Addio a Michele Mondella l'uomo che lanciò Dalla e De Gregori
Ha scritto la storia della musica italiana
Addio a Michele Mondella, settant'anni vissuti con i grandi della musica. Uomo di riferimento di Dalla, Battisti, De Gregori e tanti altri era lui la la chiave del successo per decenni della musica italiana. Se ne è andato all'improvviso lasciando tutti noi da sempre suoi amici senza parole lasciando a noi il compito di scrivere l'ultima sua notizia quella della sua dipartita. Simpatico, sempre sul pezzo era un piacere farsi raccontare da lui le pagine più belle del mondo musicale del nostro paese che lui aveva vissuto da protagonista. Sapeva tutto conosceva tutti e sapeva farsi voler bene da tutti, in un mondo quello, dove era molto difficile entrare. Michele aveva cominciato ad occuparsi di musica con Gianni Ravera, poi, negli anni '70, aveva trovato in Vincenzo Micocci, alla 'It', il suo mentore. In questa etichetta, che era distribuita dalla Rca e che si dedicava alla ricerca dei nuovi talenti della musica italiana, aveva promosso i primi passi di gente come Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Riccardo Cocciante. Proprio a lui era stata affidata la promozione di 'Banana Republic', il tour negli stadi di Francesco De Gregori e Lucio Dalla, col quale aveva stabilito un sodalizio umano e artistico durato tutta la vita. A Natale Dalla andava a pranzo a casa sua, a Roma Nord, perché voleva stare accanto a Michele e a sua moglie Silvana. Gli anni belli di Michele sono stati alla Rca, che era ancora la factory della musica italiana: tutti i più grandi hanno lavorato con lui, Dalla, De Gregori, Renato Zero, Claudio Baglioni, Gianni Morandi, Rino Gaetano, Lucio Battisti, Luca Carboni, Ivan Graziani per citarne solo qualcuno. C'era anche lui dietro il tour "Dalla Morandi" che rilanciò la carriera di Morandi. Dedicava ad ogni progetto in cui era coinvolto il massimo della passione e della dedizione, anche quando si trattava di un esordiente, e lottava per far riconoscere il talento di artisti che non riuscivano a sfondare. Le ristrutturazioni aziendali del mercato disocgrafico lo avevano portato a lasciare la Rca e a fondare la Midas, una società di comunicazione. E' doloroso dover notare, per chi ha avuto il privilegio di essergli amico, che Mondella ha vissuto gli ultimi anni nell'amarezza. La morte di Lucio Dalla gli aveva lasciato un senso di vuoto, alcuni degli artisti cui aveva dedicato la vita avevano scelto di affidarsi ad altri professionisti. Il mondo della musica è cambiato dai tempi della It e della Rca. Una cosa è sicura: la musica italiana, e la canzone d'autore, devono moltissimo a Michele Mondella. Aveva scelto di vivere dietro le quinte mettendo da parte un vero talento di narratore e ora è difficile non pensare a quanto mancheranno le sue osservazioni, le sue 'dritte', le battute, la sua aneddotica sconfinata, il suo parlare 'strascicato', la sua affidabilità. Michele da oggi ha raggiunto i suoi "grandi" compagni di una vita.