Musica

"Sotto il segno dei pesci" fa 40 anni, Antonello Venditti prepara il concerto-evento a Roma

Carmen Guadalaxara

Il 21 dicembre prossimo al Palalottomatica Antonello Venditti, a 40 anni dall’uscita del disco “Sotto il segno dei pesci”, darà vita a un concerto straordinario. “E’ stata la mia svolta musicale, poetica. Il mio disco più importante, in cui c’erano tutti i miei temi: la politica e i suoi riflessi sulle persone (Sotto il Segno dei Pesci), la comunicazione (Il Telegiornale), il viaggio dentro e fuor di metafora di Bomba O Non Bomba, la droga (Chen il Cinese), la tenerezza per Sara (che non si è mai sposata, ma ha avuto tre figli…), l’amicizia con De Gregori (Scusa Francesco). In fondo, sono temi ancora attuali. Suonare a 40 anni di distanza l’album per intero, cosa che non ho mai fatto, ha un significato speciale, per me. Per l’occasione ho chiamato anche i musicisti di allora. Lo inserirò al centro di 45 anni di canzoni”. “Sotto il segno dei pesci” nacque in un un momento storico durissimo, il culmine delle BR e poche luci in fondo al tunnel. Una “manciata di canzoni” di Antonello, ben prodotte da Michelangelo Romano e con una copertina firmata da Mario Convertino essenziale e iconica, uscite l’8 marzo 1978, ventinovesimo compleanno di Antonello e giorno della festa della donna di un anno di tensioni fortissime e in cui la speranza, la voglia di cambiamento erano enormi in un’Italia che di lì a pochissimi giorni sarebbe stata sconvolta dal rapimento di Aldo Moro. Un’atmosfera che respirava in pieno Venditti, che si era appena lasciato alle spalle la casa-madre artistica, la RCA, ed era alla ricerca di un suono e di temi per un nuovo slancio. Un disco personale e generazionale insieme in cui Antonello si guardava intorno e raccontava l’Italia che vedeva intorno a lui.