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Noyz Narcos, il rapper rivoluzionario torna con "Enemy"

Carmen Guadalaxara
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È dei rapper italiani più influenti seguiti e discussi è senza dubbio Noyz Narcos. Con una carriera alle spalle più che decennale è stato uno dei pochi ad aver raggiunto il successo, ad aver allargato enormemente il suo pubblico, senza aver snaturato in maniera radicale la sua proposta. Ha cambiato il modo di fare rap in Italia, portando nell'hip hop un linguaggio, delle tematiche e delle sonorità che nel nostro Paese non si erano mai sentite prima. Lui e la sua crew sono riusciti ad arrivare molto oltre il loro pubblico di partenza, ad incidere dischi che oggi sono già considerati dei classici del genere, tra scenari di vita quotidiana delle periferie romane. "Enemy" è il suo nuovo cd che contiene tredici inediti e due bonus track. Tra questi l'omaggio a Gabriella Ferri in Sinnò me moro. “Era conservato in una mia cartella – racconta, una base che non avevo mai usata e ora era arrivato il momento di farlo venire fuori. Gabriella Ferri l'ho vissuta a casa nei vinili, è stata sempre parte della mia crescita. E sicuramente il ruolo degli stornellatori romani, che vivevano l'amore, la strada e i mercati, è quello dei rapper oggi. Vedo molte similitudini”. Classe 1979 cresciuto a Montesacro nella Capitale, la sua “Roma l'ha tatuata sulla mano. “Roma è stata molto importante per me, credo che se non avessi avuto una grande città alle spalle non avrei potuto descrivere alcune situazioni. Mi rendo conto che, per chi viene da un paesino, è molto più difficile trovare l'ispirazione per scrivere canzoni. La città dove sono nato è fondamentale, è stata uno degli argomenti che ho più trattato nei dischi. È cambiata molto. Io ora mi sono trasferito a Milano. Nel corso degli anni sono cambiate un sacco di cose: la gente, i quartieri, il modo di vivere ed in peggio. Mi trovavo meglio prima. Per quel che riguarda la mia zona,era un altro mondo prima, o forse eravamo noi che eravamo più piccoli ed io me la ricordo diversamente. Me ne accorgo ogni volta che ci torno”.  Oggi, il rap è un genere molto più diffuso rispetto al passato ma Noyz Narcos resta sempre fedele a se stesso senza aver mai snaturato il suo sound nonostante il successo. “Ho sempre cercato di mantenere una coerenza in tutto ciò che faccio. Sono fiero di poter camminare a testa alta perché fare dischi da solo è faticoso e non è semplice”. Dice che poi arrivati a un certo punto bisogna smettere per non fare la fine “ridicola dei rapper americani che fanno la parodia di quando erano giovani. Per quanto riguarda il successo del rap e di noi che lo suoniamo, non può che essere una cosa positiva: cominciamo ad essere competenti, ad avere più rilievo di altri generi musicali. Un artista si può finalmente permettere di campare di quello che fa, mentre una volta tutti i rapper avevano un secondo lavoro. Oggi ci sono i soldi e le prospettive per vivere di rap e di lavorare solo con questo”. Tornando al cd, che si avvale di  preziosissime collaborazioni e featuring con alcuni dei migliori rapper del panorama italiano, come il feat con Salmo nel brano “Mic check”, “Sputapalline” in feat con Coez, “Casa Mia” in feat con Luchè e Capo Plaza, “R.I.P.” con Achille Lauro, “Matanza” in feat con Rkomi e “Borotalco” feat Carl Brave & Franco verrà presentato alla Feltrinelli di Napoli e Salerno domani e poi il girono seguente a Bari e Lecce.

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