intervista alla showgirl
Dallo spogliarello alla carriera con rimpianti, Anna Falchi si confessa in tv
La “Confessione” di Peter Gomez su canale Nove è un gioiellino. Un'intervista "one to one" veloce, secca, pulita. Taglio giornalistico con strizzatina d’occhio alla cronaca rosa sempre utile a capire l’evoluzione dei fatti. Il direttore de “ilfattoquotidiano.it” arriva quando l’ospite è già seduto, mostra delle foto su un i-Pad, fa le domande a cui la risposta è sempre concreta e palpabile, infine lo lascia solo per un minuto davanti alla telecamera con la facoltà di “dire qualcosa mai detta a una persona”. Ieri sera, l’ospite era Anna Falchi, ex moglie dell’immobiliarista Ricucci e giovane primadonna a Sanremo per volere di Pippo Baudo. La Falchi, italiana nata a Tampa in Finlandia, ha un aspetto prorompente e sembra sicura di sé ma Gomez riesce a tirare fuori tanti aspetti irrisolti e un rimpianto. L'attrice parte dal provino con Federico Fellini, passa per il movimento #Metoo, per Satyricon di Luttazzi e finisce lanciando un appello al regista Sorrentino. In mezzo: Fiorello, Ricucci e Biaggi. Il punto di partenza è il provino con la leggenda Federico Fellini per uno spot: “Avevo 19 anni e non ero ancora formosa, non ero il suo prototipo di donna. Rimase colpito dall’accento romagnolo. Quando mi chiamò dopo il provino mi disse ‘ha dimenticato l’ombrello’ e invece era uno scherzo, mi aveva preso. Sul set mi diceva che dovevo essere un po’ gattina e un po’ provocante”. La Falchi oggi è legata a un deputato di Forza Italia ma ha avuto storie importanti. “Ho letto che secondo lei Fiorello nella vita privata è molto diverso da come appare in pubblico. E’ vero?” chiede Gomez. “Sì, punto. Ed è vero che l’ho trovato a letto con un’altra”. Ha un ottimo ricordo di Max Biaggi “persona integerrima” e uno non lusinghiero dell’ex marito Ricucci: “E’ vero che si presentò a me come agente immobiliare, mi aiutò a trovare una casa per mia madre che poi ho anche perso”. “Nel 2005 c’è l’inchiesta, il famoso arresto, cosa ricorda di quei momenti?”. E la bionda showgirl con un sorriso sarcastico: “L’arresto è stato molto tosto. Il crollo di un palazzo che era la mia vita. Eravamo appena rientrati da un weekend, mi chiamava insistentemente quando risposi disse mi stanno arrestando. Feci in tempo a chiedere che lo portassero via da un’uscita secondaria altrimenti per tutta la vita si sarebbe trovato quell’immagine di lui in manette”. Gomez chiede: “Mi hanno raccontato che minacciò di spogliarsi nuda, se è vero lo arrestavano tre volte i finanzieri”. Ma la Falchi lo gela: “Era una forma di protesta, ma c’è poco da ridere”. E il direttore: “Dopo tanto tempo magari si può…”. “No, è una cosa che mi ha cambiato la vita per cui non ci rido e non ci riderò mai. Mi ha talmente danneggiato tutta questa storia che ancora ne pago le conseguenze. Non voglio fare la vittima su questo, però a lui in fondo non gliene è mai fregato niente, a lui le cose scivolano addosso. Mi innamorai della personalità, del fatto che si è fatto da solo. Come ha fatto a fare tanti soldi in breve tempo? E’ bravissimo a fare soldi dal niente. Lui voleva la popolarità di stare vicino a un personaggio pubblico, quando ci siamo conosciuti non era nessuno, gli piaceva. Col senno di poi mi sono accorta che cercava questo tipo di vetrina, se non fossi stata io sarebbe stata un’altra. Era una scalata verso il successo, era il trampolino di lancio ciò non toglie che ci siamo amati. Non sono stata una brava moglie perché dovevo andare avanti nel bene e nel male ma non me la sono sentita di andare fino in fondo perché di fronte a me avevo una persona che non conoscevo fino in fondo. Io ho sempre avuto una grandissima discrezione verso i miei partner, è un concetto nordico, ma alla fine mi sono trovata a fianco uomini che non conoscevo veramente, sempre per non essere invadente”. Gomez scopre l’unico rimpianto della Falchi: “Il mondo della moda è il mio rimpianto, dovevo andare alla Eileen Ford a New York in una delle agenzie più famose al mondo ma non me la sono sentita. Non ho avuto le palle di andarci, ho preferito rimanere qui legata alla famiglia e alla mamma. Monica Bellucci me lo fece capire durante un film ‘sei una sciocca, dovevi fare con me, girare il mondo come modella, guadagnare tanto e poi da lì avresti potuto fare l’attrice. Quello è un rimpianto”. Si apre il capitolo molestie: “Ha detto di aver subito molestie nel mondo del cinema, da nomi altisonanti, perché non ha mai denunciato?”. “Non ho detto cinema, ma spettacolo. Mi è capitato non in piena carriera, non ho mai avuto problemi da giovane perché mi sono sempre posta con la mia personalità. So il fatto mio e so tenere a bada gli uomini. Mi è successo, però, in un altro periodo della mia vita quando ho dovuto riprenderla in mano e ho chiesto per la prima volta aiuto a delle persone influenti. Lì ho visto che ne avrebbero approfittato volentieri. Perché non ho denunciato? Perché noi donne siamo consapevoli e sta a noi dire no. Uno si offre e l’altro dice no grazie”. Gomez le chiede un’opinione su Asia Argento e Weinstein: “La cosa buffa è che Asia Argento mi chiamò e cercava sostegno però io le dissi che di Weinstein non potevo che parlarne bene per quel poco che lo avevo conosciuto. Con me si è comportato in modo eccezionale, nulla da eccepire. L’idea che mi sono fatta è che è difficile prendere posizione”, poi l’affondo con un’espressione che la dice lunga sul vero pensiero: “ Quando lei racconta di aver subito violenza in una camera d’albergo durante il Festival di Cannes mi è difficile crederlo”. Gomez le mostra una foto di Gianni Agnelli: “Sì è vero che l’ho conosciuto ma sui giornali di gossip ci sono state ricostruzioni fantasiose”. Fra le altre cose Gomez vuole sapere la verità sull’episodio delle mutandine sfilate a Satyricon, il programma di Luttazzi sulla Rai: “Tutta Italia si chiede: rimase nuda o no? “No, non è mai abitudine sinceramente. Era una gag preparata a dovere. Non è vero che sono disposti a pagare per quel cimelio perché è stato requisito di da un feticista. So anche il nome ma non lo dirò mai! Nemmeno sotto tortura”, “Ci dica il nome almeno”. “No no, in Italia siamo omertosi e io voglio essere fedele all’omertà”, ma il giornalista: “Lei dovrebbe essere finlandese”. Dopo aver parlato di Renzi “mi piace ma non ha avuto il coraggio di fondare un suo partito” e del governo Lega-M5S: “giusto così”, lancia una frecciatina al regista Paolo Sorrentino: “Perché dopo il provino per ‘Loro’ non mi hai più chiamato come promesso? Forse ero scomoda, forse perché il mio fidanzato troppo vicino a Berlusconi o perché c’era la figura di Ricucci? Peccato, hai perso un’occasione. Ovviamente è un gioco”.