A "C'è Posta per Te" la mamma milf con il toy-boy e i figli gelosi
Ospiti a sorpresa Belen con Iannone
Maria De Filippi confeziona una puntata di “C'è posta per Te” senza punti deboli, senza pause. Ospiti di peso, ritmo incalzante, risate e trash: la mamma con il toy-boy e la figlia (che sembra l'alter ego di Mariano Catanzaro del Trono Classico di Uomini e Donne), il figlio senza risentimento per il padre assente ingiustificato per 57 anni , il padre scappato di casa per tornare da mamma e papà, il figlio offeso per una torta e lo sketch con Belen e Iannone. La Sanguinaria spara subito Belenza e Greggione contro Belen Rodriguez e Andrea Iannone per superare la concorrenza di "Ballando con le Stelle" partito con mezz'ora di vantaggio. Facile immaginare il genere di siparietto di Belenza e Greggione: tutto giocato su un continuo di selfie, doppi sensi, foto osé e bocche a culo di gallina. Loro sono gli originali e mandano a chiamare gli impostori Belen e Andrea Iannone perché gli hanno rubato l'identità. Difficili distinguere la coppia vip: il centauro è talmente ritoccato da padre chirurgo da disconoscere madre natura. Sembra Belen con i capelli corti. Ovviamente Belenza e Greggione possono parlare ma per portare avanti lo sketch, serve un giudice esperto in materia. Ecco Alfonso Signorini il cui esordio è: “Visti gli attributi di Greggione passo dall'altra parte”. Per dimostrare di essere i veri Belen e Iannone devono fare delle prove. Tutte improntate alla raffinatezza e allo stile Chanel: ballano un lento e il centauro mette non una ma due mani sul pandoro dell'argentina, poi la sempre liftata e bellissima showgirl deve ballare e sculetta sulle note di “Despacito”, mentre la terza prova è il tatuaggio mostrato a Sanremo: Belenza rivela che era un gallo e non una farfallina. Infine la sfilata e Iacchetti fa una gaffe: “Io non ho bisogno della minigonna perché sono donna di classe”. Signorini: “Mi avete sedotto Belenza e Greggione, vi dedicherò una copertina di Chi”. Una pochade più imbarazzante che divertente. Buona la battuta finale di Belenza: “Meno male che mia madre è già andata in Paradiso, altrimenti ci andava stasera”. Anche quest'anno C'è Posta per Te ha pagato il pedaggio Greggio-Iacchetti. La seconda storia è quella di un amore contrastato (e di una milf con figli rompiscatole ma simpatici). Federico, 28 anni e Marta, 46, si amano ma i figli di lei, Pasquale e Roberta, non approvano. La donna è rimasta vedova e dopo un po' ha conosciuto il giovane. Si vedevano di nascosto però è venuto a saperlo tutto il paese. Hanno dovuto interrompere perché la famiglia di Marta le ha detto la mitica frase del Sud: “Ci stai mettendo la vergogna in faccia”. Ancora oggi si frequentano di nascosto. Federico ha mandato la posta ai figli di Marta per farsi accettare definitivamente: “Maria, non immaginano che sia io, abbiamo fatto tutto perbene di nascosto”. E infatti è a C'è Posta per Te davanti a qualche milione di spettatori. Roberta è simpatica nel suo gesticolare e interloquire in modo teatrale. Le manca la mossa: “Voglio morire, sono scioccata”. La De Filippi le rivela che la storia non è finita, che si vedono di nascosto e Roberta: “Cosa? Aspe' dici la verità, mamma, è vero?”, la donna totalmente succube dei figli: “Chiudi la busta che facciamo figure di m***a. Roberta, ti prego…”, “Ma che ti prego, ij t'acceress. Sono senza parole. Quando l'hai visto?” chiede la ragazza, “Per fargli le condoglianze per il nonno”, “Erano necessarie?”, “Eh no, infatti ho sbagliato”. Marta è azzerbinata, sceglie i figli ma vorrebbe aprire la busta, non lo fa perché ha paura che non le parlino più. Ride sotto i baffi e sussurra: “Roberta, parla bene, parla bene”. Per tutta risposta la ragazza le fa il gesto di chi si morde il pugno. L'inizio della storia è ad alta tensione e la De Filippi è brava a stemperare: “Roberta, capisco che sei gelosa, ma non puoi scegliere tu con chi si deve rifare una vita. Lei vorrebbe solo vederlo 5 minuti, parlare e stare bene con Federico, non fanno chissà che. Non ti devi sentire tradita perché il rapporto con i figli è duraturo, un uomo può accompagnare per un periodo di tempo. Spesso i rapporti contrastati, gli amori clandestini hanno un fascino maggiore, fatele vivere questa storia e si vedrà. Un conto è il marito e un conto è l'amante, sono due film diversi”. Roberta è incredula: “Ma', qua fate a gara chi è più bugiardo, vi sentite tutti i giorni? Mi viene un infarto. Lei non ha paura solo di noi, ma anche delle sorelle e della famiglia. Che ne saccio se è innamorata”. Marta è preoccupata, profferisce parola solo per accusare Federico di essere bugiardo e vorrebbe chiudere la busta. Il figlio Pasquale è il primo ad aprire uno spiraglio: “Ormai si è saputo tutto, mamma sii te stessa. Possiamo superarlo” e Maria: “Sapere che non è felice non vi dispiace? E' il momento di diventare adulti”, Roberta comincia a sciogliersi: “Mai na gioia. E poi sono 5 minuti? Talmente siente sinceri tutti e duie. La dovete finije”. Entra pure la sorella di Marta e The Queen cala l'asso: “So che hai tanta ammirazione per me però ora ti deludo”, la donna è come gli utenti social adoratori del trash: “No, tu non deludi mai”. Federico ha 28 anni ma sembra un mormone di 50: “Marta fai un atto di coraggio. Ti voglio bene, questo è il nostro momento. Non devi aver paura”. Pasquale è accomodante e comprensivo con la mamma: “Per me devi sentirti libera di far quello che vuoi”, Roberta strappa risate: “Ma' non è lui diabolico, sei tu che gli dai corda. Ormai ce lo nascondi o non ce lo nascondi, noi che putimo fare? Niente ‘cchiu”. La De Filippi capisce che la strada è in discesa: “In fin dei conti ha cercato di racimolare 5 minuti all'interno della settimana. Non ha rubato, le cose di cui vergognarsi sono altre, non queste”. La storia dura un'ora e viene fuori che Federico al'inizio contattava Roberta, ma lui: “No, in verità c'era già la conoscenza con mamma” e la ragazza con le mani nei capelli: “No, Maria io esco, guardiamo a Federico… quanto è bello je”, “Sei fidanzata?” chiede la De Filippi, “Non ne parliamo proprio, lasciata da due mesi, cosa fresca”. Roberta si volta verso la mamma: “A noi hai detto ‘mi fa stare bene ma niente di che' e invece poi lo cerchi, quindi che senso ha chiudere la busta e vederlo di nascosto? Facciamo un'altra puntata di C'è Posta per Te? Oddio, ti sta pregando, non farlo disperare, apri, lui non si arrende, tu gli voi bene, basta che finisce, non ce la faccio ‘cchiu. Ma mo' si è capovolta la situazione?! Noi vogliamo aprire e te no?”. Marta apre ed è visibilmente contenta e dal figlio riceve l'abbraccio più bello. Quasi una benedizione come quella di Maria a Roberta: “Sei molto simpatica”. Il Trono classico ti aspetta. La terza storia è quella di un rimorso (e di due uomini tatoni di grande dignità). Antonio ha 81 anni e da 57 fa finta di non avere un figlio. Non l'ha riconosciuto e si è sposato con un'altra. “Sono stato crudele, molto crudele. Mi aveva dato la possibilità. Per essere uomini si deve riconoscere anche quando si sbaglia e io ho sbagliato. Ho paura perché incontro un uomo, non un bambino”. Entra Antonio, faccia da buono e quasi sembra più giovane del 28enne Federico. Apre la busta e il padre si cosparge il capo di cenere: “Non trovo le parole per quello che ti ho fatto passare. Quando ti vidi e mi dicesti che volevi solo conoscermi e non volevi chiedermi nulla, avrei dovuto prendere altre decisioni. Nn ho avuto la forza, non sono stato un galantuomo. Mi vergogno per quanto sono stato incivile. Mi vergogno, mi vergogno e ti chiedo scusa. Quando te ne sei andato, avrei voluto che tornassi indietro. So che ora è difficilissimo, scusa per il dolore. Sono arrivato a 81 anni e vorrei che te facessi il miracolo di non farmi morire con il grande peccato di non averti riconosciuto. Mi sento in torto”. Tocca ad Antonio parlare: “Mamma non mi ha mai fatto pesare cosa aveva fatto mio padre e non mi ha mai trasmesso rancore. E' stata una grande donna, mi ha travolto di un amore strepitoso. Mi è mancata la figura paterna da grande, non da piccolo. Ho dovuto inventare il mestiere di papà e ho fatto i miei pasticci. In pratica è nonno di tre nipoti. Non avendo tanti scheletri nell'armadio, ci speravo che fosse lui. E' un piacere rivederlo”. Si abbracciano e Antonio jr: “Lo sai che la mamma non c'è più”. Una delle più belle storie di quest'edizione: amore incondizionato senza compromessi e senza risentimenti. Comprensione e perdono. La quarta storia è quella di un padre scappato di casa (e di un uomo senza spina dorsale). Margherita e la figlia Valeria cercano il padre Tony che di punto in bianco le ha abbandonate per tornare dalla famiglia d'origine a Torino. Per 23 anni non ha avuto rapporti con i genitori a causa della moglie arrabbiata perché le avevano dato della poco di buono (la prima figlia sarebbe stato illegittima). Una cosina da niente. Poi si scopre che la causa dei rapporti tesi è la mancanza di carattere di Tony. L'uomo e la sorella Katia hanno accettato l'invito, i genitori no. La moglie vuole spiegargli che per 23 anni è stata il suo punto di riferimento: “Puoi smettere di essere marito ma non padre. Torna a casa anche noi siamo la tua famiglia”. Katia ha dipinto sul volto un sorrisetto e uno sguardo da impunita, da tiragraffi: per i social meriterebbe una gragnola di sberle. E non vanno lontani dalla verità. La De Filippi ricostruisce l'incredibile vicenda: “Mi hanno raccontato che Tony è andato via di casa senza dire nulla. Ha preso solo i documenti e basta”. L'uomo ha le palpebre a mezz'asta, non guarda mai moglie e figlia e sembra galleggiare nel Nirvana di Kurt Cobain. Risponde a mezza bocca: “No, non lo sapevano che andavo a Torino. Abbiamo litigato perché mi ero licenziato e mancavano 800 euro per i libri della scuola. Mi ha spaccato il cuore questa scelta”, la sorella Katia fa tante mossettine fastidiose: “Sono 23 anni che sento bugie, lui non ha mai avuto carattere per metterla in riga. Lei ha sempre fatto tutto quello che ha voluto. Mi ha tolto l'affetto di mio fratello. Io non ho plagiato nessuno come ha fatto la moglie. Credimi sono delle brutte persone”. La De Filippi è contrariata: “Quando mi hanno raccontato la storia, mi sembrava strano che fossi un uomo così plasmabile. Mi chiedevo come mai un uomo che non è un bambino non chiama e non torna a casa”. Adesso che ce l'ha di fronte capisce tutto. Katia ribadisce che il fratello è un senza p**le senza precedenti: “Adesso è felice per la sua scelta” e Queen: “Io invece ho impressione che non sia convinto, che lo faccia per i genitori. Tony perché ti togli la possibilità di essere padre? Così da un giorno all'altro?” e l'uomo: “Io con i figli non c'ho niente. Loro sono succubi della madre”, “Togli la busta e rivedi i tuoi figli?”, “No, credo di no. Mi mancano però non posso aprire la busta”, “Perché? Spiegamelo”, “Sono sicuro che non mi fanno rivedere mia madre e mio padre. Per 23 anni mi sono sacrificato io e ho assecondato mia moglie. Adesso voglio pensare a me”, “E questo implica che non fai il padre?”. L'uomo sbuffa, bofonchia, guarda la sorella in cerca di un appiglio, come stesse scalando una parete verticale: “Non amo più mia moglie come prima. Mi trovo in mezzo a due fuochi. Troppo un casino”, Katia sembra il serpente Kaa: “Pensa sempre a quello che ti hanno fatto”. Maria De Filippi non la calcola e continua l'opera di convincimento sull'invertebrato: “Puoi separarti ma anche un avvocato ti dirà che devi fare il padre, togli tua moglie e pensa ai tuoi figli. Non sei obbligato a parlare con lei. Tutto succede perché sei scappato. Non sei uno che parla tanto e si impone. Devi avere il coraggio di dire quello che pensi, non devi avere paura. Mi è chiaro che non fai mai quello che vuoi però Tony, farai tanta fatica nella vita se non riesci a dire quello che pensi”. Demolizione da manuale mariano. L'uomo deve aver ciucciato mezza bottiglietta di Xanax perché manda impercettibili segnali di vita, mentre Katia: “Per me sono il nulla, non le voglio vedere” ed esce dallo studio così come la moglie Margherita ormai prossima alla separazione. Con voce flebile Tony: “Apro la busta, ma non accetto che mia moglie usi le mie figlie contro di me”. Un padre sgangherato è meglio di niente.