Mara Venier signora della domenica tra lacrime, rimproveri e gaffe
La conduttrice mescola veri artisti della tv, sponsorizzazioni e attualità
A “Domenica In”, Romina Power confessa che odiava andare a Sanremo, Gina Lollobrigida rivela di star meglio, Giancarlo Magalli si prende dello "st***o" e Mara Venier ride, piange e fa i cazziatoni. Ma mantiene la promessa di una serena domenica in famiglia. Nazionalpopolare, trasversale, rassicurante. Mara Venier è la signora di “Domenica In” e mescola con mestiere i veri artisti della televisione e dello spettacolo, le sponsorizzazioni ai programmi Rai e gli argomenti d'attualità. Intrattiene con l'usato sicuro rispolverandolo con brio e leggerezza. Ma sorprende nel ruolo d'intervistatrice: domande interessanti e ospiti liberi di iniziare e terminare un discorso di senso compiuto. Merce rara in televisione. Domenica prossima saranno in studio Al Bano, Renzo Arbore e Gina Lollobrigida. Per la seconda puntata di “Domenica In”, Mara Venier ha scelto di muoversi sulla falsariga del vincente esordio: Romina Power, il talk (seppure azzoppato dal primo richiamo Rai in merito al cunnilingus del caso Asia Argento-Jimmy Bennett) e la caciara calibrata sulla sua spontaneità. La Venier entra nelle case degli italiani vestita in modo elegante e appropriato a chi vuole proporre una tv tradizionale e casalinga, dolcemente "bocciofila", piacevolmente amarcord e lontana dalla voglia di prendere lo smartphone per scoprire grazie a Instagram chi sia l'ospite di turno (da rivedere gli RVM dal montaggio apocalittico copiato a Domenica Live). Se la d'Urso è il giocoliere per eccellenza del sensazionalismo (è insuperabile a maneggiare il materiale trash e per certi versi è più social), la Venier “surfa” sicura e credibile anche sulla cresta dell'onda della cronaca nera. Rispetto alla prima puntata ha cambiato la partenza: prima l'intervista singola e poi il talk. Senza dimenticare di punzecchiare l'amica Barbara. “Carmelita ti amo” ha detto con evidente doppio riferimento all'assistente di studio che si chiama Carmela (e non Carmelita) e a Barbara d'Urso il cui vero nome è appunto Carmelita. Analizziamo la trasmissione blocco per blocco. L'intervista a Chiara Bordi Chiara Bordi è la terza classificata a Miss Italia nonché prima miss con protesi alla gamba. E' stata ricoperta di ignobili insulti sui social ma lei, a 18 anni, ha più fisico e maturità di quanto ne avranno mai i suoi hater. La Venier (ce l'ha ancora con gli sgabelli che salgono e scendono come se avessero vita propria e con la dormiente regia) chiede: “Come si può essere così spietati? Come hai reagito?” e Chiara: “Ho riso, erano insulti senza basi, sarò storpia ma ho abbastanza cervello per non dare retta a questa gente. Perché ho fatto Miss Italia? Per dare un bel messaggio, per dire basta ai tanti stereotipi nel mondo della moda”. Mara ascolta il racconto dell'incidente senza fare smorfie: “Sei ammirevole”. Poi introduce il talk su Carlotta Maggiorana (il cui titolo di Miss Italia è a rischio per alcune immagini hot) replicando l'ipocrisia del debutto: la Rai non ha più voluto il concorso di bellezza, ma ne parla in continuazione. La discussione è debole come il tema: la rispettabile kermesse interessa poco gli italiani. A stento ci si ricorda il nome della vincitrice figuriamoci sapere se la coroncina di carta alluminio passa di cotonatura in cotonatura. Per destare l'interesse, Mara Venier, un po' sulle spine a causa delle polemiche su Asia Argento, crea l'effetto immedesimazione/inclusione: interpella il pubblico in studio (o meglio i figuranti) come fosse rappresentante di quello a casa. Gli ospiti non gettano benzina sul fuoco della polemica, al massimo si limitano a un cerino. Niente circo. Il tabellone Il tabellone con l'inutilissima Alessia Macari non è altro che un pretesto per fidelizzare i telespettatori. Proprio come la scheda punti dell'Esselunga. In questo segmento Mara Venier piace perché chiacchiera, si mostra alla mano, si diverte (“Hai visto il filmato?”, “Sì”, “Beata te perché io non l'ho visto” dice a una signora al telefono). Del regolamento non sa nulla e nulla le interessa. Sembra un albergatore che accoglie con tutto il garbo possibile i difficili clienti di Booking. Con una punta di perversione manda una clip e PER SBAGLIO va in onda il “dadaumpa” delle gemelle Kessler. Una settimana fa a Cologno Monzese dalla d'Urso. Coincidenze. Certo la regia non l'aiuta con stacchi improvvisati, orrende inquadrature e video sbagliati. Numerose le frecciatine della Venier: “Non succede mai che vada in onda la clip sbagliata”. Il bis di Romina che odiava Sanremo Zia Mara annuncia che Al Bano e Renzo Arbore saranno suoi ospiti l'ultima domenica di settembre e introduce Romina Power (spremuta come la menta nel mojito) attovagliata in verde pisello e infradito gioiello. “Sta andando bene la tua trasmissione, meno male che ho un aereo domani altrimenti mi trattenevi ancora” afferma l'altra metà di Al Bano e la Venier: “Ma cosa ti aspetta?”, “Il silenzio del deserto che è fonte di ispirazione”, “Quello che vorrei io in studio, mi piacerebbe ma è una partita persa” è uno dei tanti cazziatoni (già un cult sui social) della Venier. La Power rivela un autentico retroscena: “Non mi piaceva andare a Sanremo, ci andavo per accontentare Al Bano e i discografici. Non mi piace competere con i colleghi. Al Bano pianificava il lavoro e le tournée, io le vacanze. Eravamo sbilanciati: 10 giorni di vacanze e 2 di concerti. Il rapporto con Al Bano? Ci sono voluti 15 anni per recuperarlo”. Romina Power si muove sempre sul confine tra antipatia e simpatia: a volte è sincera e piacevole, altre boriosa. Sta di fatto che in queste due settimane l'antica amicizia con la Venier ha fatto un salto di qualità e si è rafforzata: “Sappi che in qualsiasi momento della tua vita io ci sarò” è la dichiarazione d'affetto di Mara che però non lesina battute: “Tu fai la santarellina, ma se parlo domani sei su tutti i giornali!”. Entrano Tullio Solenghi e Massimo Lopez ed è subito tv anni 2000 con canzoni stonate, cori e fan club. Bello e commovente il ricordo di Anna Marchesini (anche se la Venier ammette: “Non abbiamo messo il video dove fa la sessuologa perché già ho avuto problemi e non vorrei essere cacciata alla seconda puntata”). Tullio Solenghi cita un episodio: “Anna era energia pura, era molto bella ed era se stessa in ogni occasione. Il Cavaliere, cioè Berlusconi, non era ancora unto dal Signore quando ci chiamò per passare a Mediaset. Mostrò i suoi programmi ad Anna e disse "cosa le piace?", "Nulla" fu la risposta di Anna”. Il pubblico le tributa una standing ovation. Promozione time “Non ho i monitor, non so da che parte entrano, ditemi qualcosa” è l'attacco con cui la Venier introduce Sabrina Ferilli e Sergio Castellitto invitati a pubblicizzare il loro film “Ricchi di fantasia”. Le andrà male anche con le tre (dicasi tre) foto del cuore: la regia non ne imbrocca una e quella: “ooohhhhh, poi faremo i conti”. Il segmento è amabile e scorrevole e finisce con la citazione dell'amica Maria De Filippi e con una crostata mangiata in diretta. Si sa, per il dolce c'è sempre spazio e niente fa più casa del profumo di una crostata della zia. “Una canzone per Mara” ovvero il talent dei talent Non c'è Nino Frassica a condurre la gara semiseria, ma Giancarlo Magalli convinto di essere divertente con i suoi doppi sensi, spesso misogeni, sulle donne. Beh, la Venier non ride quando sente il conduttore dire a un concorrente: “Sei un infermiere? Ah allora sei venuto a cantare o a fare il badante a Mara?”. Così Magalli si becca uno “str***o” in diretta alle ore 16.12. E i social immaginano il giubilo di Adriana Volpe. Fra un sorriso e una lacrima c'è il gruppo Mergellina che canta in napoletano. Mara piange “perché è una melodia napoletana e mia madre adorava le canzoni napoletane…”. Gina Lollobrigida: “dall'ospedale è tutto, a voi studio” Dopo la regia e gli autori, Mara Venier redarguisce pure il pubblico: “Scusate dovete fare silenzio, non sto leggendo un gobbo”, presenta più rapida di una pole position di Hamilton il musical “Mamma mia” e si collega al telefono con Gina Lollobrigida. L'attrice ha una voce squillante e ferma: “Sono stata due giorni in terapia intensiva ma sono già tornata a casa. Adesso mi sento benissimo. C'è stato un imprevisto, mi è uscito il sangue dal naso perché la pressione si è alzata ed è stato meglio così perché mi hanno ricoverato subito. Non ci saranno altri problemi e domenica prossima sarò in studio da te”. Riecco la “sequestrata” Romina che canta in playback una canzone sulla sua adorata America, ma le promette di ritornare. A quanto pare non nello stesso giorno di Al Bano. La cronaca nera Il penultimo segmento è dedicato alla cronaca. Mara Venier affronta il caso di Marco Vannini, il ventenne ucciso a casa della fidanzata Martina in circostanze poco chiare (la madre del giovane, Marina, ha accusato apertamente Federico Ciontoli, il fratello di Martina, nda). Si conferma un'ottima intervistatrice: empatica, rigorosa e seria. Peccato che il tempo a disposizione fosse poco e che la cronaca nera sembri un innesto forzato, quasi un corpo estraneo, all'interno del racconto domenicale. Mara per lo spot In chiusura presenta il ritorno di “Che tempo che fa”, il programma di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Il collegamento è lungo e sa di guida ai programmi Rai. Per fortuna ci pensa la Littizzetto: “Sei contenta?”, “Mah...da quando ho accettato mi chiedo "chi me l'ha fatto fare? Sono una signora di una certa età...” e la sboccata Lucianina: “Però come lo fai alzare tu...lo share intendo!”. Una domenica pensata per un target adulto anche se la presenza dei veri professionisti della tv, a cui la maggior parte delle giovani leve non sono riuscite a “rubare” il mestiere, risulta accattivante pure per i più giovani.