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Dalla Jolie a Paltrow le attrici abusate da Weinstein. Asia Argento: costretta a sesso orale

Davide Di Santo
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Quello che ha travolto Harvey Weinstein sta diventando lo scandalo sessuale dell'anno, facendo tremare Hollywood e portando allo scoperto quello che, per il produttore, pare essere stato un modus operandi abituale del co-fondatore di Miramax e The Weinstein Company. LE VIOLENZE Tra le tante, la prima a muovere accuse contro Weinstein è stata l'attrice Ashley Judd, nota per la sua performance in "Frida" e nella saga "Divergent": 20 anni fa la donna, durante quello che pensava fosse un incontro di lavoro, sarebbe stata molestata dal produttore che le avrebbe chiesto se volesse un massaggio o se preferisse guardarlo durante la doccia. Contro il produttore si sono scagliate, tra le altre, anche Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow. Quest'ultima ha dichiarato al The New York Times che durante le riprese del film "Emma" (1996), quando lei aveva 22 e muoveva i primi passi a Hollywood, Weinstein la convocò nel suo albergo invitandola in camera per dei massaggi. Anche Angelina Jolie accusa il produttore di averle proposto una notte di sesso alla fine degli anni '90, ovviamente rifiutata. COINVOLTA ANCHE ASIA ARGENTO L'attrice italiana Asia Argento, figlia del regista horror Dario Argento, ha raccontato che quando aveva 21 anni durante le riprese del film 'B. Monkey', distribuito dalla Miramax, entrò in contatto con Weinstein. Nel 1997 il produttore la invitò in una camera d'albergo e le ordinò di fargli un massaggio. Da lì iniziò quello che lei stessa definisce "un vero incubo". In quell'occasione Weinstein la costrinse a subire un rapporto orale, ma lei non riuscì a ribellarsi. "Se fossi stata una donna forte, gli avrei tirato un calcio nelle palle e sarei scappata. Ma non l'ho fatto. Mi sento così in colpa". "Mi chiese di fargli un massaggio", racconta Asia al New Yorker. Poi d'un tratto le sollevò la gonna e la costrinse a subire un rapporto orale. "Mi sono sentita in colpa per anni. Ero terrorizzata dal'idea che potesse distruggere la mia carriera". La cosa non finì lì. Weinstein sviluppò una autentica ossessione per Asia. La riempì di chiamate e di regali costosi. Tra i due iniziò una relazione saltuaria che andò avanti per cinque anni. Poi, nel 2000, uscì il film diretto dalla Argento ‘Scarlet Diva' in cui un grosso produttore costringe una attrice prima a fargli un massaggio, poi a subire un rapporto orale. Molte donne la chiamarono: in quella scena avevano riconosciuto il modus operandi di Weinstein. L'ALTRA ITALIANA Asia Agento, però, non è l'unica italiana in questa storia. Sempre secondo il New Yorker, contro la modella italo-filippina Ambra Batillana Gutierrez, poi assurta alle cronache perché una delle ospiti delle feste di Silvio Berlusconi ad Arcore, Weinstein montò una feroce campagna denigratoria affinché nessuno ritenesse attendibile la sua accusa di averla palpeggiata.  L'ADDIO DELLA MOGLIE La moglie Georgina, fondatrice della casa di moda Marchesa, ha annunciato la separazione. "Il mio cuore - ha detto a People - è spezzato per tutte le donne che hanno sofferto a causa di queste imperdonabili azioni. Ho deciso di lasciare mio marito. I miei figli ora hanno la priorità e chiedo ai media un po' di privacy in questo momento". Weinstein, 65 anni, e Chapman, 41 anni, si sono sposati nel 2007 e hanno due figli, India Pearl di 7 anni e Dashiell Max Robert di 4. Weinstein dal canto suo, al New York Post aveva dichiarato: "Giorgina è al mio fianco. Abbiamo parlato a lungo e mi sta aiutando a diventare un uomo migliore". Il produttore, intanto, è stato licenziato dal suo stesso Consiglio di amministrazione LE ACCUSE DI OBAMA. Sulla vicenda sono intervenuti anche l'ex presidente Usa, Barack Obama, e l'ex candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton, che si è detta "scioccata e sorpresa" da quanto accaduto. Obama e la moglie Michelle hanno pubblicamente dichiarato che "ogni uomo che umilia e svilisce le donne deve esserne ritenuto responsabile, a prescindere dal suo status o dalla sua ricchezza". Weinstein, infatti, è stato un grande sostenitore delle campagne elettorali di entrambi, mostrandosi molto attivo nella raccolta fondi a Hollywood e negli ultimi giorni i democratici erano stati accusati di un "imbarazzante silenzio" sulla questione. "Il suo comportamento - ribadisce oggi Obama - non può essere tollerato". L'ex presidente degli Stati Uniti, poi, plaude al "coraggio delle donne che hanno raccontato queste storie dolorose. Tutti - dice - abbiamo bisogno di costruire una cultura che insegni ai nostri figli il rispetto delle donne, in modo da evitare in futuro comportamenti simili".

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