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Addio a Lindsay Kemp, il coreografo che rivoluzionò la danza

Da anni l'artista viveva a Livorno

Carlo Antini
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È un sabato di lutto nel mondo dello spettacolo: si è spento a 80 anni a Livorno, dove viveva da tempo, il coreografo britannico Lindasy Kemp. Nato sull'Isola di Lewis e cresciuto nel nord dell'Inghilterra, Kemp si fece credere pazzo pur di ottenere l'esenzione dal servizio militare e inseguire il suo sogno di artista eclettico: stella della danza, del teatro e del cinema. Padre e maestro di una danza onirica quasi acrobatica, che ha influenzato il Cirque nouveau. Amico di Federico Fellini, di Mick Jagger, di Peter Gabriel, e, soprattutto, di David Bowie. Fu lui a dirigere per il Duca Bianco lo Ziggy Stardust show e fu lui a insegnargli a stare sul palco. Dopo gli studi al Bradford College of Arts, si trasferì a Londra per frequentare la scuola del Ballet Rambert e perfezionarsi poi con Sigurd Leeder, Charles Wiedman, Marcel Marceau. Nel 1962 formò la sua prima compagnia, la The Lindsay Kemp Dance Mime Company. Ma furono gli anni '70 a consacrarlo come mostro sacro dello spettacolo, la sua collezione di successi lo portò in ogni angolo del mondo. Di questi anni sono lo Ziggy Stardust, il Flowers, la sua personale interpretazione di Sogno di una notte di mezza estate e di Salomè, la Big Parade (omaggio al cinema muto), e l'Alice tratta da Lewis Carroll. Nel 1975 creò il balletto The Parades Gone By per il Ballet Rambert, e nel 1977-1978 per la stessa compagnia Cruel Garden ispirato a Garcia Lorca. La sua è stata una carriera ininterrotta. L'ultimo suo spettacolo, Elizabeth (2006), dopo il debutto in Spagna fu portato in Giappone. Dopo il trasferimento a Livorno, ha tenuto corsi di teatro e danza al Teatro Goldoni.

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