Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Nuove accuse a Brizzi ma la moglie lo difende: "Solo voci"

Fausto Brizzi con la moglie Claudia Zanella

La tatuatrice Vania Stone che fece partire tutto: due anni fa non fui creduta

Maria Grazia Coletti
  • a
  • a
  • a

"Girano molte voci e tali sono per me. Mia madre non sta bene e questa è la mia priorità ora". Claudia Zanella, moglie di Fausto Brizzi, il regista accusato da dieci ragazze di presunti abusi sessuali, risponde con poche, laconiche, parole a un commento sulla bufera che travolge il marito. "Oggi", in edicola da domani, racconta tutti i retroscena dello scandalo che ha travolto il regista di "Notte prima degli esami" e "Maschi contro femmine". Ma se la consorte lo difende nuove accuse arrivano. Dopo le aspiranti attrici intervistate da "Le Iene", adesso un'altra ragazza accusa Fausto Brizzi di averla molestata. Il numero di "Grazia" in edicola questa settimana accoglie la testimonianza della tatuatrice, Vanya Stone, che due anni fa ha presentato un esposto per molestie contro Fausto Brizzi. All'epoca dei fatti, le risposero che non c'erano prove e quindi non si poteva agire. Al magazine diretto da Silvia Grilli la donna confida come quel provino si sia trasformato in un abuso. "Sono una tatuatrice e lavoro spesso per il cinema - racconta la donna -. Mi piace anche recitare e in passato ho fatto un paio di ruoli. Un giorno, su Facebook, Fausto Brizzi mi scrive dicendomi che ho un viso interessante e che gli piacerebbe conoscermi per, forse, usarmi in un film. Mi invita nel suo studio, nel quartiere di San Lorenzo, a Roma - continua la donna -. Mi trovo in un loft a due piani, lui mi fa salire al secondo dove ci sono una Jacuzzi, una doccia e un letto. Io sono perplessa ma lui mi spiega che lì, a volte, si ferma a dormire dopo il lavoro. Mi dice che vuole farmi un paio di foto e che mi devo spogliare perché i jeans e la maglietta possono nascondere eventuali difetti. Resto in mutande e reggiseno e lui comincia a toccarmi e a fare apprezzamenti. Io mi sento a disagio, per cui mi rivesto di corsa. A quel punto mi offre un massaggio - lì accanto c'era un lettino da massaggiatore - io rifiuto e lui mi si siede vicino e riprende a toccarmi".

Dai blog