Amori tv
Sossio Aruta linciato in studio, Alessandra prende in giro Zenga Jr
Temptation Island Vip un mese dopo. Nello studio di “UominieDonne” va in onda il primo crossover dei programmi di Maria De Filippi. Ursula Bennardo e Sossio Aruta hanno rotto definitivamente, Stefano Bettarini e Nicoletta Larini sono sempre più innamorati, mentre Andrea Zenga è deluso dal comportamento di Alessandra Sgolastra che a sua volta sente il tentatore Andrea Cerioli. Zozz(i)o - La prima coppia a raccontare il post Temptation Island Vip è quella di Ursula e Sossio che ancora oggi si abbaiano contro. Gianni Sperti si fa portavoce dei social: “Per stare con Sossio non bisogna essere molto intelligenti, cosa ti ha spinto a stare con un uomo così piccolo?”, Ursula è ancora innamorata e ha gli occhi lucidi: “È stata una forte delusione. Ha detto che se la domanda fosse stata fatta prima a lui avrebbe risposto che voleva stare insieme a me. Ma non ha avuto le pa**e di dirlo, in realtà pensava che la single Sara lo aspettasse. Dopo il falò mi ha ricercato ininterrottamente, ha sostenuto che mi amava e che non provava la minima attrazione fisica per Sara (se così fosse ha recitato bene la parte del polpo). Si è presentato a casa mia all’improvviso, abbiamo litigato furiosamente, ma anche chiarito. Quasi ci credevo però è successa una cosa bruttissima: mi sono arrivati alcuni screen sul telefono di una sua chat con un’altra donna, mentre mi diceva che mi amava e che non dovevamo perderci”. Sossio, molto generoso nel diffondere le sue abitudini in camera da letto, si vanta in un RVM: “Quando sono andato da lei abbiamo fatto l’amore e non solo una volta, giusto per smentire che ho bisogno dell’aiutino”. La dama infuriata stoppa la clip e lo chiama in studio. Zonzo, come lo ha ribattezzato Valeria Marini, entra tra la riprovazione generale: nessuno applaude e se potessero gli tirerebbero secchiate d’acqua per calmare i bollenti spiriti. Sperti non gli dà la mano: “Non ti voglio salutare perché non voglio essere rappresentato da una mezza cartuccia come te” e il pubblico applaude fragorosamente. Sossio: “Me ne sbatto di te e del pubblico” e Simona Ventura: “Come ti viene in mente di parlare della vostra intimità?”. Ursula è un dizionario di parolacce e invettive: “Smettila di inventare ca**ate, mi hai rotto i co***ni”, per Tina: “Sei un verme, vergognati di come sei e quello che sei, altro che latin lover, sei rimasto come un cogl... da solo!”. Zozz(i)o nega l’eidenza: “Ma che programma avete visto? Sapevo che Sara (non ha accettato l’invito della redazione, nda) non ci stava. Sono un romantico e invece passo per un porco”. Ogni sua affermazione si rivela un boomerang, è un arrampicarsi sugli specchi a mani insaponate: l’effetto è disastroso. L’ex fidanzata tuona: “Romantico? Come una ventosa sul collo di una ragazzina?!” Sossio prova a dar la colpa alla Ventura per la frase “Sara ti aspetta” e alla produzione che, come ormai risaputo, “monta quello che vuole e fa vedere quello che gli pare”. Zonzo ci tiene a ribadire che la sua vita è in disordine, ma dalla cintola in giù funziona tutto come un orologio svizzero: “Per 21 giorni è stato morto, si è svegliato solo una volta e avevo sognato Ursula”. La prova che è un grande amore. Ha una “exit strategy” anche per gli screenshot: “Ho il difetto di rispondere a tutti. Volevo farla contenta e l’ho chiamata, ma non ha risposto”. E la De Filippi: “Beh dipende da come si risponde”. La Cipollari si alza, esce, rientra e commenta: “Dovevi mandarlo a fa***lo e basta!! Mettere una croce dopo il falò”. A Sossio importa di Ursula quanto a uno studente dell’ora di ginnastica, si incavola davvero quando entra Giorgio Alfieri, l’amico di mille battaglie dentro e fuori dai campi di calcio. Simona Ventura, che ha ritrovato il sorriso sulla bocca e anche negli occhi, gli chiede: “Se Sara si fosse concessa?” e lo sfacciato bomber forte del fatto che non c’è la prova contraria, dice: “Avrei chiuso con Ursula e poi avrei baciata sulle labbra Sara”. Che l’abbia baciata sulle tette, sul collo, sulle gambe e ovunque fosse possibile, non è da intendersi come tradimento, ma come provocazione. Finisce così, con Ursula che ammette: “Sto male per quello che ho idealizzato, non per quello che è veramente”. “I sofficini” - Maria De Filippi accoglie la coppia da cortocircuito anagrafico Stefano Bettarini e Nicoletta Larini. Gianni Sperti sussurra alla Ventura: “Che grande sei stata (durante il falò, nda)” e SuperSimo tira una frecciatina all’ex marito: “Va’, mettiti vicino all’amico Zonzo”. Nicoletta Larini svela un retroscena: “Quando si avvicinavano i tentatori, io mi allontanavo o mi chiudevo. Volevo fargli capire che lui era l’unico e il solo”. Ma è troppo forte la tentazione di perculare Sossio, lo fa anche l’alter ego Bettarini. “Era lui, non io” - L’ingresso di Andrea Zenga è preceduto da un’insensibile dichiarazione di Gianni Sperti: “La più bella storia d’amore che è nata lì dentro è quella tra Alessandra e Andrea Cerioli”. La De Filippi lo richiama all’ordine. Zenga jr entra da solo perché con Alessandra è finita davvero in un modo che non si aspettava. Il giovane riconosce: “Lei è stata stimolata da alcune mie frasi che pensavo ma che ho espresso male e in un contesto sbagliato, può esserle scattata la scintilla, ma ho capito che in quest’ultimo anno si è trattenuta. Penso che sia venuta fuori la vera Alessandra. Si è lasciata andare ad atteggiamenti con un altro ragazzo che definisco non dubbi. Non mi è piaciuto che lei abbia negato l’evidenza. Il tentennamento era dovuto alle telecamere più che a me”. Sembra essere d’accordo anche Maria De Filippi: “Lei ha cercato di ridurre il rapporto con Andrea Cerioli a un non rapporto” e svela: “Cerioli era andato dalle parti di casa sua quando aveva saputo che Andrea partecipava e aveva preso informazioni su di lui e su di lei. E’ diventato matto quando ha visto che si era avvicinata proprio al Cerioli”. In effetti Alessandra si è comportata da gatta morta: era lui che mi cercava, non io, era lui che si levava il microfono, non io, era lui che mi sussurrava all’orecchio, non io, era lui che mi toccava, non io. Ci mancava solo che dicesse: “Hai le traveggole, quella non sono io”. Come cantava Lucio Battisti: "Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non è Francesca. Lei è sempre a casa che aspetta me, non è Francesca. Se c'era un uomo poi no non può essere lei…”. Domani la seconda parte.