SPRECHI DI STATO
Doppia indagine sugli "esterni" Rai
«Mamma Rai» ha tradito i suoi figli. Pur portando in grembo fior fior di registi, autori e scenografi, la tv pubblica preferisce pagare fior fior di quattrini per adottare professionisti esterni. Un paradosso «contro natura», e soprattutto contro ogni logica aziendale, che il Sindacato nazionale autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni (Snater) ha denunciato alla procura della Corte dei conti del Lazio e all'Anac. I pm contabili stanno già indagando per danno erariale, considerato che si tratta di una società partecipata dal ministero dell'Economia e dalla Siae, e finanziata dal canone annuale pagato dai cittadini. «I registi, autori e scenografi Rai - si legge nell'esposto firmato dal segretario nazionale Snater Piero Pellegrino - nonostante la loro maturata esperienza, sono stati inspiegabilmente sostituiti nella realizzazione dei programmi, per i quali hanno già reso la propria attività lavorativa, per poi essere sottoutilizza grammi ritenuti di punta». Lo dimostra il lungo elenco (riportato nel grafico qui sotto) delle trasmissioni andate in onda a ottobre 2016 (nel frattempo alcuni programmi hanno traslocato di rete o emittente, ma il punto resta) sulle prime tre reti: "Affari tuoi", "Domenica In", "La prova del cuoco", "La vita in diretta", "L'eredità", "Tale e quale show", "Unomattina", "Quelli che il calcio", "Chi l' ha visto?", solo per citarne alcuni. L'esempio lampante è Cristian Biondani, un esterno contrattualizzato per curare la regia di 5 produzioni evento di Rai Uno, in onda quasi in contemporanea: "Che tempo che fa", "Bocelli", "1,2,3 Fiorella", "Bolle", Panariello". Tanto che Biondani... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI