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Almamegretta e Africa Unite, al parco Schuster a ritmo reggae

Appuntamento il prossimo 23 luglio

Carmen Guadalaxara
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Con Almamegretta e Africa Unite il 23 luglio a Parco Schuster arrivano 30 anni di storia della musica con i due massimi esponenti italiani rispettivamente del dub e del reggae. Gli Almamegretta (Raiz - voce, Gennaro T - percussioni, Pier Paolo Polcari - console e Albino D'Amato - dubs) nascono nel 1991 a Napoli e da allora collaborano con numerosi artisti quali i Massive Attack, Pino Daniele e molti altri. Il loro manifesto artistico propone un connubio tra la cultura mediterranea partenopea e una ritmica intimamente dub. La loro opera si sostanzia di una forte connotazione popolare data dalla frequente scelta del dialetto napoletano e di una scelta musicale etnico-tribale che rende gli Almamegretta depositari e testimoni della cultura musicale dub italiana. Il loro ultimo album, uscito per Sanacore Records, si chiama NN DUB e contiene remix di Adrian Sherwood, Dennis Bovell, Gaudi, Vibronics, Lee “Scratch” Perry, Manasseh, Mario Conte, Dj Khalab & Mess Morize, Paolo Baldini. Nonostante numerosi cambi di formazione, sono a tutt'oggi considerati una delle realtà più rilevanti e peculiari del ventaglio musicale italiano.Nel 1981, successivamente alla tragica scomparsa di Bob Marley, Bunna e Madaski formano gli Africa Unite, la band reggae più longeva (per distacco) in Italia. L'ossequio a Bob Marley è il manifesto artistico degli Africa Unite, che combinano armonie puramente reggae con elementi dub ed elettronici. Oltre duemila le date in cui gli Africa Unite si sono esibiti nella loro più che trentennale carriera, riscuotendo successo in tutta Italia e all'estero. Sedici album pubblicati, di cui due live, il fil rouge della loro opera è la deliberata e coerente scelta di affrontare, alternatamente in italiano e inglese, tematiche sociali senza pudori o inibizioni, con un linguaggio diretto e spigliato sempre accompagnato dall'allegria delle note reggae.

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