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Garrone a Cannes in lizza per la Palma d'Oro

Il regista romano in gara con "Dogman"

Carlo Antini
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Matteo Garrone torna a Cannes con "Dogman" in lizza per la Palma d'Oro. Ben lontano dal racconto della mafia di "Gomorra" e da "Reality", vincitori al festival francese del Grand Prix speciale della Giuria rispettivamente nel 2008 e nel 2012, questa volta il regista si è soffermato sulla vita di un uomo semplice, Marcello, interpretato da Marcello Fonte: divorziato, vive nel suo negozio di toelettatura per cani nel quale gestisce un piccolo traffico di cocaina per arrotondare i guadagni a fine mese. Tradito e umiliato dal suo amico d'infanzia, Simoncino (Edoardo Pesce), una montagna di muscoli e dipendenza dalla cocaina, il perfetto anti-eroe perde gradualmente la sua innocenza fino a sprofondare in una spirale di violenza incontrollabile. Dopo l'ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello ordirà una vendetta dall'esito inaspettato. Garrone, per il film, è partito da una semplice "suggestione visiva di alcuni cani in una gabbia che assistono come testimoni all'esplosione di bestialità umana", spiega lui stesso. Divisa in tre atti, separati da due scene di immersioni subacquee di Marcello e di sua figlia, gli unici momenti di pace del protagonista, la pellicola si basa tutta sulla straordinaria interpretazione di Marcello Fonte, applaudito dagli spettatori a tal punto da renderlo uno dei migliori candidati per la vittoria dell'interpretazione maschile, insieme al "Lazzaro felice" di Alice Rohrwacher (Adriano Tardiolo). A sostenere il regista italiano nella sua corsa per la Palma d'Oro, sul red carpet della prima di "Dogman", anche il premio Oscar Roberto Benigni, a cui inizialmente Garrone aveva proposto il ruolo da protagonista ma che aveva rifiutato, e la moglie Nicoletta Braschi.

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