aveva 87 anni

Addio a Novello Novelli, simbolo della comicità toscana

Carlo Antini

Addio all’attore Novellantonio Novelli, noto come Novello Novelli, uno degli interpreti simbolo della comicità toscana. Aveva 87 anni. È morto in una casa di riposo di Poggibonsi (Siena), città dove era nato il 2 marzo 1930 e dove tuttora risiedeva. Diplomato geometra, Novelli inizia a dedicarsi allo spettacolo come impresario dei fratelli Mario e Pippo Santonastaso. Debutta come attore cinematografico, dopo una lunga presenza all’interno del Teatro Metastasio di Prato, nel 1981 con il film "Ad Ovest di Paperino" di Alessandro Benvenuti. Poi Novelli diventa uno delle spalle preferite dell’attore e regista pratese Francesco Nuti, che lo chiama a recitare in tutti i suoi maggiori successi: "Madonna che silenzio c’è stasera", con la regia di Maurizio Ponzi (1982); "Io, Chiara e lo Scuro", sempre con la regia di Ponzi (1982); "Son contento", ancora diretto da Ponzi (1983); "Casablanca, Casablanca", con la regia di Nuti (1985), "Tutta colpa del paradiso" (1985) e "Stregati" (1986), sempre diretti da Nuti. Oltre a Benvenuti e Nuti, Novelli ha lavorato soprattutto con comici toscani come Athina Cenci, Alessandro Haber, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Alessandro Paci. Era uno dei soci fondatori della Fondazione dei Maledetti Toscani, oltre che allenatore dell’omonima squadra di calcio. Con Francesco Nuti il sodalizio con Novelli è durato a lungo, tanto che è apparso anche nelle pellicole del famoso comico toscano per tutti gli anni ’90: tra gli altri titoli "Caruso Pascoski di padre polacco" (1988), "Willy Signori e vengo da lontano" (1989), "OcchioPinocchio" (1994), "Il Signor Quindicipalle" (1998). Con la regia di Alessandro Benvenuti, Novelli ha recitato in "Benvenuti in casa Gori" (1990), "Zitti e mosca" (1991) e "Caino e Caino" (1993), "Ritorno a casa Gori" (1996). Tra gli altri suoi film "Miracolo italiano" di Enrico Oldoini (1994), "Cari fottutissimi amici" di Mario Monicelli (1994), "Gli inaffidabili" di Jerry Calà (1997), "La mia vita a stelle e strisce" di Massimo Ceccherini (2003), "La mia squadra del cuore" di Giuseppe Ferlito (2003). In tv è apparso in varie serie, tra cui lo sceneggiato "I Cesaroni" (2006).