Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Uomini e Donne, due di picche a Giorgio Manetti: lui si vendica e fa fuori la dama del trono over

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

Da San Valentino a San Porcellino il passo è breve per Giorgio Manetti, il cavaliere del Trono Over di "Uomini e Donne" che ha fatto perdere la testa a Gemma Galgani e Tina Cipollari (per altri motivi). Questa volta ha liquidato con un colpo d'ali Paola: “Non è stata abbastanza disponibile verso di me”. Giorgio è uscito con Paola e l'attempato 60enne si è acceso come un fiammifero salvo spegnersi altrettanto velocemente. Una vera e propria fiammata che gli ha bruciato le dita. Dopo cena, hanno passeggiato e si sono ritrovati in un vicolo buio, si sono baciati e le mani leste di Giorgino si sono infilate sotto il giubbotto di Paola e hanno cominciato a palpeggiare la dama che si è ritratta e lo ha bloccato. Tanto è bastato a mettere fine alla conoscenza. Gianni Sperti interviene a gamba tesa: “Giorgio stai toccando il fondo! Il tuo era solo uno sfogo del corpo! Che fai tiri giù la zip e ci provi?”. Applauso dello studio e pure di Tina Cipollari. Giorgio prova a spiegare che “la disponibilità di una donna verso di lui è fondamentale. Gemma lo colpì perché con il tacco 12 si mise a correre pur di non fargli prendere il treno. Mi sono sentito respinto e così chiudo la storia”. In poche parole Manetti scambia la disponibilità con la devozione, la deferenza e la riverenza. Gli suggeriamo una geisha. Sperti ricomincia: “Volevi finire subito in albergo? Fa onore alla signora di essersi fermata. E' giusto che si sia presa del tempo per capire se vuole darsi a un uomo che le starà accanto tutta la vita o per una sera, ma lo deve decidere la donna non te!” e Giorgio: “Tutta la vita??? Ma di che si sta parlando”. Paola, seduta davanti a lui, è tranquilla: “Anche una settimana o un mese però dammi tempo. Non mi conosci? Appunto! E vuoi fare l'amore con una che nemmeno conosci?!”. Giorgio ripete: “Io ho sempre detto che vivo solo il momento, se in quel momento mi sento respinto chiudo la storia”. Peggio di un treno in corsa da prendere al volo. Paola non si strappa i capelli e Giorgio è dispiaciuto che non lo supplichi: “Hai detto che segui la trasmissione, che mi hai visto, sai come la penso” e la dama: “Un conto è vedere dall'esterno e un conto è trovarsi in intimità. Io non volevo nemmeno essere quella che c'era una sera e il giorno dopo le davi il benservito come stai facendo adesso”. Il pubblico si schiera con Paola e Giorgio ci rimane malissimo: “Non mi sembrava di aver dato l'idea di essere un uomo del genere. Io ho dato l'impressione di essere uno che liquida le donne dopo una settimana?” e dal parterre si alza un coro impietoso di sì. Indispettito il cavaliere assai poco cavaliere replica: “Allora guardate un altro programma perché non capite proprio niente”. E Tina: “Beh da come hai parlato oggi, la gente pensa questo. Hai detto che provavi una grande attrazione, poi lei rifiuta quel momento e oggi affermi che non ti interessa più, Paola che deve pensare?” e Gianni: “Se ti è bastato così poco per mandarla a casa, ha ragione lei”. Neppure una gamba della sedia crede a Giorgio innervosito sempre di più dalla noncuranza con cui Paola ha incassato il rifiuto: “Cosa vuoi che dica? Se un uomo mi dice che è stato bene, ha provato delle sensazioni e poi si ferma per un basta in mezzo alla strada, dove poteva pure esserci uno con il telefonino che ci metteva su YouTube, allora non fai per me. Va bene così, non c'è alcun problema”. Tina è curiosa di sapere cosa sarebbe successo se lei non lo avesse fermato, ma Giorgio svicola: “Ma niente… lei si è sentita in imbarazzo e ha reagito così”. Il Trono Over funziona perché non risparmia alcun dettaglio, dal buco della serratura il telespettatore viene a sapere perfino che i due agé baciano molto bene con corollario di complimenti reciproci. Dal parterre femminile, si leva una voce: “Giorgio non hai rispettato i suoi tempi, ma i tuoi! Non è andata come hai voluto tu e allora è finito tutto” e il sempre più principesco fiorentino: “E allora che c'è di strano? Avrò diritto a scegliere cosa fare. Avevo un trasporto verso Paola che si è spento. Ora la cosa non è recuperabile”. Strano che non sia riuscito a infilarci il suo libro.

Dai blog