ascolti tv

Nel testa a testa tra la Venier e Barbarella vincono i telespettatori

Giada Oricchio

Chi beneficia della guerra degli ascolti tra “Domenica In” e “Domenica Live”? Barbara d’Urso o Mara Venier? Una volta l’una e una volta l’altra, ma sempre il pubblico che finalmente la domenica pomeriggio può scegliere tra due tipi di intrattenimento diverso per stile e contenuti. Ieri, “Domenica In” ha interessato 2.545.000 telespettatori pari al 16,6% di share nella prima parte e 2.058.000 per il 14,6% di share nella seconda parte. “Domenica Live” ha tenuti incollati al teleschermo  2.249.000  con il 15.3% nel segmento “Attualità”, 2.505.000 per il 17.6% con le “Storie”, 2.699.000 per il 18.1% nella “Prima parte” e 2.828.000 pari al 16.8% nella “Seconda parte”. Dunque vittoria per Barbara d’Urso che continua a cavalcare il caso della Marchesa D’Aragona e il giallo del malore di Al Bano. Tuttavia se si considera la sovrapposizione, cioè la contestuale messa in onda dei due programmi dalle 14.00 alle 17.30, quando la Venier chiude e passa la linea a Cristina Parodi (mentre la d’Urso prosegue fino alle 18.40) , i dati Auditel danno ragione al pomeriggio di RaiUno che registra 2.315.000 telespettatori pari al 15,7% a fronte dei 2.241.000 e il 15,2% di share di Canale 5. Le famigerate curve premiano Mara Venier durante il talk sui maghi e l’intervista a Jerry Calà con un picco del 19% durante il faccia a faccia con Asia Argento (fonte Bubinoblog). Su Instagram niente sfida di post del lunedì mattina: Mara Venier pensa al nipotino, mentre Barbara d’Urso festeggia il buon inizio settimana con i dati: “Buongiorno!! Anche ieri un altro grande risultato per Domenica Live!!! Picchi del 20% di share e di 3 milioni di spettatori!!! Sempre partendo alle ore 14 con la curva di Canale5 di 6 punti sotto il competitor e portandola a volare sopra tutte le altre reti!! Con 13 pubblicità!!! Ecco i dati veri, non strani calcoli magici: Prima parte 18,05%, Seconda parte 16,75%, Storie 17,63%, Attualità 15,33%”. La platea televisiva ringrazia.