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La Santarelli a cuore aperto sul dramma del figlio Giacomo: "Credetemi non sono una super mamma"

La showgirl intervistata dalla Venier a Domenica In

Giada Oricchio
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Elena Santarelli torna a parlare del dramma che l'ha colpita a “Domenica In” per sensibilizzare la ricerca sul cancro e dice: “Non sono la super mamma, siamo tutte super mamme”. Mara Venier è dolce e avvolgente: “Sei una luce Elena e penso che tu sia sempre stata una persona migliore”, la Santarelli: “Fin da piccola sono stata molto sensibile perché la figlia della sorella di mia mamma ha una sindrome rara, abbiamo un anno di differenza e sono abituata a vedere la sofferenza. Credo che per i bambini sia importante avere dei momenti ludici, è stata una fortuna perché cresci meglio. Sono del segno del Leone, un carattere molto forte e non amo le angherie quando a scuola prendevano in giro mia cugina per il suo handicap diventavo una bestia. Mia madre ripeteva che da grande avrei fatto l'avvocato dei poveri. La sensibilità è un dono e ringrazio mamma e papà e i miei nonni di avermi insegnato ad aiutare gli altri. L'amore poi è gratis…”. La conduttrice di “Domenica In” mette l'accento sull'ipersensibilità e la modella: “E' un'arma a doppio taglio, io vado sempre in ospedale perché per me è una fonte di energia aiutare gli altri. Mio marito mi dice ‘riposati', ma sento che mi fa bene. Mi dicono di essere egoista e invece no, non ce la faccio. Non deve essere necessariamente un aiuto materiale, basta anche un abbraccio. Spesso le persone hanno bisogno di essere ascoltate. Quando mi sfogo non voglio che l'altra persona mi dia la soluzione perché sono ingegnosa e la saprei trovare da sola. Voglio solo sfogarmi”. Mara Venier torna sulla decisione di rendere pubblica la malattia oncologica del figlio Giacomo sui social: “Erano i primi giorni e appena uscivo dall'ospedale Bambin Gesù mi lasciavo andare e piangevo, non potevo farlo davanti a lui. Non pensavo ‘la gente mi riconosce', c'erano altre madri che piangevano con me perché è un grandissimo sfogo. Si era sparsa la voce che mio figlio era ricoverato. I giornalisti mi hanno chiamato e io ho deciso che piuttosto che far uscire una notizia detta in maniera sbagliata, l'ho fatto io. Poi ho dovuto annullare anche appuntamenti di lavoro. E l'ho fatto anche per aiutare le varie associazioni sulla ricerca. Se non lo facciamo noi che siamo personaggi pubblici chi dovrebbe farlo? Sono stata ripagata da tanto affetto e pochi cretini. Mi fa piacere quando mi scrivono e io do delle risposte, mi dicono che dovrei fare il mental coach, mi dicono che so cosa dire e cambio loro la giornata”. La Santarelli ricorda lo strazio del marito Bernardo Corradi, ex calciatore e ora dirigente della Lega di Serie A, alla lettura del referto: “Avevo capito che qualcosa non andava, non era più il mio bambino, aveva sintomi che non rivelo per non creare allarmismo a casa. Era da tempo che sostenevo che qualcosa non andava e lo abbiamo scoperto con una risonanza magnetica. Ho capito che c'era qualcosa di strano perché non tornavano a casa, erano passate due ore, ho fatto una videochiamata e mio marito Bernardo che ha la carnagione olivastra era bianco come un lenzuolo. Era con il bimbo e non poteva parlare. Quando è tornato a casa mi ha detto quelle cose che nessuna mamma vorrebbe sentirsi dire. Nemmeno per lui è stato facile comunicarmi la diagnosi. Chi gli aveva fatto la risonanza poi mi ha detto che ripeteva ‘non so come tornare a casa da mia moglie e dirle questa cosa. C'è grande amore tra me e lui, un tumore, una malattia oncologica entra violentemente nelle famiglie, ti manca la terra sotto i piedi e pensi alla morte”. Gli occhi di Elena Santarelli si gonfiano di lacrime: “Come gliel'abbiamo detto? Piano piano, era un bambino di 9 anni, prima abbiamo inventato una storia più o meno credibile e poi gli abbiamo detto la verità. Non voglio precisare il nome del tumore, c'è sempre questa morbosità a saperlo, ma non voglio comunicarlo. C'è il tumore e c'è la chemio. Viviamo tutto in tranquillità”. La giovane presentatrice sorprende: “Nei mesi ho capito che ero fortunata perché ci sono situazioni peggiori. Hai presente Mariangela, la donna che ha scritto la lettera a Nadia Toffa? Ha due figli con malattie gravi, ma la vedevo nei corridoi super positiva e allora ho pensato ‘mi posso lamentare io del mio problema quando lei ha un problema enorme?'. Non bisogna essere egoisti e bisogna guardarsi intorno e capire che la sofferenza non è solo nostra. Ogni persona che cammina per strada ha la sua storia e va rispettata”. La Venier chiede: “Come sta Giacomo?”, “E' difficile rispondere, sta bene ma continuiamo le chemioterapie, non sono finite. Lui reagisce bene, io sono molto fortunata e lo vedo pieno di energia. Le cose stanno andando come dovrebbero andare anche se il percorso è ancora abbastanza lungo. Però fa una vita normale, va a scuola, lo metto in punizione se serve, lo rimprovero, non è cambiato niente nella sua educazione”. Mara ha preparato una sorpresa: un video in cui la grande amica comune Alessia Marcuzzi la elogia come una donna speciale e uno in cui Alfonso Signorini le infonde coraggio, ma la showgirl commenta senza retorica: “Credimi non voglio sentire i complimenti”. E le critiche per essere tornata al lavoro? “Sempre pochi  cretini, sai fino ad agosto mi sentivo a disagio se andavo a fare un aperitivo con le amiche, adesso non me ne importa più niente. Non sono una super mamma, siamo tutte super mamme, non solo nel mio reparto, ma in tutti i reparti degli ospedali d'Italia”. 

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