A "Balalaika" Belen dà lezioni a Ciccio Graziani. Ma lui la ignora
Nella penultima puntata di "Balalaika, verso la finale", il programma condotto da Ilary Blasi e Nicola Savino, ospiti illustri hanno fatto a gara a chi sparava più gaffe e doppi sensi. “Una risata vi seppellirà” diceva un motto anarchico dell'Ottocento e ieri sera se ne sono sentite di tutti i colori. Anche Belen Rodriguez, solitamente selfie taciturno e imbronciato, ha preso in giro Ciccio Graziani. Nel momento sbagliato. L'ilare Ilary Blasi ha stupito di nuovo con una tuta all black dallo scollo profondo sulla schiena e dalle maxi maniche maxi pendenti. Il web ha visto in lei: un mimo, Catwoman, Occhi di Gatto, Barbarella, Eva Kant e “Topa Gigia” secondo. Ciccio Graziani l'ha subito broccolata: “Stasera sei fantastica”. Lady Totti ha iniziato pimpante, decisa a stare sulla semifinale Croazia-Inghilterra, ma dopo mezz'ora la vastità del suo disinteresse ha preso il sopravvento ed è finita a roteare le maxi maniche maxi pendenti. Fra gli ospiti in studio Fabio Capello che si è levato un macigno dalle scarpe a giudicare dal gusto con cui commentava l'eliminazione dell'Inghilterra: “C'è una grande pressione da parte della stampa e saranno sempre destinati a perdere. Poi statisticamente la prima sera che gioca con la maglia bianca perde. Dove ho sbagliato io? La mia Inghilterra non aveva il portiere, avevo ottimi giocatori, ma non leader”. Poi rivolto a Nicola Savino: “Eh voi tifosi interisti, un Perisic così non l'avete mai visto!!”. Una battuta infelice considerando la stagione dell'interista. Altro tema, altra freddura: “Chi subiva tanto la pressione dei giornali era Arrigo Sacchi, vero mister? ” dice Savino all'ex allenatore del Milan e quello in collegamento: “No perché non li leggevo”. Tocca alla Blasi farsi rimbalzare da Giorgia Rossi: “La fidanzata di Harry Kane è incinta e gli ha detto di non tornare a casa senza Coppa e ora?”, la giornalista la fulmina e la liquida con: “In qualche modo farà. Io invece vorrei sottolineare che l'Inghilterra ha fatto benissimo, era una squadra programmata per vincere a partire dal 2020”. Ilary viene rispedita al mittente anche da Capello: “Mister, avete un occhio di riguardo verso i grani campioni come Cristiano Ronaldo o li trattate tutti allo stesso modo?”. E lui: “Io personalmente sì, chiedi a tuo marito, lui può dirti qualcosa”. Borbottio incomprensibile della Blasi. Lo slalom tra una rispostaccia e una battuta non è finito. Ieri sera ricorreva l'anniversario dei Mondiali dell'82 e Altobelli era ospite d'eccezione per ricordare quell'impresa. Prima però l'ex attaccante ha spiegato il presunto photobombing con Mourinho e Putin: “In realtà io stavo parlando con Mourinho, improvvisamente è arrivato Putin con le guardie del corpo che mi hanno scansato. Non sapevo cosa fare e sono rimasto lì”. Si è prestato anche alle frecciatine del mago Forest: “Il tuo soprannome era Spillo perché magro e alto”. E Ciccio Graziani: "No perché bastava vederlo sotto la doccia". E via con la sagra della porchetta. Negli amabili interventi del mago Forest non manca Belen: “Ilary per me è l'amore, con Belen soltanto sesso, ma possiamo fare un'uscita a tre visto che non c'è sesso senza amore”. L'argentina ride e quando le chiedono della pressione mediatica a cui sarà sottoposto Cristiano Ronaldo, racconta tutto il suo dramma esistenziale: “Se si smarcano da me io lo ringrazierò a vita. Non si resiste, si usano degli escamotage. Ad esempio, io prendo la casa con la piscina grande ma al mare non vado” e Abatantuono: “Giustamente la prendi a Ibiza…”. La serata si conclude con il commovente ricordo dell'Italia campione del mondo nel 1982. Altobelli ricorda Scirea, fuoriclasse dentro e fuori dal campo, rende omaggio a Bearzot che insegnò loro a essere uomini prima ancora che giocatori. Ciccio Graziani gli fa eco: "Eravamo un gruppo unito, solido, abbiamo creato la chat… io sono sincera e dico…". Belen Rodriguez ridacchia in modo scomposto: "…ahah... era sincera, sincero". E qualcuno (Brandi o Savino) la bacchetta: "Dai… gli è scappata". Graziani che sta al gioco ma non è un pagliaccio, non coglie e prosegue: “È stato un onore lavorare con quei ragazzi perbene".