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Dagli insulti in tv alla guerra sui social, Corona in preda al delirio

L'agente dei vip manda frecciatine a Mediaset e ai programmi sui Mondiali

Giada Oricchio
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Una volta erano le “cassanate”, ora sono le “coronate”. Dopo il buon successo di ascolti registrati ieri da “Non è l'Arena” su La7 grazie alla sua ospitata e dopo aver messo lo zampino nel litigio tra Francesca Barra, Claudio Santamaria e Selvaggia Lucarelli, Fabrizio Corona si autocelebra su Instagram. Una personalizzazione a tratti delirante che nemmeno Renzi con il referendum sulla Costituzione si era permesso. L'ex re dei paparazzi ha fatto un lungo post sul social preferito mandando frecciatine a Mediaset e ai programmi sui Mondiali: “Ho letto tutto. Ho letto le critiche positive e negative. Ho letto. Ma non mi sono soffermato. Per tutta la notte ho ripensato al peso delle mie parole. Pensiate sia il momento delle scuse? No. È il momento dei sorrisi per me. Ieri non solo ho potuto parlare, chiarire, raccontare anche a muso duro l'unica verità sulla mia vicenda che nessun giornalista o tv ha mai saputo riportare; ma ieri ho anche accettato una grande sfida. Spieghiamo: La mia presenza in tv fa gola a molti. E certo: "Corona urla e fa share". Potevo presenziare in altre e alte trasmissioni. Invece ho accettato La7. Il piccolo Golia contro la tv commerciale fatta di nomi illustri, ospiti strapagati, collegamenti all'estero, calcio e gossip”. Ho letto tutto. Ho letto le critiche positive e negative. Ho letto. Ma non mi sono soffermato. Per tutta la notte ho ripensato al peso delle mie parole. Pensiate sia il momento delle scuse? No. È il momento dei sorrisi per me. Ieri non solo ho potuto parlare, chiarire, raccontare anche a muso duro l'unica verità sulla mia vicenda che nessun giornalista o tv ha mai saputo riportare; ma ieri ho anche accettato una grande sfida. Spieghiamo: La mia presenza in tv fa gola a molti. E certo: ‘Corona urla e fa share'. Potevo presenziare in altre e alte trasmissioni. Invece ho accettato La7. Il piccolo Golia contro la tv commerciale fatta di nomi illustri, ospiti strapagati, collegamenti all estero, calcio e gossip. Io da Giletti ho portato invece un solo ospite, ma importantissimo: la mia parola in un programma di parola. E ho vinto, abbiamo vinto, La7 dalle 21 alle 23 vola negli ascolti e diventa la Nazionale della tv. Meglio della Nazionale vera, quei sola, che non ci hanno fatto andare al mondiale. Su canale 5 c'era il Brasile e poi Balalaika con i suoi ospitoni. Il Brasile in campo ha pareggiato. Flop. E sapete perché? Perché il vero Brasile ieri ero io e ho vinto parlando di giustizia, mettendo in rete le carte, usando la più grande arma che Dio ci ha donato: la parola libera. Quella che nessuno potrà più togliermi. Corona ha urlato, lo so. Ma ha urlato la sua verità. E la verità è sempre vincente... anche contro i mondiali. Saluti da Fabrizio Corona #eroenazionale Un post condiviso da Fabrizio Corona (@fabriziocoronareal) in data: Giu 18, 2018 at 2:47 PDT Poi prosegue nella convinzione di essere un eroe nazionale (autonominatosi, al momento non è pervenuta investitura ufficiale da parte del Presidente della Repubblica Mattarella): “Io da Giletti ho portato invece un solo ospite, ma importantissimo: la mia parola in un programma di parola. E ho vinto, abbiamo vinto, La7 dalle 21 alle 23 vola negli ascolti e diventa la Nazionale della tv. Meglio della Nazionale vera, quei sola, che non ci hanno fatto andare al Mondiale. Su Canale 5 c'era il Brasile e poi Balalaika con i suoi ospitoni. Il Brasile in campo ha pareggiato. Flop. E sapete perché? Perché il vero Brasile ieri ero io e ho vinto parlando di giustizia, mettendo in rete le carte, usando la più grande arma che Dio ci ha donato: la parola libera. Quella che nessuno potrà più togliermi. Corona ha urlato, lo so. Ma ha urlato la sua verità. E la verità è sempre vincente... anche contro i mondiali. Saluti da Fabrizio Corona #eroenazionale”. In delirio di onnipotenza.

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