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Miriana Trevisan: "Tornatore mi spinse al muro ma scappai"

Miriana Trevisan

L'ex star di Non è la Rai: "So che è la mia parola contro la sua". La replica del premio Oscar: "Non l'ho neanche sfiorata"

Davide Di Santo
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Dopo l'esplosione dello scandalo Weinstein aveva scritto un articolo su Linkiesta per raccontare come, dopo aver detto tanti no, le porte dello spettacolo le si fossero chiuse davanti una dopo l'altra. Oggi Miriana Trevisan, bellezza autentica in quella carovana giovanissima e colorata che era Non è la Rai e in seguito showgirl di successo a Striscia la Notizia e La ruota della Fortuna, in una lunga intervista a Vanity Fair comincia a fare i nomi. E il primo è il più pesante di tutti.  "È una storia di vent'anni fa. Probabilmente lui neanche se ne ricorda. Ma io sì. E ricordo anche molto altro", dichiara la Trevisan, 44 anni che continua: "Vent'anni fa, andai negli uffici di Giuseppe Tornatore. Era un appuntamento che mi aveva organizzato il mio agente. Non era un provino, ma un primo incontro in vista di un film in lavorazione, La leggenda del pianista sull'Oceano (...). Dopo qualche tranquilla chiacchiera sul film, quando ci stavamo salutando, il regista mi chiese di uscire con lui quella sera per andare a mangiare una pizza. Io risposi che avevo già un impegno, lo ringraziai e mi alzai per andarmene. Lui mi segui fino alla porta, mi appoggiò al muro e cominciò a baciarmi collo e orecchie, le mani sul seno, in modo abbastanza aggressivo. Riuscii a sfilarmi e scappai via". Accuse gravissime al regista, premio Oscar al miglior film straniero con Nuovo Cinema Paradiso. E la Trevisan ne è consapevole: "So benissimo che è la mia parola contro la sua". "Non l'ho neanche sfiorata", è la prima replica del regista che ha poi rilasciato una dichiarazione: "Sono lusingato che una giovane donna si ricordi di me dopo tanti anni. Io rammento solo un incontro cordiale, pertanto respingo le insinuazioni mosse nei miei confronti riservandomi di agire nelle competenti sedi a tutela della mia onorabilità", spiega Tornatore. Nell'intervista al sito del settimanale l'attrice racconta del suo presente lontano dal cinema, fatto di eventi periferici: serate in piazza, convention. E fa anche altri nomi, come quello del produttore, Massimiliano Caroletti: "(sul set di Bastardi, ndr) mi diede il tormento per giorni. Io ero sconvolta dalla sua sfacciataggine anche perché stava per arrivare sul set sua moglie, Eva Henger. Lo rifiutai in tutti i modi. Un bel giorno mi chiamarono per dirmi che il copione era cambiato: avevano tagliato quasi tutte le mie scene". E ancora episodi spiacevoli, cene che terminavano con le avances non richieste di uomini facoltosi, ma anche molestie vere e proprie. Inviti rispediti al mittente, con la carriera che diventa un binario morto. "C'era anche un nome per noi - spiega la Trevisan - Fi... bianca".

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