copione scontato
Stai a vedere che Asia Argento torna a X Factor
È stata la grande accusatrice di Harvey Weinstein e i media hanno fatto da megafono alla sua testimonianza. Poi, in un attimo, è passata sul banco degli imputati. Contro Asia Argento un addebito infamante: molestie a un minore, pedofilia. A seguire una valanga di giudizi feroci. Sul web l’attrice è stata travolta, insultata, perseguitata. Ora quegli stessi media che hanno strombazzato la storia della violentata che diventa violentatrice, di fronte ad Asia che spiega, racconta, cerca giustizia, fanno il tifo per lei. Anche Il Tempo, che ha puntualmente riportato la cronaca dei fatti, sarebbe oggi ben felice di vederla pienamente riabilitata. L’Italia si è stufata delle «macchine del fango», di tutte le macchine del fango e, ripartendo da Asia, vorrebbe che i processi si facessero in tribunale non sulle pagine dei giornali e nemmeno nelle trasmissioni tv. Portavoce un po’ impacciato, ma con simpatia, di questo sentimento è stato, ieri sera, Valerio Staffelli, celebre conferitore di Tapiri di «Striscia la notizia». L’attrice al microfono di Canale 5 si sfoga: «La vita è ingiusta, ma si va comunque avanti». Poi mostra gli artigli: «Il ragazzo non recita dal 2009 e la performance non gli è venuta molto bene», dice ai microfoni di Valerio Staffelli. Con in mano il Tapiro, sottolinea che «è il premio più bello». Ma non dimentica il caso Weinstein e la campagna in favore di #MeToo: «Non l’avessi mai fatto, ho pagato il prezzo più caro di tutti. Più di Weinstein». Staffelli domanda: «Ma la fate tornare a X Factor, signori di Sky?». Però non perde occasione per pungerla sui messaggi inviati a Salvo Sottile, che sul caso «non è andato sul sottile». Asia incassa e paragona il giornalista a Rain Dove, la modella che ha divulgato gli sms privati tra la Argento e Bennet. Con Staffelli scherza: «Me lo dai un abbraccio senza dire che ti sto molestando?». Staffelli accetta volentieri, anzi, all’abbraccio aggiunge anche un bacio. A «Non è l’Arena» di Massimo Giletti, su La7, l’altro giorno, Asia Argento ha ribattuto punto su punto alle bordate del suo accusatore, Jimmy Bennett. E poi ha gridato: «Vorrei tornare a X Factor a fare il mio lavoro, a riappropriarmi della mia vita, perché l’Italia mi vuole». Lo stesso Giletti, che nella scorsa puntata (come hanno scritto i media stranieri) ha ridicolizzato Bennett, si schiera dalla sua parte, sostenendo il suo appello e rivolgendosi direttamente all’ad di Sky Italia, Andrea Zappia: «Sono convinto che sia un errore assoluto togliere Asia da X Factor, chi deve decidere, che ci pensi bene». La rete satellitare ha concordato con la giudice-attrice una separazione consensuale, che ora appare più che mai prematura e poco ragionata. Il pubblico ha premiato X Factor con Asia e continuerà a farlo. Facile immaginare l’imbarazzo, ora, di Sky. Dalla parte dell’attrice c’è lo spirito italico che inevitabilmente porta a ragionare: essere molestati da Asia Argento? Ma è il sogno di tutti.