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Dopo lo scandalo l'Academy pensa di espellere Weinstein. E Oprah punta il dito sui "silenzi complici"

Davide Di Santo
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Amazon ha annunciato la sospensione di una serie drammatica la cui produzione era affidata alla Weinstein Company, la società di Harvey Weinstein, il produttore americano travolto dagli scandali dei presunti abusi sessuali dopo le accuse di numerosissime attrici tra le quali Gwyneth Paltrow, Asia Argento, Angelina Jolie e Cara Delevigne. Lo riferisce il Mail Online, spiegando che la serie, ancora senza titolo, doveva essere interpretata da Robert De Niro e Julienne Moore e diretta da David O. Russel. "Sosteniamo la decisione di Amazon - hanno dichiarato De Niro, Moore e Russel - Alla luce delle recenti notizie e nel rispetto di tutti quelli che sono stati colpiti, abbiamo deciso che è meglio non andare avanti". La decisione arriva dopo la sospensione da parte di Amazon del responsabile del settore show televisivi e film, Roy Price, accusato di molestie sessuali da Isa Hackett, produttrice di una serie della società. Scoppiato lo scandalo, i 54 membri del board della Academy Awards, che assegna gli Oscar, hanno deciso di riunirsi per votare il da farsi su Weinstein. Tra le ipotesi c'è l'esclusione del magnate come deciso anche dal Bafta (il corrispettivo britannico della Academy degli Oscar) e addirittura annullare il premio Oscar dato nel 1999 alla pellicola da lui prodotta "Shakespeare in Love". Ma sul tavolo c'è anche la possibilità che non vengano presi provvedimenti. Il tutto mentre continua ad alimentarsi la bufera intorno al controverso produttore di Hollywood. Anche Oprah Winfrey, star della televisione americana, si unisce al coro di condanne La Winfrey definisce il suo comportamento come "orribile" accusando, come altri, i 'silenzi complici' di Hollywood che hanno consentito tale condotta. Su Facebook la star della tv americana ha quindi ringraziato le voci coraggiose delle donne che hanno denunciato, affermando che a suo avviso "una svolta è vicina" rispetto a tali situazioni.

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