Jimmy Bennett si sfoga da Giletti: "Asia Argento mi ha violentato"
L'attore: "È stato un rapporto completo. ha abusato del proprio potere"
A “Non è l'Arena”, Jimmy Bennett ha rilasciato un'intervista ricca di particolari sulla presunta violenza sessuale subita da Asia Argento quando aveva 17 anni anche se si è rifiutato di rispondere ad alcune domande. Negli studi de La7, Massimo Giletti ha fatto di tutto per mettere a suo agio il giovane attore e musicista californiano che, nonostante si professi vittima di un abuso, non ha incontrato il calore del pubblico presente in studio. Bennett, capelli biondi e rosa, scricciolo di 1,60, ha anche dichiarato che Asia lo ha minacciato due giorni fa affinché non parlasse con Giletti. La sensazione che ha lasciato è quella di un ragazzo molto insicuro tanto da chiedere di eliminare dai monitor l'immagine dell'attrice. “Mi ha violentato, è stato un rapporto completo. C'è una perfetta corrispondenza tra lo schema Asia e lo schema Weinstein. Anche Asia ha abusato del proprio potere” ha dichiarato il musicista californiano sciorinando i dettagli della notte all'Hotel Ritz: “Ci siamo incontrati 5 anni fa al Ritz Carlton a Marina del Rey in California. Ero con un accompagnatore che è salito fino alla stanza dell'albergo. Asia era entusiasta e mi guardava dritta negli occhi, poi ha dato uno sguardo al mio accompagnatore e gli ha chiesto: 'Ma tu chi sei?'. Lo ha fatto sempre sentire un intruso durante l'incontro, gli ha detto ‘Cosa ci fai qui?', così il mio accompagnatore ci ha lasciato soli ed è sceso ad aspettarmi. Tutto poi accadde molto rapidamente. Asia mi ha offerto dello champagne e ha iniziato a fumare una sigaretta mentre mi raccontava del film che intendeva girare con me. Mi ha preso il viso e mi ha guardato e mi ha detto: 'Mi sei mancato tantissimo' e ha iniziato a baciarmi. La mia interpretazione era che mi stesse mostrando il suo affetto. Il bacio si è prolungato e ho avuto l'impressione che non fosse un bacio amichevole ma che stesse cercando di esplorare la situazione. Dopo Asia ha appoggiato le mani sul mio corpo in modalità diverse e poi mi ha spinto sul letto e mi ha slacciato la cintura e i pantaloni”. Alla domanda di Giletti in merito al movimento #MeToo, Bennett risponde: “Non penso che questa vicenda danneggerà il movimento. Abbiamo visto molte attrici che hanno denunciato le azioni malvagie di Weinstein. Il movimento di Asia punta il dito contro chi abusa del proprio potere. Io ho provato la stessa sensazione e credo che Asia abbia adottato lo stesso schema e non credo che questa vicenda stia facendo un favore a Weinstein. Noi leviamo il velo sull'ipocrisia di Asia. Mi ha incontrato in un hotel per dimostrarlo e io avevo 17 anni e non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Il mio rapporto con lei? Sul set di Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (film del 2004 diretto da Asia Argento, nda), Asia era come una seconda mamma, questo è il sentimento che ci ha legato dal primo giorno. Il nostro rapporto è sempre stato molto ravvicinato. Il legame tra me e lei era speciale. Asia era molto concentrata sul film e voleva incarnare il rapporto madre e figlio in modo che fosse più realistico possibile, ma sembrava andasse oltre l'aspetto professionale. Dopo quel film il nostro rapporto è continuato via sms, via mail, ma non l'ho più vista. Non c'è mai stato un altro incontro faccia a faccia per dieci anni. L'ho tenuta aggiornata sulla mia attività e lei si sentiva anche con mia mamma. E' stata Asia, nel 2013, a propormi l'incontro via Twitter e poi con mail private abbiamo stabilito di incontrarci. Non ero sorpreso, sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati ed ero contento di vederla. Mi parlava di un film italiano al quale lei volesse che partecipassi. Ricordo però che mi sentivo strano. Asia continuava a inviarmi delle foto e dei bigliettini che scriveva nella sua stanza di hotel. Per me c'è sempre stata una barriera culturale, non sapevo se il suo atteggiamento fosse una maniera di mostrare affetto e quindi non sapevo cosa aspettarmi. Per me era come incontrare una amica”. Giletti ha domandato come fosse possibile che una donna usasse violenza su un uomo, ma Bennett ha replicato che è stato forzato a un rapporto completo. Tuttavia il 23enne attore americano si è rifiutato di rispondere a tre domande: il nome dell'accompagnatore, se fosse vera o no l'appropriazione indebita dei genitori nei suoi confronti e in quali rapporti fossero oggi.