Lory Del Santo: "Annientata dal dolore, vado al GfVip per non ricordare"
L'attrice si confessa dopo la scomparsa del figlio Loren
Una struggente Lory Del Santo ha raccontato a Silvia Toffanin la recente perdita del figlio 19enne Loren e ha spiegato perché vuole entrare nella casa del Grande Fratello Vip. Gli occhi spiritati di chi è attraversato da un dolore che le parole non riusciranno mai a descrivere nella sua impetuosa portata, i capillari che si iniettano di sangue pronti a esplodere in un pianto senza fine. Lory Del Santo è sempre sul punto di piangere durante l'intervista concessa in esclusiva a Silvia Toffanin, ma ricaccia le lacrime in gola perché se dovesse lasciarsi andare, la sofferenza assumerebbe la fattezze di un mostro. La Del Santo ricorda: “Ho cercato di vivere da sola tutto questo periodo senza parlare con nessuno a parte i familiari. Non ho detto la verità e sono stata senza il conforto delle persone, ora voglio spiegare cosa è successo per ritrovare la forza di essere forte. Mio figlio ci ha lasciati, il suo cervello si è spento. Non riusciva più a prendere una decisione e ha avuto un collasso mentale. E' stato ritrovato privo di vita. Loren è nato prematuro nel 1999, ha avuto un grande trauma durante la nascita e alcuni organi interni non erano completamente formati così mi hanno fatto delle iniezioni. Mi dissero che aveva meno dell'1% di possibilità di farcela ma aggiunsero che ogni giorno di vita sarebbe stato un dono di Dio. Ero felice di stare con lui. Non aveva problemi fisici o motori, ma potevano insorgere patologie nascoste. Faceva tutto, andava a scuola e praticava sport. L'unica cosa è che tendeva a isolarsi, a non stare con i compagni, non amava interagire con gli altri bambini. Era introverso e solitario, il suo più grande amico era il fratello”. La narrazione è uno sfogo misurato, la Del Santo, come ha fatto per il piccolo Connor, prova a razionalizzare per sopravvivere: “Non voglio scendere nei particolari, ma abbiamo trovato delle prove inequivocabili di una malattia, l'anedonia. Una patologia terrificante, è sommersa, non è evidente ed è difficile da scoprire. E' una malattia del cervello che porta alla degenerazione delle cellule celebrali e comporta la mancanza di volere e desiderare. Infatti non mi chiedeva mai nulla di più di quello che aveva e non amava socializzare. Non provava odio o amore, era abbastanza indifferente a ciò che accadeva intorno a lui. E' una malattia inarrestabile e degenerativa. Da dicembre dell'anno scorso c'è stato un violento peggioramento, aveva iniziato a sviluppare dentro di sé una doppia personalità, lasciava tracce "segrete" e noi non ce ne eravamo accorti”. La Del Santo fa una lunga pausa, guarda in alto come a cercare un appiglio che la riporti alla realtà e svela il suo senso di colpa: “Mi sono distrutta la mente per capire se umanamente si poteva fare qualcosa per aiutarlo ma mi hanno detto tutti che era impossibile. Non mi preoccupavo perché era bravo, era serio, non commetteva errori. Non c'è stato alcun elemento che mi facesse stare in pensiero. E se anche l'avessi scoperto purtroppo la scienza non mette nulla a disposizione per tornare alla normalità. Chi è affetto da questa patologia, da quando commette il primo errore è condannato a una non vita. E un mese fa circa si è tolto la vita per questo”. La showgirl rivela che Loren e Kevin, il figlio più grande, erano come gemelli siamesi e si adoravano: “Adesso ho deciso di condividere il mio dolore perché là fuori c'è gente brava che mi vuole bene. Più che la disgrazia mi colpisce l'amore. Io sono stata felice con Loren perché per quasi 20 anni sono stata con un angelo. Devo riprendermi e uscire, stare ritirata e segregata nel mio dolore mi può fare solo male. Devo distrarmi con la quotidianità altrui, devo affrontare la realtà. Era un destino segnato e irreversibile, i medici me lo hanno detto con il 100% di sicurezza. Capisco il dolore delle famiglie con malati terminali e so che bisogna sopravvivere. So cosa è la depressione, come in questo caso, e spesso penso a chi ha avuto un destino più grave del mio. Non devo cadere nel baratro. Il dolore pesa così tanto.... È come un cuore attaccato a un masso che ti porta giù...ti può salvare solo il pensiero positivo”. Al dramma di Loren si è aggiunto quello di Kevin annichilito dal pensiero di essere stato impotente e di non avergli ripetuto che gli voleva bene. “Minacciava che voleva stare con il fratello” rivela la Del Santo che aggiunge: “Se credo in Dio? Credo in un siero che ti permetta di vivere quando ti succedono cose che ti lasciano senza difese e con senso di colpa. Non so se ce la farò a essere forte, ma non voglio prendere farmaci e ho deciso che mi esporrò al pubblico. Ho deciso di affrontare il giudizio delle persone, affronterò tutti i giudizi e mi appoggerò su chi comprenderà che non avevo altra scelta per sopravvivere che tornare alla mia vita”. La lunga intervista scivola sul senso di colpa: “Avrei dovuto dirgli che gli volevo bene e avrei dovuto dargli un bacio, ma lui era freddo. Volevo abbracciarlo, non l'ho fatto e avrei potuto farlo. Questo è il mio unico rimorso. Nella vita, se qualcuno non fa qualcosa, bisogna ricordare che possiamo farlo noi. Spero di essere capita. Vorrei un raggio di luce che mi colpisca per farmi vivere”. La commozione è palpabile, ma c'è un tema da affrontare: l'ingresso al Grande Fratello Vip. “Lui sapeva che avevo firmato e mi disse "ti criticheranno perché hai messo su qualche kg". Quando è accaduta questa cosa ho rinunciato immediatamente al GfVip. Poi però ho pensato che per me sarebbe una grande terapia. Adesso non faccio niente e invece lì sarei in un posto dove devo fare un gioco e mi devo impegnare. Starei con persone amiche o con nemici con cui confrontarmi. Mi è balenata l'idea di fare qualcosa per non restare nel buio. Ho bisogno di essere costretta a uscire, a fare, adesso non so nemmeno se prendere un taxi o no. Così è nata l'idea di provarci. Non mi giudicate, ma oggi ho stravolto la mia posizione e l'idea che ci sia un confessionale per me è un aiuto psicologico, potrebbe farmi bene”. Lory Del Santo non teme la solitudine: “Sono sola da sempre, non ho paura, la solitudine ti fa meditare per trovare delle soluzioni. In un posto piccolo e protetto mi può far bene, non mi importa la maglietta che indosso. Sono sempre la stessa, l'unica cosa che è cambiata è che ora ho paura a sfogliare l'album dei ricordi. Nella casa del GfVip non c'è l'album, non ci sono foto o oggetti, è una protezione. Voglio fare quest'esperienza e spero che sia il più lunga possibile. Se esco dopo una settimana andrà bene lo stesso perché so che ho avuto il coraggio di fare un'esperienza forte. Se lo faccio è per il mio bene mentale, avrò aggiunto un punto in più nella scala che mi porta alla felicità e al sorriso. Dentro di me ho voglia di sparire, ma lotto e finché lotto c'è speranza. Non è oggi il giorno giusto per mollare”.