Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

A "C'è Posta Per Te" non perdona il figlio e lo prende a parolacce. Lacrime a sorpresa con Patrick Dempsey e Dybala

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

A “C'è Posta per Te”, doppia citazione per la massima: “I figli so' piezze e core” di Mario Merola. Ma Anna ha preso a parolacce il figlio Sinibaldo : “Non si lascia la moglie, ti facevi una sc***a e mandavi l'altra a f***o” e ha chiuso la busta. Possessiva e gelosa come Luigi, nonno che vorrebbe fare da padre al nipote. Un altro nonno, invece, ha dovuto fare il babbo al posto di quello biologico: “sei come l'albero di Natale con le luci a intermittenza, ci sei e non ci sei, ti appicci e ti stuti”. Belle le due sorprese con Patrick Dempsey e Dybala. La prima storia è quella di un regalo: due figli, Gennaro e Francesca, convocano la mamma Michela. Il padre è rimasto vittima di un incidente sul lavoro e vogliono ringraziarla per come ha reagito e ha preso in mano le redini della nuova vita. Il regalo è Patrick Dempsey, più affascinante di quando era il dottor Stranamore di “Grey's Anatomy”. In sollucchero Maria De Filippi: “Facciamo rosicare gli uomini. Chi comanda a casa? Adori la famiglia, vero?” e quello: “In casa comanda mia moglie, è sempre meglio dirlo. Siamo una buona squadra. Le porto i fiori, le faccio una telefonata in più, lascio un biglietto. Contano i piccoli gesti e adoro i miei figli” “E allora il pubblico si rassegni”. Quando la De Filippi elenca la storia, gli occhi cerulei di Patrick la seguono come a dire: “Accidenti mi è toccata la storia triste invece di House Party”. Il suo volto si riga di qualche lacrima a sentire il racconto tradotto dall'imperturbabile e ammirevole Olga Fernando, la donna che sussurra alle star senza che gli ormoni le intreccino la lingua. I bambini con vocine stridule sono imperdonabili, ma la presenza di tre colleghi del padre è confortante: “Conta su di noi”. Queen Mary tutto può: anche far nascere un arcobaleno dal palmo di una mano. Alla fine della lettera, scende Patrick, abbraccia Michela ed è subito: “prendi me, scegli me, ama me”. L'attore americano fa finta di uscire e torna con un salvadanaio per Michela che dice: “è più leggero dell'altro ma molto, molto più pieno”. Regali importanti anche per i due giovani, mentre la mamma realizza il sogno delle italiane dai 18 ai 70 anni accoccolandosi sotto l'ala protettiva del dr. Stranamore. L'unica imperdonabile pecca: i calzini a strisce orizzontali blu e turchesi di Dempsey. La seconda storia del people show è quella di un amore interrotto. Il giovanissimo Giuseppe ha messo incinta Maria Luana, 19 anni all'anagrafe, 13 biologici. Ci sono liti, rinfacciamenti, cause legali, poi le cose si appianano, ma il futuro suocero ha dato il suo cognome al neonato e impedisce al ragazzo di riconoscerlo perché lo considera un irresponsabile. Undici giorni fa, Giuseppe è esploso: “Non mi sento di fare il padre” e da allora non si vedono più. Tutto ruota intorno al fatto che Giuseppe è andato a Milano per lavoro, mentre Maria Luana era in attesa. Lei lo ha perdonato, ma le cose sono andate male per le intromissioni del futuro suocero. La De Filippi prova a mettere ordine: “Se non gli importa del bimbo perché è tornato, perché è venuto in ospedale e insiste per riconoscerlo? Capisco che tu non fossi pazzo di gioia per la sua assenza, ma devi guardare la realtà: tua figlia l'aveva ripreso. Non siamo i padreterni che stabiliscono chi può o non può fare il padre”. Della storia si capisce solo una cosa: il nonno vuole fare il padre. Maria lo capisce: “Sei pazzo di questo bambino vero?”, “Sì, è splendido”, “Ma guarda che un giudice ti dirà che ha un padre. Dì la verità, tu li lasceresti andare a vivere insieme per formare un loro nucleo familiare?”, “No, con lui no”, “Eppure, ti devi rassegnare e tu, Maria Luana, fino a 11 giorni fa eri gelosa e gli mandavi 40 messaggi sul posto di lavoro”, la ragazza teme di deludere il babbo: “Non lo perdono, non lo amo, provo un minimo sentimento”. La De Filippi gioca la carta: “Avete un bambino”, ma la ragazzina chiude la busta e scoppia a piangere nel backstage. Queen Mary tenta un altro azzardo televisivo dopo i famosi 8 minuti della scorsa settimana: rallenta i tempi e rompe il rito ascoltando cosa le sussurra Piero, l'assistente di studio, all'orecchio. Si gira verso Giuseppe: “Adesso devi seguirmi passo passo” cioè deve stare zitto. Il padre rientra: “Tua figlia piangeva perché ha paura di darti l'ennesima delusione ma ci tiene a lui. Teme di perderti”. Prima fa santa opera di convincimento sul padre, poi persuade lei: “Papà non aveva capito che eri innamorata e non volevi più vederlo per non fargli dispiacere”. Apre la busta e avverte il ragazzo: “Oh essere, devi aver pazienza”. La terza storia di “C'è Posta per Te” è quella di un figlio allontanato. Sinibaldo ha lasciato la moglie per un'altra, Francesca, e ha avuto una figlia. La separazione è stata accettata di buon grado da tutti tranne dalla madre di Sinibaldo che non gli rivolge la parola da sei anni. La signora Anna è nota con il promettente soprannome di “comandante” o “generale”. Per farsela amica, la De Filippi le tiene la mano e le fa qualche domandina: “Vede il programma?”, “Eh, al sabato ce facciamo certi pianti”. L'Hitler di Fiumicino: “Sì fallo parlare che sono barzellette e ce famo altre du risate”, “Mamma mi manchi troppo” e quella bofonchia, scuote il capo, allarga le braccia, fa le faccette, alza gli occhi al cielo e ridacchia supponente: “Alla terza nipote dì che non ha una nonna, a me bastano i primi due. Se te mancavo, stavi a casa con tua moglie, una donna bravissima e bellissima. Se te piace una ragazza e facce una sco***a e mandala a fa***o! Ha rovinato una famiglia. Come dice Mario Merola, i figli so' piezze e core. Non lo perdono”. Anna aggiunge: “E' quella che gle rode il c**o quando vede i primi due figli. Non è vero che vanno d'accordo, è a convenienza”, “Mamma ma non è vero”, “Da dove ti esce mamma?! Dal c**o? Lui faceva avanti e indietro, avanti e indietro, allora è scemo!” e poi: “Che bello Maria, volevo tanto conoscerti”. La mammina ha le idee confuse: Siniblado ha lasciato la moglie, non lei che ripete: “Ho sofferto e ora io faccio la mia vita e lui la sua. Ha abbandonato due figli”, “Dammi la possibilità di recuperare”, “Ok, lascia quella. Ti ha rovinato”. La De Filippi ride di fronte a tanta spietatezza e cerca di farla ragionare: “Non ci credo che non ti importa, ti vuole bene” e fa outing: “Quando ho conosciuto mio marito era sposato”, “No Mariaaa, non facciamo questi paragoni, non c'erano bambini piccoli. Lui doveva seguire l'educazione che gli avevo dato. La prima volta che ha lasciato la moglie l'ho preso per i capelli e picchiato”, “Non ti manca a Natale?”, “Nemmeno un pezzetto. Quando dico basta è basta”, “Lo sai che Maurizio si è sposato tre volte?”, “Ha fatto bene”, “Ma come Maurizio sì e lui no?”. Anna abbraccia e stringe Queen come fosse l'amica del cuore: “Sei bellissima, dolcissima e simpaticissima, ma questo non si può fare”, “Non sono d'accordo con te”, “Te sei troppo brava”. Busta chiusa. Esce fra i fischi e i buuuu del pubblico. La quarta storia è quella di una famiglia in difficoltà e di un regalo: Paulo Dybala (che s'è portato parenti, amici e conoscenti). Luana manda a chiamare il compagno Giuseppe, padre dei suoi due figli. Anche questa coppia ha il frigorifero vuoto dal 2014 quando, per colpa della crisi, entrambi hanno perso il lavoro. Si danno da fare, ma è dura. L'unico svago dell'uomo è la Juventus. La lettera che legge Maria fa sembrare la Piccola Fiammiferaia una benestante: “viviamo in un sottotetto forno d'estate e ghiacciaio d'inverno, il pavimento è in pendenza e non ci sono finestre. Niente gioielli e camera da letto perché sono stati venduti, i nonni danno un sacchetto con alimentari e 20 euro, i bambini hanno una sola tutina e due, tre giocattoli”. Roba che nessun uomo, per dignità, vorrebbe sentirsi dire di fronte a 4 milioni di telespettatori. Luana gli chiede scusa per le liti e lo invita a non smettere di sognare. Lacrime e singhiozzi un po' secchi, ma ecco Dybala che a 23 anni dà lezioni di vita. Per fortuna ha portato anche i regali: una camera completa, una maglia presa allo store Juventus (si vede il cartellino), un paio di scarpe, una tessera per lo stadio, regali per i bambini e un cuore di peluche imbottito di soldi. Ora: se il denaro ce lo mette la trasmissione, l'anno prossimo “C'è Posta per Te” non andrà in onda, se ce lo mette il vip di turno, Maria De Filippi resterà presto senza ospiti e senza amici. La quinta storia è quella di un figlio a targhe alterne. Gianmarco, cresciuto dalla mamma e dal nonno Luigi, è a “C'è Posta per Te” per il padre che entra ed esce dalla sua vita. Si sente preso in giro e vuole porre fine a questa storia. L'uomo accetta l'invito e gli viene un colpo quando dietro la busta c'è Luigi: “Io sono il padre, tu sei solo quello biologico. A Napoli si dice ‘i figli so'piezze e core, non sanno a lasciare'. Gli ho fatto da padre. Tu sei stato un albero di Natale con le luci intermittenti, si appicciano, si stutano e si riappicciano. Un padre assente, assente, eternamente assente. Lo hai illuso e puntualmente deluso. Gianmarco cerca amore, vuole amore e dona amore. Vuole riallacciare un rapporto con te, conoscendoti so che lo illuderai, ma spero di sbagliarmi”. Gianmarco: “Questa è l'ultima possibilità che ti do”. A queste parole, il padre, come nulla fosse, dice: “Casa mia è sempre aperta per mio figlio. Non sapeva l'indirizzo di casa? Sapeva quello di lavoro”. “Perché tutto questo?” è la domanda di una De Filippi attonita, “Sto passando un periodo brutto però può venire subito a casa mia”. Gianmarco: “Basta che non mi riprendi in giro. Ho sofferto tanto però ti voglio bene” e il padre: “Non ti ho mai dimenticato, inizia a frequentare casa mia”. Luigi è scettico: “Sono promesse da marinaio perché sei tu che hai rotto i rapporti con noi. Ti ho trattato come un figlio e non ho mai parlato male di te anche se te ne sei andato senza salutare”. Anche la De Filippi sembra non fidarsi: “Rispetta il bene che ti vuole Gianmarco. Se pensi di non mantenere quello che gli prometti stasera, non aprire la busta. Non se lo merita”. E il padre degenere: “Apro la busta perché voglio ricominciare”. Sabato prossimo l'ultima puntata di “C'è Posta per Te”: finalmente Saki smetterà di correre.

Dai blog