo: “Vorrei intervistare il Papa”.