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La solitudine di Lodo Guenzi. Asia lo bullizza, gli altri giudici lo ignorano

Ma il frontman de Lo Stato Sociale ha un asso nella manica

Alessandro Perrone
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Il povero Lodo Guenzi è sempre più solo. Dopo aver preso, fra le polemiche, il posto di Asia Argento per i live di X Factor, il frontman de Lo Stato Sociale ha fin da subito faticato ad ambientarsi. I suoi compagni di tavolo, i giudici veterani Mara Maionchi e Fedez, ma anche Manuel Agnelli, che invece si è inserito benissimo lo scorso anno, non gli facilitano la vita, ignorandolo completamente. E da fuori non mancano gli attacchi della stessa Argento, che sembrava avesse preso bene la scelta del sostituto e che invece ora non perde occasione per criticarlo. Nell'ultima uscita, da Chiambretti, l'attrice ha criticato le scelte musicali di Lodo, aggiungendo che si “vergogna un po' per lui”. A complicare la vita di Guenzi c'è anche la categoria che ha ereditato, notoriamente la più debole e difficile da gestire, i gruppi, che però, dati i suoi trascorsi musicali, dovrebbe essere la più adatta a lui. Spesso qui si trovano band esperte con un suono già definito, nel bene, come per i Maneskin lo scorso anno, o nel male, come per la maggior parte degli altri gruppi. Il giudice spesso può fare poco se non assegnare brani in linea con lo stile sonoro della band e poi vada come vada. comunque non ho capito tutto questo odio nei confronti di Lodo #XF12— ℒ. (@myriophillum) 2 novembre 2018 Per adesso non è andata benissimo. Nella seconda puntata stati eliminati, dopo un salvataggio miracoloso nella prima puntata, i Red Bricks Foundation. Erano un po' troppo abrasivi per X Factor e piacevano tanto a Lodo, che però non ha fatto o non ha potuto fare molto per ammorbidirli. Per uno dei due gruppi rimasti, i Seveso Casino Palace, un mix fra pop e metal, la situazione è quasi disperata. Nell'ultima puntata a salvarli dall'eliminazione ci ha pensato il pubblico al Tilt contro Emanuele Bertelli, ma forse è il caso che da cover metal di brani che di metal in originale non hanno nulla passino direttamente al rock vero e proprio. Guenzi può consolarsi con l'altra band della sua squadra: i Bowland. Loro sono un trio di ragazzi iraniani trasferitesi a Firenze cinque anni fa e il loro sound “erotico” – così definito dalla Maionchi – a metà fra acustico ed elettronico, fra trip hop e pop, è qualcosa di davvero originale per X Factor e non solo. Il loro percorso finora è stato impeccabile e anche gli altri giudici hanno sempre dovuto riconoscere il valore della band e le scelte azzeccate di Lodo. Lodo è il classico amico logorroico che dopo 40 minuti di monologo al telefono alla prima pausa ne approfitti per dire “vabbé dai ti saluto che devo andare” e lui “no aspetta un'ultima cosa” e ti tiene lì altri tre quarti d'ora.#XF12— Abeh c'è Dario (@darioloc81) 8 novembre 2018 Per il resto però su quel tavolo la maggior parte delle volte Guenzi viene ignorato. Anche quando si tratta di fare spettacolo e punzecchiarsi un po', come fatto da Agnelli e dalla Maionchi nella scorsa puntata, si sente come ci sia grande affiatamento fra i colleghi più esperti e tanta inesperienza per la new entry. Lodo sembra un pesce fuor d'acqua intimorito, ancora incapace di difendere le sue band – sui social ricordano spesso i suoi monologhi da un quarto d'ora della prima puntata – o di rispondere a tono. Speriamo abbia il tempo per imparare prima di finire senza concorrenti.

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