TV&POLEMICHE

I Versace contro la fiction sull'omicidio dello stilista: pura finzione

Maria Grazia Coletti

È una delle serie tv più attese del 2018, ma, come è stato per il libro che l’ha ispirata, viene respinta come «opera di finzione» dagli eredi. Eppure "American Crime Story, The Assassination of Gianni Versace", in onda dal prossimo 19 gennaio su Fox Tv, ha un cast notevole, da Penelope Cruz nel ruolo di Donatella, a Edgar Ramirez in quello dello stilista calabrese fino a Ricky Martin nei panni del compagno Antonio D’Amico. In un comunicato, i Versace affermano: «La famiglia non ha autorizzato nè ha avuto alcun coinvolgimento nella serie televisiva dedicata alla morte di Gianni Versace. Dato che Versace non ha autorizzato il libro da cui è parzialmente tratta, e non ha preso parte alla stesura della sceneggiatura, questa serie televisiva deve essere considerata un’opera di finzione». La serie è il secondo prodotto di Ryan Murphy, che ha già firmato per il canale "giallo" di Fox quella sul caso O.J.Simpson, e racconta gli eventi legati al 15 luglio 1997, quando Andrew Cunanan uccise Gianni Versace all’esterno della villa di Miami dello stilista. Il libro che ha fornito la base della sceneggiatura è "Vulgar Favors" della giornalista Maureen Orth.